RISVEGLIO

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Doveva sicuramente essere mattina,sì.Quella notte Liss aveva fatto un sogno piuttosto assurdo,e si sentiva confusa.Rimase con gli occhi chiusi,a sentire il familiare profumo di panni puliti e vaniglia come faceva tutte le mattine, solo....c'era qualcosa di strano.Sì,quella mattina c'era decisamente qualcosa di strano.Le coperte non profumavano di vaniglia, ma di una dolce aroma di arancia e...no.C'era troppo silenzio.Dov'era il russare di Klea?Nononono era tutto troppo strano.A Liss venivano in mente pezzi dello stranissimo sogno che aveva fatto.Dylan....che diavolo ci faceva lui nella sua testa?!Liss mosse un pó il braccio sotto le coperte calde, e quasi non sobbalzò.C'era qualcosa lí vicino a lei.O meglio...qualcuno.Ora riusciva a sentire i respiri regolari dell'individuo,e con la mano in quel punto percepiva l'alzarsi e l'abbassarsi del suo petto.Era sicuramente un maschio,e a Liss ricordó tremendamente....non ce la fece ed aprí gli occhi.Rimase paralizzata da quella visione.Lei...era in un letto, vestita di tutto punto,con Dylan.O meglio, era...nel letto di Dylan!Ma che cavolo stava succedendo?!
Dylan dormiva dolcemente con gli occhi chiusi e le labbra rilassate,e qualche ciocca corvina che gli ricadeva sulla fronte.Lui però non era in abito da cerimonia, lui era....a petto nudo?!
Bene,questo era davvero troppo.
Liss avrebbe voluto gridare, o uccidere Dylan per averla MOLESTATA.Ma non fece nulla.Era davvero magnifico mentre dormiva.Si alzò un pó sui gomiti per poterlo osservare meglio in faccia.Aveva dei capelli scuri con qualche ricciolo che gli carezzavano la fronte,la bocca socchiusa e delle piccole lentiggini chiare sparse sul viso qua e là che Liss non aveva mai notato.Non aveva mai visto Dylan così. O meglio...non lo aveva mai guardato per davvero in realtà.Ma certo che non lo aveva fatto!Lui e il suo stupidissimo fanclub non facevano che prenderla in giro dall'inizio dell'anno.Lui insieme a quel Jason le avevano reso la vita semplicemente orrenda.Ma Liss,guardando quel viso d'angelo,non poté proprio odiarlo.Poteva sempre fare finta,certo,ma non era la stessa cosa.A Liss scorreva nella mente qualche immagine sfocata della scorsa sera,ed improvvisamente si sentì imbarazzatissima.Lei completamente ubriaca che cercava di baciare Dylan,e lui che la allontanava sospirando.Certo,perché il sogno di Dylan era sempre stato che lei lo baciasse,ma così non era giusto,non era vero.Sapete,Dylan è un ragazzo buono e...puro.Non dico che è l'angioletto di turno, certo,ma non si prenderebbe gioco dei sentimenti di Liss.Può sembrare stupido,perché lui la prendeva sempre in giro eccetera,ma non voleva niente di male in realtà, se non l'attenzione della ragazza.
A Liss pulsava tremendamente la testa per il post sbronza, così decise di riaddormentarsi.Non tornò nemmeno nel suo dormitorio.Si ripeteva che era per il forte mal di testa,ma in realtà non riusviva ad ammettere a se stessa che stava proprio bene distesa lì, in quel letto,vicino al ragazzo più improbabile di tutti.Si distese, e poggiò la fronte sul petto nudo di Dylan.Non era ancora completamente lucida, ma questo la faceva sentire decisamente meglio.Si addormentó in meno di un minuto,quasi aggrappata a Dylan,che era più alto di lei di circa due teste.

