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Lasciano tutti cadere la propria mascella mentre la mia squadra esulta.

"Come cazzo--" Zayn mi dice con incredulità.

"Ben fatto, Blair," dice Jane, un sorriso si espande sul suo viso. "Possiamo portarti un drink?"

"Certo," dico. "Grazie."

"No, grazie a te," dice, dando dei colpetti sulla mia spalla prima di camminare verso il bar.

"Mi sembra di averti sottovalutato," mi dice Harry.

"È sempre stato il tuo difetto fatale," replico.

"Bel tiro, Blairbear," dice Louis. "Ben fatto."

"Grazie, Lou." Sorrido. Louis rivolge un'occhiataccia a Harry prima di unirsi agli altri al bar.

"Pronta ad andare?" Chiede Harry.

Lo guardo con falsa sorpresa. "Ma ti ho appena spaccato il culo," dico. "Ho bisogno di godermi il momento un po' più a lungo."

Harry scuote la testa verso di me mentre Perrie mi chiama da un tavolo dove sono seduti tutti.

Scivolo nel posto vicino a Perrie e Ashley mentre Penny fa slittare una birra sul tavolo verso di me.

"Continuo a pensare che non sia stata una partita giusta," dice Niall.

Scrollo le spalle e prendo un sorso dalla mia birra. Brucia mentre scende in gola, ma cerco di non darlo a vedere.

"Quindi, Blair," dice Ashley. "Raccontaci di te."

Scrollo le spalle. "Non c'è davvero molto da dire," dico.

"Oh, certo che c'è!" Dice Jane, tracciando la sommità della sua birra con i polpastrelli. Sembra che ogni cosa che faccia sia seducente.

"Beh, sono cresciuta a Londra e andrò all'uni in autunno." Scrollo ancora le spalle.

"Oh, carino," dice Luke. "Ho sentito che danno delle feste fantastiche là."

"Oooh, ," dice Penny.

"Sembra carino," mi dice Perrie. "Che cosa studierai?"

"Voglio prendere delle classi di scrittura," rispondo.

Mi aspetto che Jane sbuffi verso di me e alzi gli occhi al cielo, ma non lo fa. Forse ha una sorta di nuovo rispetto verso di me dopo il mio tiro vincente a biliardo.

"Quindi presumo tu viva da sola?" Chiede Penny.

Scuoto la testa. "Vivo con mio papà e sua moglie," rispondo.

"Non è tua mamma?" Chiede Penny.

Apro la bocca per dire di no quando Harry mi batte.

"Abbiamo parlato abbastanza di Blair," dice. Lo ringrazio con i miei occhi e lui annuisce.

La conversazione prosegue con una certa festa che avrà luogo in un magazzino vuoto questo weekend.

"Ho sentito che qualcuno assumerà un veggente," dice Perrie con entusiasmo.

"Davvero?" Chiede Ashley. "Figo!"

"Harry, tu ci vai?" Chiede Luke.

Harry annuisce. "Certo."

Gli occhi di Luke si posano su di me. "Tu che dici, Blair?"

"Assolutamente no," dice Harry.

Gli lancio un'occhiataccia.

"Può rispondere per sé stessa," scatta Louis verso Harry.

"Oh, quindi ti importa se sta vicino a me, ma non se va a una fottuta festa in un magazzino? Hai idea di quanto siano fuori controllo?" Harry ringhia.

"Chiudi quella cazzo di bocca," dice Louis.

La mia mente lampeggia ricordandomi la lotta di cui mi ha parlato Perrie e i miei occhi si spostano sulla cicatrice di Luke. Deglutisco. "Basta, ragazzi," dico. "Ci penserò su," dico a Luke. Luke sorride ampiamente e annuisce, prendendo un altro sorso della sua birra.

Harry si alza dal tavolo, i suoi occhi infuocati mentre lancia un'occhiataccia a Louis. "Andiamo, Blair."

Non gli faccio domande. Mi alzo e saluto tutti gli altri, seguendo Harry fino alla macchina.

Iniziamo a guidare in silenzio. Voglio che Harry si calmi così che non dica niente di avventato.

"Non c'è assolutamente nessuna possibilità che tu vada a quella festa," dice Harry finalmente, la sua voce bassa e furiosa. Non si è ovviamente calmato.

Non rispondo. Guardo fuori dal finestrino, non volendo coinvolgermi nel litigio in cui mi sta invitando.

"Sto parlando con te," dice.

"Lo so," dico. "Ti sento."

"Non hai niente da dire?"

"No." Osservo le strade sfrecciare fuori dal finestrino.

"Cazzate."

"Non inizierò una discussione con te, Harry."

"Non è quello che sto facendo!"

"Giusto." Non lo guardo ancora e so di starlo facendo arrabbiare.

"Cazzo!" Sento Harry imprecare. Lo conosco abbastanza bene da sapere che sta stringendo il volante con furore e i suoi occhi sono scuri per la rabbia ardente.

Continuo a tenere la mia bocca chiusa. Odia che io faccia così, posso percepirlo. L'ho fatto in precedenza, quando eravamo bambini. Questa è la peggior punizione per lui. Non sa cosa dire se non lo incito con le mie obiezioni.

Così guidiamo in silenzio--o, relativo silenzio. Harry proferisce una serie di infinite imprecazioni sottovoce tutto il tempo. Io guardo solamente fuori dal finestrino.

"Blair," dice finalmente mentre entra nel vialetto d'accesso.

"Promettimi che non andrai alla festa al magazzino."

Contraggo le mie labbra. "Non ti prometto niente."

"Diamine, Blair!" Urla. Così è come mi farebbe sempre parlare. Iniziando delicatamente e crescendo sempre di più. "Perché lo stai anche solo considerando? Un mese fa se ti avessi chiesto di venire a una festa regolare avresti completamente rifiutato!"

Non rispondo ancora.

"Guardami, almeno!" Grida. Quando non lo faccio, sospira, il suo respiro tremolante. "Blair," dice, più calmo. "Guardami."

Mi sposto finalmente per guardarlo negli occhi. Porto un'espressione assente.

Muove la mano per accarezzarmi la mia guancia. Farfalle esplodono nel mio stomaco ma tengo la mia espressione neutrale.

"Non voglio che tu vada a quella festa," dice.

"L'hai reso chiaro."

"Promettimi-"

"Non ho mai detto che sarei andata. Ho solo detto che ci avrei pensato."

Harry espira, il suo respiro colpisce la mia faccia. "Voglio che tu sia al sicuro. Accadono cose brutte alle feste nei magazzini... dico davvero. Quando ho tagliato Luke... è stato a una festa in un magazzino."

Cerco di camuffare lo shock sul mio viso. Perrie non ha mai menzionato che è successo in un magazzino.

"Per favore," sospira. "Per me."

Distolgo lo sguardo. "Ci penserò su."

Harry preme un bacio delicato sulle mie labbra, la sua lingua trova all'istante la mia. Il mio respiro si ferma in gola e mi allontano. "Buonanotte, Harry," dico, aprendo la portiera e uscendo. Harry abbassa il finestrino.

"Blair, aspetta."

"Non sei arrabbiata, vero?"

Scuoto la mia testa.

Harry annuisce prima di indietreggiare e uscire dal vialetto, inoltrandosi nella notte.

Lights (Italian translation)Where stories live. Discover now