4

9.7K 523 267
                                    

Silente lo guardò con un insolito sorriso.
Era una se non la prima volta che lo vedevo sorridere.

-Io e la signora McGrannit abbiamo deciso di ammanettarvi-.

-ma non è illegale?-.

-non esiste nessuna regola per la quale due alunni sconsiderati come voi non possano stare sempre insieme per un mese-.

-è la miglior punizione di sempre - sorrise James beffardo.

-e come faremo con...-.

-sono sicuro che troverete un giusto compromesso. Ora forza andate ma prima chiudete gli occhi-.

Ubbidimmo agli ordini senza discussioni.
Una manetta di ferro ghiacciato mi graffiava la mia mano destra.

Il sole stava calando lentamente.
Ci dirigemmo nella sala comune dei grifondoro.

Mary e Sirius erano ancora svegli e osservavano il fuoco in silenzio.

-finalmente sei tornato fratello, non ci speravo più-.

-Sirius oggi portiamo la rossa da noi-.

-non vieni tu da me-.

-no posso sai la maledizione lanciata sui ragazzi per evitare che facciano "certe" schifezze che ovviamente io non faccio - mi sorrise lui.

Mi portò nella sua stanza.

Tutti i ragazzi si volsero verso di me.
Era impossibile rimanere imperturbabili davanti a un così bello spettacolo.

-allora se vuoi puoi spogliarti qui davanti a tutti oppure possiamo andare dietro le tende del mio letto-.

-vorrai dire posso-.

Salii sul letto chiusi le tende dietro me.
Poi le riaprii.

-non il pigiama-.

-parli di questo-.

James mi porse una camicia da notte.

-Ecco dive era. Dove l'hai trovata?-.

-nel tuo armadio - disse lui guardandosi le unghie.

-sei una malato mentale-.

Chiusi le tendine e mi misi la camicia da donna.
Ma quando riaprii le tendine tutti mi guardavano con aria rapita.

-Lily non pensi che sia troppo corta?-chiese Remus arrossendo.

-a me piace - disse James -non guardatelo è la mia ragazza-.

-non sono la tua ragazza Potter-.

-fa lo stesso-.

Chiuse le tendine dietro noi.
Era strano vederlo senza maglietta.
-Tu dormi per terra-.

-non sei nella facoltà di comandarmi Evans-.

Mi sdraiai sul letto dimenticandomi per qualche secondo la tortura che dovevo subire.

Era una tortura?

Non mi riconoscevo più.

Lui caddè sopra di me ma si trattenne con un braccio.
Ci guardammo in silenzio.
Solo ora comprendevo come le ragazze si perdevano in quel mare dalle onde leggermente più scuro.

Lui sorrise e io ricambiai.
Le nostre mani ammanettate si unirono.

Cosa stavo facendo?

Era James.

Con la mano libera lo spinsi via.

-Perché tanto caparbia?-.

-Notte-.

-Buona Notte-.

Mi baciò sulla fronte.

Per tutta la notte feci in modo di non toccarlo ma la ragione lasciò posto alla stanchezza inebriandomi del sonno ristoratore.

Le palpebre si rischiararano della prima luce dell'alba.
Mi tolsi le ciocche rosse dagli occhi e le portai tutte da una parte.
Mi appoggiai al letto con il braccio libero.
Non era sogno: ero veramente legata a James.
Mi accorsi solo dopo che lui mi avvolgeva il ventre con il suo braccio.
Avevamo dormito tutto il tempo abbracciati.

-James - strillai.

-che hai da urlare-disse massaggiandosi gli occhi accecati dalla luce.

Prese i suoi occhiali.

-girati - gli ordinai.

-neanche se mi paghi-.

Gli tolsi gli occhiali e mi cambiai.

-Forza Evans ho divinazioni-.

-ma io ho rune antiche-.

-mi dispiace ma verrai con me, ho il record di assenze in quella materia non vorrai che vanga bocciato-.

-non sia mai-.

Salimmo l'interminabile scala a chiocciola fino ad arrivare nell' orripilante stanza di divinazione.

-perché ti piace tanto divinazione?-.

-perché tu la odi ovviamente-.

L'era dei malandriniWhere stories live. Discover now