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Era ormai passata una settimana dall'ultimo incontro con James.
Non passava giorno in cui non pensassi se fosse meglio tornare o no da Hogwarts.
Smeraldina, il gufo regalatomi da James, mi portava ogni giorno la Gazzetta.

Il giorno del matrimonio di Tunia che avenne a capodanno, stavo leggendo la Gazzetta insieme a una burrobirra.

Babbani uccisi a Londra perché avevano un figlio nato babbano.
La professoressa Merlis di divinazione era stata licenziata.
Varie pubblicità.
La paura per un complotto ordito da Silente contro il ministero.

Tutto ciò confermava tutte le mie preoccupazioni.
Bevvi tutta la burrobirra e presi una pergamena e una penna con su una piuma di pavone.

Caro James,

Non va bene. Appolottolai la pergamena e me presi un altro foglio.

James,
Con grande riconoscenza voglio ringraziarti per questi mesi passati insieme ma vedi io non ti amo.

Appolottolai ancora la pergamena e presi l'ultimo foglio in mio possesso.

Potter,
Mi dispiace per il grande fraintendimento che c'è stato fra di noi.
Vorrei poterti ancora mentire ma non posso mentire a me stessa.
Io non ti amo e non ti ho mai amato.
Ho finto per pietà nei tuoi confronti.
Comprendo che non capirai più niente quando ti arriverà questa lettera ma voglio che tu sappia che l'ho scritta io di mia spontanea volontà per le ragioni che ti ho elencato sopra e nessuno mi ha obbligato.
Spero che un giorno mi perdonerai di averti usato.
Ti prego se mai mi hai amata non scrivermi più, non parlarmi, non cercarmi e io ti lascerò con il tuo dolore senza influire.
1-0 per la Evans.
Vorrei mentirti ma facevi parte di una scommessa.
Addio sempliciotto Potter.
Con la speranza che troverai la persona giusta,

Evans

Pensai a come potrebbe reagire alla questione.
Lui non mi avrebbe più cercato.
Appesi la pergamena alla zampa di Smeraldina temporeggiando.

Presi la tracolla di pelle castana e la estesi con una magia.
Dentro infilai diversi libri e vestiti compresa la divisa e i libri di testo di Hogwarts di tutti gli anni, insieme a ingredienti per eventuali pozioni.
Presi una foto di tutta la mia famiglia al completo prima del litigio con Tunia e cercai le lettere che mi mandava James le scorse estati.
Le avrei sempre voluto bruciare ma avevo sempre il desiderio di farlo davanti ai suoi occhi.
Dentro quella dell'estate del quarto anno c'era la fato di James mentre mi dava un bacio.
Mi tolsi l'anello e lo misi attaccato alla lettera, così avrebbe compreso di più il mio atto.
Ripresi in mano tutte le lettere e le misi nelle tracolla.
Tutto era quasi pronto, dovevo solo attendere che tornassero i miei genitori.
Feci un incantesimo di protezione sulla mia borsetta in modo che le foto non sarebbero mai cambiate.
Misi tutte le cose di quando ero piccola dentro un baule insieme a tutte le cose che non mi sarebbero servite.
Feci un incantesimo di protezione attorno a quel baule in modo che nessuno lo avrebbe mai visto ma potevano toccarlo.
Rifeci il mio letto.
Mi venne il magone a vedere la mia stanza per l'ultima volta.
Presi il cappotto mi avvolsi la sciarpa attorno al collo.
Era questione di secondi e presto sarebbero arrivati.
Il campanello suonò.
Aprii la porta loro entrarono.

-esci cara?-.

-no è che avevo freddo. Pa' Ma' vi voglio bene, non voglio che voi pagate per colpa mia-.

L'era dei malandriniМесто, где живут истории. Откройте их для себя