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Mio padre non riesce a vedermi e Harry si gira verso di me, le sue sopracciglia alzate. So che non possiamo andare via, mio padre mi darebbe semplicemente una multa, anche se sono sua figlia. Inizio ad andare in iperventilazione. Harry gli porge lentamente la sua patente. Gli occhi di mio padre si spalancano quando riconosce il suo nome sulla licenza.

Alza lo sguardo verso di noi, i suoi occhi ristretti.

"Vuoi spiegarmi quello che ho appena visto?" Chiede lentamente.

"Io--" Distolgo lo sguardo.

"Esci dalla macchina," ordina.

"Papà--"

"Sono un agente, e ti sto dicendo di uscire dall'auto!"

Esco tremante dalla macchina. Lo sguardo di mio padre è pesante.

"Entra nella mia auto mentre parlo con Harry," dice.

"Papà, no!" Dico. "Sono adulta--"

"Blair. Entra in macchina."

Aggrotto le sopracciglia e scivolo nel sedile del passeggero nell'auto. Una sensazione di nausea cresce nel mio stomaco. Mio padre si appoggia sulla mia auto, infilando la testa nel finestrino. Non riesco a vedere la sua espressione, o quella di Harry. So che non finirà bene.

Minuti dopo mio padre ritorna nella sua auto, accendendola e guidando via bruscamente. "Non vedrai Harry di nuovo," dice.

"È il mio migliore--"

"Era. Era il tuo migliore amico. Non tollererò niente di più."

"Sono un'adulto--"

"Lo eravamo anche io e tuo madre quando ti abbiamo avuto!" Urla.

"Questo non riguarda te, o la mamma!" Grido. "Per una volta, togli l'attenzione da te!"

"Blair, ti stai comportando in modo irragionevole. Sono tuo padre e finchè vivrai sotto il mio tetto, mi ascolterai!"

"Allora mi trasferirò. Non ho mai voluto vivere sotto il tuo tetto comunque!"

"Non hai i soldi per trasferirti, e anche se li avessi, non te lo lascerei fare!"

"Perché no? Mi sembra che tu non veda l'ora che me ne vada così puoi avere la tua nuova perfetta famiglia senza difetti!"

"Di cosa stai parlando?"

Lo sbeffeggio. Ovviamente sa di cosa stia parlando. "Sono un difetto nella tua vita perfetta. Se dipendesse da te, io e la mamma non saremmo mai dovute esistere!"

"Ti stai sbagliando e lo sai." Entra nel vialetto.

"Mi tratti come una totale merda, quindi se voglio stare con Harry, posso, e sicuro come la morte non lascerò che tu mi controlli!" Esco dall'auto della polizia, sbattendo la portiera dietro di me. Gemo quando realizzo che Harry ha ancora la mia macchina. Mi precipito nella mia stanza e mi stravacco sul letto, coprendomi la faccia con le mani.

"Blair!" Sento mio padre chiamarmi. Chiudo la mia porta a chiave. Harry non chiama o scrive. Mi chiedo cosa gli abbia detto mio padre. Prendo il telefono e compongo il suo numero.

"Pronto?"

"Harry, sono io."

"Blair, non posso parlare."

"Harry, per favore," lo prego. "Solo... vienimi a prendere?"

Sospira. "Non posso. Sono... occupato."

"Cosa ha detto mio padre?"

Si interrompe. "Niente."

"Harry..."

"Lui... ha ragione, Blair. Non vado bene per te."

Il mio cuore affonda. "Harry--ho bisogno di te."

"Ci si vede, Blair." La linea si interrompe.

Rabbia cresce bruscamente nelle mie vene verso mio padre. Apro la porta e mi precipito al piano terra, pronta a dirgli quello che penso. Trovo mio padre in cucina con Jay. Alzano lo sguardo su di me, stupiti dalla mia entrata arrabbiata.

"Perché stai rovinando tutto?" Gli urlo contro. Appoggia la sua tazza di tè, le sopracciglia aggrottate.

"Di cosa stai parlando, Blair?" Mi chiede.

