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 "Okay, volo 488," dico, analizzando gli schermi montati sulle pareti.

"Che arriva da..." Do un'occhiata al documento. "Liverpool."

"Là." Harry indica il ritiro bagaglio numero quattro.

"Perfetto," dico, camminando verso di esso. Scruto la folla in cerca di due bambini.

"Li vedi da qualche parte?" Chiedo a Harry.

"Come faccio a saperlo?"

"Gesù, chi ha cagato nei tuoi cereali stamattina?" Gli chiedo, alzando le sopracciglia. Harry cerca di nascondere un sorriso.

"Ciao, tu devi essere Blair."

Mi giro per vedere una donna circa dell'età di Shawn con capelli biondo chiaro e troppo rossetto rosso addosso. Mi rivolge un grande sorriso.

"Ragazzi," dice alla sua sinistra. Controllo e vedo un ragazzo di circa tredici anni e una ragazza di circa quindici. Entrambi sembrano annoiati. Sono più grandi di quanto mi aspettassi.

"Questi sono Katie e Bryce," dice la donna.

"Ciao," dico. "Questo è, uh... Harry." Alzo lo sguardo su Harry che forza un sorriso. Sbuffo quasi per quanto sia falso, ma mantengo un contegno.

"Beh, è stato un piacere incontrarvi, ma devo correre," dice la donna. "Saluta Shawn da parte mia." Si gira rapidamente e scompare tra la marea di gente, lasciando noi quattro da soli.

"Okay, beh... l'auto è da questa parte," dico, girandomi per condurli alla macchina.

"Come ti pare," dice Katie. Sollevo le sopracciglia. Harry ghigna.

Ci seguono in silenzio, gli occhi sul loro cellulare.

Harry non smette di ghignare mentre lascia entrare tutti in macchina, accendendola.

"Se trovate dell'erba lì dietro, servitevi pure."

"Davvero?" Chiede Bryce, i suoi occhi spalancati.

"No" dico, colpendo il braccio di Harry. "Non c'è erba. Gesù, Harry."

"Stavo solo scherzando, rilassati," mi dice.

Alzo gli occhi al cielo.

"Quindi... voi due vi state tipo... frequentando?" Chiede Katie.

Harry ghigna e io sbuffo. "No," dico. "No, non ci stiamo frequentando."

"Vorrebbe," dice Harry.

"Harry!" Brontolo.

"Cosa? Sto solo scherzando." Da quando scherza così tanto?

"Beh, stai zitto."

Harry ride e io mi appoggio al sedile. "Quindi, siete mai stati a Londra?" Chiedo ai ragazzi.

"Già," dice Katie. "Niente di speciale."

"Non ti piace?"

"Francamente non ci piace solamente nostra papà." Dice Bryce. "Lui è... strano."

"Già, beh, io lavoro per lui," dico.

"Che schifo," dice Bryce.

Harry ride e lo colpisco di nuovo. "Sei sotto l'effetto di droghe?" Gli chiedo.

"Te l'ho detto, c'è dell'erba dietro--"

"Oh, Gesù." Getto le mie mani in aria mentre Harry e i ragazzi ridono.

"Perché hai così tanti tatuaggi?" Katie chiede a Harry.

"Perché lavora in uno studio di tatuaggi," rispondo, ghignando. "E apparentemente è davvero fantastico perché 'realizza arte'".

Harry scuote la testa. "È arte."

Ora rido. "Certo che lo è! Sentito ragazzi? È arte!" Ridiamo tutti mentre Harry mi rivolge il dito medio.

"Non è appropriato, Harold," lo rimprovero. Toglie entrambe le mani dal volante per una frazione di secondo per  rivolgermi entrambi i medi.

"Occhi sulla strada, occhi sulla strada!" Grido e lui ride, le sue fossette compaiono.

"Voi due vi comportate certamente come una coppia," riflette Katie.

"Questo è perché mi ha fottutamente infastidito ogni singolo giorno per gli scorsi quindici fottuti anni." Harry sorride ampiamente

Lo colpisco. "Linguaggio."

Harry indica un edificio fuori. "Hey, ragazzi, quello è un bar fantastico, qualcuno vuole un drink? O forse un po' di cocaina? Nessuno?" Chiede Harry, spalancando gli occhi con umorismo nello specchietto retrovisore.

"Harry Edward Styles!" Gli urlo contro e loro tre ridono.

Finalmente accostiamo nel parcheggio della libreria. I ragazzi saltellano fuori con Harry ed io dietro di loro. Spintono Harry in modo giocoso e alzo gli occhi al cielo mentre apre la porta per me.

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Buona Vigilia! :)



Lights (Italian translation)Where stories live. Discover now