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Era appena sorto il sole quando il professor mi congedò senza alcuna emozione come se tutto ciò che mi tormentava a lui era estraneo.
La porta si chiuse dietro alle mie spalle.
Il corridoio era ancora buoi, illuminato solo dalla prima luce dell'alba.
La mano sinistra ricominciò a bruciarmi.
Alzai lentamente divisa.
Sulla mia mano sorgeva nella mia calligrafia: mezzosangue.
Era come se mi fossi ferita da sola.

Camminai a passo deciso finché decisi di rientrare nella camera delle necessità.
Ho bisogno di un posto tranquillo per riposare senza che il tempo sposti un'altra lancetta.
Si materializzò davanti ai miei occhi il cancello di ferro battuto.
Guardai nel corridoio ma non c'era anima viva, mi costrinsi a entrare.

Le parenti erano di un noioso azzurro.
La stanza era di grandezza inferiore rispetto al giorno precedente.
Un letto candido era al centro e davanti ad esso si scorgeva un caldo caminetto.
Sopra il caminetto lo specchio ampliava la stanza.
Sedendomi sul letto guardai lo specchio.
C'erano le stesse persone ma lo scenario era cambiato.
Mi guardavano con fare dispiaciuto.

James mi prese la mano e mi portò a lui.

-Non piangere Lily- io continuavo a piangere ininterrottamente.

-Silente se ne andato e mi costringeranno ad andarmene-.

La sua espressione addolorata mutò in odio profondo.

-sei solo una mezzosangue, speravi davvero che ti amassi? Io ti ho solo usata-.

Ora lo guardavo non con odio ma come una donna tradita.
Sentii male al cuore come se mi si strugesse.
Quando riaprii gli occhi per non mostrare quanto fossi addolorata non c'era solo James ma anche Sev, Rem, Tunia, Marlene, Sirius e tutti coloro che avevo conosciuto.
Emillien piangeva amaramente.

-sei solo una sporca mezzosangue-.
-sei la feccia del mondo della magia-.
-non ti ho mai voluto bene-.
-ho sofferto ogni minuto accanto a te, sei un tale peso per me-.

Continuavano a ripetere queste frasi finché non finii per piangere.
Mi sentii precipitare come da un grattacielo.

Mi svegliai ansante e sudata.
Il mio cuore batteva all'impazzata.
Quando sarebbero finiti questi sogni?
Perché mi tormentavano tanto?
Scesi dal letto e andai verso la sala grande.

Per tutto il tragitto mi sembra di essere osservata ma nessuno mi stava seguendo.

Dopo colazione piombai nell'aula di pozioni.
Il professor Lumacorno, notando che l'aula era ancora vuota, mi salutò calorosamente.
Presi posto in prima fila in quanto nessuno amava sedersi in quella posizione.
Sev entrò poco dopo e nonostante il suo sorriso non accennò a salutarmi.
Perché fui così testarda da non voler nessun contatto con lui?
Solo un abbraccio avrebbe fatto la differenza...
Presto l'aula si riempì di Grifondoro e Serpeverde così il suo sorriso mutò in un ghigno provocatorio.

Il professore ci ripropose il distillato di morte vivente che non fummo in grado di farlo prima.
Non mi volsi mai, neanche per cercare un aiuto negli altri o semplicemente un sorriso incoraggiante.
Emillien era dei corvi e non l'avrei potuta vedere solo nel pomeriggio.
Se solo in parte, Emillien era l'unica che poteva capirmi un questo momento.

-Lily ieri non c'eri - fece Marlene sedendosi accanto a me disinvolta.

-era alla punizione, ricordi?-.

-ah vero, cosa ti hanno fatto fare?-.

-ho lavato i piatti di tutta Hogwarts-.

Lei mi guardò con un viso affettuoso.

-almeno non sei stanca, io non ho di miti tutta la notte...- disse cercando di catturare la mia attenzione.
Riuscì.
Il mio sguardo era carico di tutta la mia curiosità.

-Mary era in lacrime, a quanto pare Sirius l'ha lasciata,  ho qualche possibilità-.

-non dovresti essere felice delle loro sventure-.

-sono sicura che Sirius non l'ha mai amata-.

-non stavano bene insiema-convenni io.

Lei mi sorrise per poi guardare persa il libro.

-è impossibile da farsi-.

Terminai la pozione con dieci minuti d'anticipo.
Feci apparire una fialetta e ne presi un goccio stando attenta a non toccarla.
La fialetta su accese di un dolce blu elettrico.
Non feci caso al colore e la portai da Lumacorno.
Lui la osservò attentamente poi prese delle foglioline e le posò all'interno.
La fogliolina si sgretolò prima di toccare il fondo.

-100  punti a grifondoro più la mia riconoscenza inquinato signorina Evans voi siete la prima ad averlo fatta con eguale potenza-.

Passai il resto della giornata sotto un salice in riva al lago nero senza alcuna distrazione.

Non scambiai alcuna parola con le mie amiche prima di dormire.
Per loro non era cambiato niente, infatti peso che credettero che fosse una giornata no.

Io ero cambiata.

L'era dei malandriniWhere stories live. Discover now