"Sai esattamente di cosa stia parlando," scatto. "Non starò lontana da Harry, non mi importa cosa tu faccia o dica." Incrocio le braccia sul mio petto.

"Tu starai lontana da lui, Blair. Non è altro che problemi!" Mio padre urla.

"No, non lo è. È il mio migliore amico. Lo amo!" Controbatto. Jay esorta i gemelli e Fizzy a salire. "Lo fai sempre. Prendi le cose che amo nella mia vita e le rovini. Prendi le luci dalla mia vita e le rendi cupe!"

"Non sai cosa sia l'amore, Blair. Sei fin troppo giovane."

"Lo so certamente meglio di te! Hai mai amato la mamma? L'hai fatto? O era solo un altro buco nella tua cintura?" Grido.

"Non hai idea di quanto l'abbia amata, Blair. Se potessi cambiare il passato--"

"Ma non puoi, no?" Il mio tono è pieno di odio. "Non puoi, e quello che è fatto è fatto. L'hai ferita quando era tua moglie e la tua migliore amica!"

"E anche Harry è il tuo migliore amico, no?" Risponde mio padre. "Non lascerò che succeda la stessa cosa accaduta a me e a tua madre a te ed Harry!"

"La differenza tra me e la mamma è che il mio migliore amico mi ama davvero!" Grido. "Jay sa come sia morta mamma? Hai mai detto a tua moglie che hai ucciso la tua migliore amica?"

Jay sussulta, coprendosi la bocca con la sua mano.

"Tu ed io sappiamo entrambi che non sia vero Blair--"

"Le hai praticamente messo la pistola in mano!" Urlo. Mio padre indietreggia. Mi giro a guardare Jay, che sta piangendo. "Si è suicidata, mia mamma. E io l'ho visto." Jay afferra il bancone come supporto mentre io continuo a parlare. "Ho chiamato il mio adorabile padre, che era troppo impegnato a ubriacarsi per preoccuparsene. Oh, e ho menzionato il fatto che la stava tradendo? Per cinque anni l'ha tradita, proprio davanti a lei!" Lacrime cadono dai miei occhi ai ricordi.

"Ero in un brutto momento..." Mio padre inizia.

"Già, lo eri dannatamente tanto! Apparentemente anche mamma lo era!"

"Eravamo tutti--"

"Scommetto che non ti è neanche importato che sia morta," ringhio, pulendo le lacrime dal mio viso.

"Certo che mi è importato," mio padre scatta. "La amavo--"

"Cazzate e lo sai!" Grido. Louis sfreccia in cucina, sorpreso. "Non mi hai nemmeno creduto quando ti ho detto cos'è successo la scorsa notte. Pensavi lo stessi immaginando. Quindi non--non--dirmi fottutamente che l'hai amata come lei desidera avessi fatto!"

"Non sai niente, Blair!" Le guance di mio padre sono arrossite per la rabbia. Louis ritorna in cucina, la porta oscilla chiudendosi dietro di lui. Sembra preoccupato e sta in piedi vicino a Jay.

"Giusto, perché sono solo uno sbaglio. Qualcosa che speri poter eliminare, ma non puoi!"

"Blair, sai che non è vero--"

"Sì, è vero. Deve esserlo, se mi porti via tutte le persona a cui tengo!" Urlo. "Prima la mamma, ora Harry!" Lo spingo, forte. Barcolla indietro, shock lampeggia sulla sua faccia. Afferra il tavolo come supporto. Non sono mai stata così arrabbiata in vita mia.

"Blair--" inizia di nuovo.

"Tu non meriti Jay. Non meriti questi figliastri. Non meriti nessuno!" Urlo, muovendomi verso di lui di nuovo.

Qualcuno stende le braccia e mi trattiene indietro. Mi giro per vedere Harry, dolore impresso in ogni angolo del suo viso. I suoi occhi sono scuri mentre li blocca nei miei. Deve essere arrivato con Louis. So dalla sua espressione che ha sentito ogni cosa che ho detto, e mi odio all'istante per questo.

Lights (Italian translation)Where stories live. Discover now