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I pomeriggi passavano faticosamente.
Dormivo appena per controllare James e Marianna che dormivano quasi ogni giorno abbracciati.
Mi svegliavo all'alba ogni mattina per cucinare ma non essendo esperta ricevevo solo critiche da tutti coloro che favorivano delle mie fatiche.
Solo Marianna capiva la mia situazione poiché era successa anche a lei prima di diventare esperta. In un certo senso mi dava ai nervi anche se allo stesso tempo mi confidavo con lei.

Era da poco caduta la prima neve di dicembre, quando la famiglia Potter indisse un ballo a casa loro.
Sempre più esausta cercavo di stare dietro ai preparativi, ma non essendo brava come Marianna presto mi fu dato il compito di andar a cercare legna nel largo bosco della famiglia Potter.
Infatti la sontuosa villa dei Potter si trovava in Scozia o dal panorama sembrava quel magnifico posto sconfinato.

Cercai delle coperte da mettere sopra i miei abiti per non dover sopperire al freddo.
La maggior parte delle coperte erano logore.
Uscii senza coperte e vidi James intento a parlare con una ragazza che non avevo mai vista.
Andai verso la lunga e sconfinata campagna.
Feci diversi viaggi con diversi pezzi di legno.
Passai tutta la notte e il giorno seguente a fare ciò per poter ricevere un grazie o qualcosa del genere ma tutti lo ritennero come qualcosa di dovuto aver riempito un'intera sala in due giorni con il legname.

Ero talmente stanca che durante la pelatura delle patate Marianna doveva darmi dei colpetti con la mano per svegliarmi.
La stessa sera prima di andare a "dormire" decisi di passare da James.
Marianna non c'era a causa dei preparativi, però già dal corridoio sentivo un rumore che mi tormentava.
La porta era leggermente socchiusa.
Dentro James si stava baciando con la ragazza che da diversi giorni restava lì a casa.
James era sopra di lei e la stava baciando quasi dappertutto.
Erano entrambi in indumenti intimi.
Io stavo per aprire la porta per sorprenderli ma ritrassi la mano.
Forse aveva giocato anche con me, forse non mi amava veramente, mi aveva usato come le altre.
Continuai a percorrere il corridoio cercando di aumentare il rumore dei passi.
Faticai a dormire anche quella notte.
Alle due di notte andai a spiare ancora James.
Entrambi erano abbracciati e ancora nelle stesse condizioni.
Sorrisi a quell'immagine poi incominciai ad aver freddo.
Tornai in camera e mi coprii con tutti gli indumenti possibili.

Il sole risplendeva dalla finestra creando diversi giochi di luce con le tende.
Misi a fuoco la stanza lentamente.
Marianna stava spolverando la stanza.

-ti sei decisa a svegliarti finalmente!-.

-da quanto dormo?-.

-un paio di giorni, hai suscitato le attenzioni del signorino. Ti ha dato pure la sua stanza. Non sarebbe romantico se si innamorasse di te?-.

Non risposi e cercai di alzarmi.

-non puoi alzarti, il signorino ha dato preciso ordine di non farti muovere, ho mandato Madame a chiamarlo. Vuole essere avvisato di ogni tuo cambiamento-.

Mi sembrava quasi un sogno che James si riavvicinasse a me.
Avevo pianto ogni notte e non avevo mai riposato più di mezz'oretta seguita da incubi.
Ora mi sono sentivo riposata e nuova.

-devo tornare al lavoro, non posso restare-.

-Tu non capisci James ammazzerebbe qualcuno se tu ti muovi. Inoltre hai ancora la febbre-.

-mi annoia stare qui...-.

-Tieni...ha detto di dartelo se ti svegliavi-.

Mi porse in libro molto antico ma dal titolo compresi che era il mio preferito.

-Lui e l'altra ragazza si sono visti spesso?-.

-no è sempre stato accanto a te ma adesso è dovuto andare a decidere alcune cose per il ballo-.

L'era dei malandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora