IL CASTELLO

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Erano passati due giorni.Due giorni senza vedere la luce del sole.Due giorni mangiando solo pane secco e bevendo solo qualche bicchiere di acqua sporca.Due giorni feriti,gettati in una stanza buia e fredda.Due giorni,e ancora nessuno era venuto in loro soccorso.Ma Hermione non perdeva le speranze.Draco si era svegliato dopo essere svenuto,ma non aveva più parlato.Hermione gli cambiava le bende regolarmente ogni due ore,a costo di strapparsi tutto il pigiama e di morire di freddo.L'uomo incappucciato qualche volta entrava,rideva,sputava,si divertiva con qualche doloroso incantesimo.Ma Hermione non mollava.Si attaccava alla realtà che qualcuno a scuola la stesse cercando,che gli insegnanti si stavano sicuramente preoccupando per loro.

Ma Draco non ci sperava più.In realtà,non ci aveva mai sperato.Si sentiva in colpa,aveva sbagliato a coinvolgere Hermione.Avrebbe dovuto proteggerla,se lo era promesso.Ma non lo aveva fatto.Era tutta colpa sua.Eppure lei era lì,a prendersi cura di lui.Questo lo faceva sentire ancora più in colpa.

Hermione era silenziosa.Non reagiva alle prese in giro dell'uomo misterioso.No,perchè il suo cervello stava elaborando un piano per scappare da lì.Pensava,pensava,pensava...


Era la notte del terzo giorno.Alle quattro del mattino,un uomo avrebbe aperto il portone di marmo e avrebbe fatto scivolare nella stanza la razione di pane e acqua giornaliera.Alle quattro.Hermione riusciva a capire che ore fossero grazie al raggio di luce fioca che filtrava attraverso la minuscola finestrella su una parete.La luna emanava una luce più chiara e più trasparente,mentre il sole,anche se era inverno,era più potente e caldo.

Comunque,la cosa che preoccupava di più Hermione era la situazione di Draco.Lei sarebbe riuscita tranquillamente a sopravvivere per più di una settimana con le ferite poco gravi che aveva,ma per lui era tutta un'altra cosa.Aveva tagli e ferite profonde lungo tutto il corpo,per non parlare dei lividi e degli ematomi che rendevano la sua pelle normalmente biancastra viola e gialla.Era davvero uno spettacolo orribile da vedere,ma soprattutto da avere sulla propria pelle.

Il freddo di certo non aiutava.Ormai non c'era più traccia del fiero Serpeverde che si pavoneggiava per i corridoi.Non era rimasto più nemmeno un frammento di orgoglio,niente.

Le tre e mezza.

Ormai Hermione aveva ben chiaro il piano che voleva mettere in atto.Ma era davvero molto rischioso.Non sapeva dove si trovava,tantomeno quante guardie c'erano nell'edificio in cui era situata la loro piccola prigione.Però un'idea cel'aveva.

La stanza in cui si trovavano era fatta di marmo.Tanto marmo.Marmo puro,bianco.Quindi,secondo i suoi ragionamenti,si trovava in un luogo dove il marmo si estraeva.Sarebbe costato moltissimo trasportare quel marmo in posti troppo lontani.Soprattutto per un mago.Difficilmente i maghi e gli stregoni fanno accordi con i babbani.C'era però sempre la possibilità che dei maghi abbiano occupato un posto appartenuto a babbani precedentemente,o peggio,che i maghi in questione abbiano preso con forza il palazzo.Ci sono infinite possibilità in realtà,l'unica cosa certa è tutto quel marmo.Hermione doveva rischiare.Se fosse andata male...beh,ci aveva provato.

Mancavano dieci minuti alle quattro.Hermione svegliò Draco,che intanto si era addormentato.

-Senti,non fare niente,ho un piano,tu dovrai solom far finta di dormire.Ok?-

Draco annuì,e si rimise steso contro la pietra.

Cinque minuti.

Hermione si accovacciò dietro la porta,pronta a mettere in atto il suo piano.Poi aspettò,paziente.

Le quattro e un minuto.La porta cominciò ad aprirsi scricchiolando leggermente.Hermione balzò fuori dal suo nascondiglio,prese l'uomo per un braccio e gli tirò un forte calcio in testa.Questo,stordito e confuso,fece per urlare,ma lei gli tappò velocemente la bocca con la mano.Poi prese la ciotola di latta che l'uomo aveva fatto cadere,e gli diede un altro colpo in testa.Questo si accasciò a terra,svenuto.Ad Hermione dispiaque un pò,alla fin fine era solo un ragazzetto di guardia magrolino sui venticinque anni che probabilmente non sapeva bene quello che stava facendo.Hermione notò subito una cosa:sull'avambraccio aveva inciso nientemeno che il marchio nero.Questo la fece preoccupare,anche se probabilmente avrebbe dovuto immaginarlo.

DRAMIONE IS POSSIBLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora