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Sev stava di fianco a me.
Ero a pozioni, James continua a fare l'idiota davanti alle ragazze mostrando l'imitazione di Lumacorno.
Somo al mio terzo anno ad Hogwarts.

-Evans esci con me? potremmo andare ad Hogsmeade insieme-.

Un po' per paura di una presa in giro da parte suo, un po' perché detesto il suo modo di fare esprimo  il mio "no"  con tutto l'odio che provo nei suoi confronti.
Sev mi guarda compiaciuto.

-vedrai che un giorno non ti tormenterá più-.

La scena mutò, c'era James più o meno un anno fa che suonava con la chitarra il primo successo dei Beatles.
Aveva una camicia arancione con quadretti bianchi.

-voglio dedicare questa canzone alla mia futura ragazza Lily Evans - dice.

Io alzo gli occhi e nonostante l'odio che provo, incomincio a gioire per il suo amore nei miei confronti non ancora rovinato.
La McGrannit corre per il parco cercando di fermare questa musica babbana ma attorno a James si era creata una folla inmensa.
Sento dei passi dietro di me ma quando mi volsi...

Caddì a terra producendo un gran rumore.
Indossai un maglione di lana verde e uscì fuori con la bacchetta pronta per un attacco.
I passi si avvicinavano.
Scorsi una figura che stava cercando di correre verso questa zona ma era ferita al braccio.
Si accasciò a terra a pochi metri dalla linea di protezione.
Sentii molti altri passi che si avvicinarono.
Corsi verso quel corpo immobile.
Pur non sapendo chi fosse lo trascinai con tutte le mie forze all'interno dell'incantesimo di protezione.
Poi tornai in dietro e cancellai le orme gattonando.
I suoi inseguitori non possono essere così lontani visto le sue condizioni.

Non potevo sapere se lui fosse stato un mangiamorte.
Aveva un battito molto accelerato ed era molto freddo.
Gli tirai su le maniche e scorsi due braccia forti e chiare, quella destra era solcata da diversi graffi da cui fuoriusciva  il sangue.
Gli gli sfiorai il braccio ferito e  quel tocco lo fece rinvenire.
Mi bloccò con un braccio e mi buttò a terra.
Il gelo della neve mi bloccò.
Lui mi bloccò a terra.
Stava per parlare quando un gruppo di numerose persone era arrivato davanti alla zona dell'incantesimo.
La maggior parte di essi erano leggermente più grandi di me.
Il ragazzo mi porse il dito sulle labbra, forse capii l'esistenza di una bariera fra noi e loro.

-sono sicuro che è da queste parti- fece un uomo alto e muscoloso.

-magari ci è sfuggito, è solo un ragazzo - fece un uomo più vecchio.

-questa è colpa tua, avresti dovuto ucciderlo- fece il primo uomo avvicinandosi a un ragazzo che conoscevo fin troppo bene.

-Rem...-feci ma il ragazzo sopra di me mi tappò la bocca con la mano.

-avrei dovuto ucciderti quando ne avevo l'occasione- fece il primo uomo nei confronti di Remus - ma sono sicuro che ti guadagnerai il posto nel branco con il prossimo ragazzo che troveremo...andiamo, tanto morirà lo stesso con il freddo-.

Il fuggitivo mi caddè addosso e dovetti trattenermi nell'urlare per il peso e per il dolore che mi aveva provocato quella caduta improvvisa.
Sentivo la gabbia toracica schiacciarsi. 
A poco a poco i lupomannari se ne andarono, l'ultimo fu Remus.
Guardò da questa parte, forse perché aveva sentito la mia voce che ad altri era sembrata un suono qualsiasi.
Si volse verso gli altri e incominciò a camminare lentamente.

-aspetta Remus- per colpa del peso del ragazzo non riuscivo a far uscire dei suoni limpidi dalla mia gola.

Il mio respiro divenne sempre più accelerato.
Dopo pochi secondi io e il ragazzo fummo gli unici ad essere in quella radura.
Sollevai leggermente il corpo del ragazzo e mi liberai dopo tanta fatica.
Il mio maglione era  sporco di sangue.
Incominciai a trascinarlo dentro.

L'era dei malandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora