Harry mi guarda. "È questo quello che pensi? Che stia... fingendo?"

Scrollo le spalle. "Non so quello che penso. Francamente, sto pensando troppo in questo periodo." Rido in modo distaccato.

"Blair," sospira. "Tu ed io... siamo davvero diversi, sai?"

Annuisco lentamente, insicura di dove voglia andare a parare con questo.

"Anche se siamo cresciuti insieme... siamo due persone molto diverse."

"Cosa--cosa stai dicendo?"

"Dovrà essere dura per te amarmi," dice. "Tu sei quella con la famiglia rotta. Io... sono cresciuto in maniera perfetta. Non ho il diritto di lamentarmi di niente."

"Pensi... di non meritarmi?" Chiedo a bassa voce.

"Non lo penso... so di non meritarti." Mi guarda. "E mi dispiace."

"Quindi... perché pensi che non mi meriti... non mi amerai." Batto gli occhi.

"No... no, ti amerò sempre." Harry si interrompe mentre inspiro. "Voglio soltanto essere quello di cui hai bisogno."

Mi mordo il labbro, stendendomi sul torace di Harry. "Sarai sempre quello di cui ho bisogno," dico nel suo orecchio.

Lo sento espirare lentamente mentre si gira, tirandomi vicino. "Bene," dice. Scorre gentilmente una mano tra i miei capelli, mandandomi brividi per la spina dorsale. "Bene."

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Mi sveglio tra le braccia di Harry avvolte saldamente attorno al mio bacino, il suo respiro che fa aria sul mio collo. I suoi ricci mi solleticano la pelle mentre mi libero dalla sua presa, reprimendo uno sbadiglio. Cammino lentamente in bagno, chiudendo silenziosamente la porta dietro di me. Schizzo acqua sul mio viso, rammentando gli eventi della notte scorsa.

Harry ha detto di amarmi.

Sorrido al mio riflesso nello specchio, mordendomi il labbro con incredulità. Ventiquattro ore fa non avrei mai sognato niente di tutto questo succedere.

"Blair?" Chiama Harry dalla sua camera.

"Sono qui," rispondo, sciogliendo i capelli dalla crocchia. Scivolo di nuovo nell'abito della festa, non avendo altri vestiti; non resto certamente nei vestiti fuori misura di Harry, anche se confortevoli.

Harry compare all'entrata del bagno, sospirando di sollievo quando i suoi occhi mi trovano. "Pensavo te ne fossi andata," dice.

"Perché?"

Scrolla le spalle. "Di solito le ragazze con cui trascorro la notte lo fanno."

Arrossisco e mi rigiro allo specchio. "Non sono una puttana come loro," dico.

"So che non lo sei, Blair," dice, realizzando quello appena detto. Avvolge un braccio attorno al mio bacino, premendo le labbra sulla mia tempia.

Prendo il suo spazzolino dal bicchiere di fianco al lavandino e ci spruzzo sopra il dentifricio, mettendomelo in bocca. "Questo è davvero disgustoso." Dico mentre continuo a lavarmi i denti.

Harry ride sotto i baffi mentre ritorna nella sua stanza, indossando nuovi vestiti per la giornata. Distolgo velocemente i miei occhi dal suo corpo tonico, arrossendo furiosamente.

"Sei bellissima in quel vestito," commenta mentre sputo il dentifricio nel lavandino. "Sembra un po' difficile respirarci dentro, però."

"Lo è," dico. "Ho bisogno di fare una corsa a casa e cambiarmi."

Harry annuisce. "Certo."

Sospiro al mio riflesso. "Iniziamo allora."

"Cosa?"

Lights (Italian translation)Where stories live. Discover now