*****

Era passata un'ora da quando Liss aveva preso sonno.Il dormitorio maschile Grifondoro del terzo anno era vuoto,Dylan aveva pagato molto salatamente i suoi compagni per stare fuori dai piedi la sera e l'intera mattinata seguente.Faceva abbastanza freddo,del resto era l'ultimo giorno prima delle vacanze di Natale, e fuori volteggiava perfino qualche fiocco di neve.Dylan si stava svegliando, molto calmo come era solito fare.Sbadigliò sonoramente ed aprí gli occhi.Quasi non gli prese un colpo!Solo allora si era accorto del minuscolo corpicino che aveva rannicchiato addosso.Quando poi realizzò che era Allissa e si ricordò gli accaduti della serata prima, non seppe davvero come comportarsi.Aveva un piccolo sogno che aveva coltivato per sei mesi appoggiato sul petto,ma la cosa comunque non gli sembrava giusta.Lei non avrebbe voluto tutto questo,e una volta sveglia avrebbe sicuramente tentato di ucciderlo.In realtà Dylan pensò che fosse davvero un bel modo di morire, lì in un letto caldo con Liss e senza una maglietta addosso.Le si avvicinó per osservarla meglio : dormiva beatamente, con le ciglia piegate verso il basso, e respirando profondamente.Qualche volta, inaspettatamente,arricciava il suo piccolo naso,e questo a Dylan parve così meraviglioso che quasi non si commosse.Aveva intenzione di guardarla finché non si sarebbe svegliata,anche se in realtà sarebbe potuto rimanere lí all'infinito.Imprimeva nella memoria ogni piccolo movimento che Liss faceva nel sonno,e ispirava il suo penetrante profumo di vaniglia e bucato.Le sfiorò il viso ,poi timidamente scese fino alle braccia, per sentire sulle dita quella bellissima sensazione che quella pelle delicata e bianca gli regalava.Dopo un arco di tempo indeterminato, gli occhi di Liss improvvisamente si socchiusero,e Dylan ritrasse la mano di scatto.
-...Thomson? -
era sveglia, e puntava i suoi enormi occhioni assonnati azzurri dritti in quelli vigili di Dylan.
-Uhm...si...io...-Dylan era imbarazzatissimo.Il che era strano, non gli era mai capitato con nessuna ragazza.
-Per l'amor del cielo Thomson,vestiti!-farfugliò Liss con le guance un pó troppo rosse, e Dylan scoppió a ridere.Era contento,si sarebbe aspettato più una maledizione senza perdono o qualcosa del genere.
-Che cavolo ridi?Sei pazzo? -
-Buongiorno Allissa Smith, benvenuta nel mio dormitorio!-
-Chiudi il becco Thomson, non ho bisogno del tuo benvenuto.-
Dylan sembrava non aver neanche minimamente sentito, e continuò a sorridere a tutto come un perfetto idiota.
-Uhm...Thomson? -
-Si?-
-Che...che diavolo ti prende?!
-Sono felice! -
-Ma che...-
-Allissa Smith è nel mio letto e sono senza maglietta!-
Liss prese un cuscino e lo lanció dritto in faccia a Dylan, che si mise a ridere come una specie di cane.
-Adesso basta, torno nel MIO dormitorio,devo ancora fare le valigie e...
-No per favore,resta.-
Liss inarcò un sopracciglio,mentre Dylan fissava imbarazzato il tappeto, pentito di essersi lasciato scappare quella frase di troppo.
-E perché mai?
-Beh...perché. ..-
Evidentemente Liss si ricordava poco o niente dei discorsi della sera precedente, e questo rese a Dylan la vita ancora più difficile.
-Io...-
-Vuoi farmi uno scherzo? -
-NO!-urlò Dylan,e spaventò un pó Liss.
-Okay ma...io...non so quali siano i tuoi problemi Dylan Thomson, ma ti conviene metterti una maglietta se non vuoi che trasformi quelli che tu chiami pettorali in gelatina.E ora, se non ti dispiace, tornerei al mio dormitorio.-
Liss corse fuori saltellando e sbattendo la porta.
-E invece a me dispiace....-
disse Dylan con la lingua fra i denti, alla scia di vento che Allissa aveva lasciato dietro di sé.Dylan però smise presto di essere triste:gli venne in mente che praticamente a Hogwarts per le vacanze rimanevano solo loro,e naturalmente che aveva appena passato una notte con lei e non poteva assolutamente sentirsi uno schifo.

note autrice

Camilla distribuisce dei sassi alla gente e attende pazientemente di venire colpita.

SCUSATESCUSATESCUSATESCUSATEEE non sono riuscita ad aggiornare prima di adesso, e mi sento immensamente in colpa.Vi prometto che durante l'estate sarò moooolto più attiva di adesso.Ma ora passimo al capitolo....Liss e Dylan....hihihihi io li shippo, e voi?
Spero vi piacciano,sono praticamente i primi personaggi che invento e mi preoccupano un pó.
Commentate e stellinate

Camilla



DRAMIONE IS POSSIBLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora