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Nelle due settimane successive la mia vita ricade in una routine.

Mi sveglio, prendo la mia medicina, mangio, esco per lavoro, torno a casa alle tre, e leggo nella mia stanza finchè non sono costretta a trascinare il mio corpo giù per mangiare la cena con la mia famiglia improvvisata. Forse sono troppo dura con loro, ma almeno parlo con Louis a cena. È fastidiosamente felice che non stia più uscendo con Harry recentemente, ma non posso difendere Harry perché sono io stessa arrabbiata con lui. Non arrabbiata, solo... indifferente. So che mi porta solo lacrime e problemi, ma mi manca il suo sorriso tormentoso e i suoi occhi verdi foresta. Sono troppo orgogliosa per correre a casa sua e dirgli di essere pronta per iniziare a parlargli, però. E inoltre, mi è iniziata a piacere la routine interminabile che è diventata la mia vita. Forse è solo il mio disturbo ossessivo-compulsivo che si manifesta.

Sento Jay chiamarmi dal piano inferiore per la cena e gemo internamente. Mi trascino giù verso la sala da pranzo dove sento odore di pasta e pollo. Mio padre sta già mangiando insieme ai miei fratelli, tranne Louis.

Oh, giusto. È venerdì. Louis è a una festa.

Merda.

Jay mi lancia un sorriso speranzoso mentre occupo il mio solito posto. "Ho fatto la pasta marinara," mi dice. "Tuo padre mi ha detto che è la tua preferita."

Le rivolgo un sorriso debole e ne prendo un po' nel mio piatto. Come se mio padre sapesse davvero quali piatti siano i miei preferiti.

"Blair, dov'è stato Harry recentemente? Non l'ho visto qui," Jay dice con naturalezza.

Batto gli occhi un paio di volte prima di rispondere. "È solo stato occupato," è tutto quello che riesco a dire. "E abbiamo litigato," aggiungo, sorprendendo me stessa per i dettagli forniti.

Annuisce solamente. "Che peccato. Voi due sembrate davvero andare d'accordo. Non sarei sorpresa se finiste insieme."

Soffoco con la pasta, scoppiando in un attacco di tosse. Lottie mi schiaffeggia sulla schiena per aiutarmi a recuperare il respiro.

Mio papà ride. "Blair? Con Harry? Che battuta!"

Jay fissa mio padre. "Cosa c'è di così divertente?"

"Sono migliori amici da tutta la loro vita, Jay, perché diavolo vorrebbero frequentarsi? Gesù."

Jay alza gli occhi al cielo verso mio padre e mi sorride. "Il cuore vuole ciò che vuole," dice semplicemente, e l'argomento è lasciato cadere.

Mi sento vuota senza Louis di fianco a me che mi lancia i suoi giocosi sorrisi e commenti.

Mangio in silenzio, ascoltando Phoebe e Daisy parlare dei loro giorni estivi passati alla piscina del quartiere. Jay annuisce con entusiasmo a ognuna delle loro storie e anche mio papà incrina un sorriso. È un sorriso sincero, un sorriso felice. Faccio una smorfia quando ricordo che non ha sorriso così spesso da prima della morte di mia madre.

"Blair?"

"Cosa?" Mi riprendo dalla trance per vedere gli occhi di tutti su di me.

"Ti piace la pasta?" Jay chiede di nuovo.

"Oh, è uh... ottima." Nessuno fa la pasta marinara come mia madre.

"Ricordo che te ne abbuffavi come se fosse un dolce quando eri piccola," osserva mio padre.

Stringo la forchetta più forte nel mio pugno. "Già," dico a denti serrati.

"Madeleine la faceva come una vera italiana," dice a Jay che sorride tristemente, preoccupazione nei suoi occhi mentre mi guarda. Mi fa arrabbiare che mi guardi in quel modo. Come se ogni accenno a mia madre mi mandi oltre il limite.

Lights (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora