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Il mattino si faceva strada in ogni spiraglio della finestra.
Faticavo a dormire.
Mi infilai la divisa e scesi nella sala comune.
Il fuoco scoppiettava leggermente riscaldando la saletta.
Mi avvicinai alla bacheca dei grifondoro.
Su di essa erano appesi diversi avvisi:

Il lumaclub si riuniva a Natale, si scusavano ma con l'arrivo del nuovo insegnante non erano riusciti a organizzarsi prima;

La partita di quidditch grifondoro contro serpeverde si sarebbe giocata questo sabato;

-non riesci a dormire neanche tu Evans?-.

La voce proveniva dal divano.
Un ciuffo di capelli neri usciva da dietro un cuscino.

-Black continua a dormire-.

-vorrei...ma mi hai svegliato-.

-quanto mi dispiace- dissi ironica.

Lui si mise a sedere strofinandosi gli occhi.
Si diede la spinta con le mani e si alzò stiracchiandosi davanti a me.
Notai i suoi addominali quasi pari a quelli di James.
Lui mi sorrise.

-sei rossa come i tuoi capelli-.

-non dovresti andare in giro in mutande praticamente-.

Lui mi raggerò con gli occhi per poi salire nel dormitorio dei maschi.
La porta si stava per chiudere quando Sirius sussurrò.

-non è che vorresti vedere James che dorme? Lui ti ha visto molte volte-.

Io non risposi e lui si chiuse la porta alle spalle.
Andai verso la sala grande.
Erano quasi le sei del mattino.
Allo scoccare dell'ora la tavola si imbandì.
L'anno precedente mi capitava molto spesso di alzarmi a quest'ora per ripassare le materie del giorno.
I tavoli incominciavano a riempirsi di sporadici gruppi.
Una ragazza del sesto anno si sedette accanto a me.
Non era la prima volta che l'avevo vista.
La conoscevo in quanto anche lei era nel lumaclub pur essendo corvonero.

-Leggi- mi porse il giornale.

Sulla prima pagina c'era la foto del ministro della magia.

Dobbiamo constatare che il mago conosciuto come Voi sapete Chi sancisce una minaccia per il mondo della magia.
Tuttavia egli da voce ai nostri pensieri.
I sanguesporco devono ritirarsi dalle scuole della magia, non meritano di parteciparvi.

Voldemort aumenta i suoi seguaci.

Silente afferma che nessun nato babbano verrà toccato finché sarà lui preside.

-Se il ministro stesso ha paura, siamo messi male. I miei genitori mi ritirano da scuola-.

-Tu non sei una nata babbana-.

-io sono una mezzosangue Lily-.

Se ne andò con fare affranto.
Come potevano fare ciò?
Mostrarci un mondo nascosto per poi togliercelo una volta entrati.
Il mondo è di corrotti e i diversi perdono sempre, specialmente se più deboli di altri sia fisicamente che economicamente.

Finii di far colazione con la paura che i miei genitori possano venir attaccati pagando per me.
Tunia non mi perdonerebbe mai.
Io non mi perdonerei mai.

I miei occhi vennero chiusi da due mani.

-chi sono?-.

-Rem perché sveglio a quest'ora?-.

-Colpa di Sirius...poi sapendo che eri sveglia ho pensato che mi potevo far perdonare-.

-a cosa ti riferisci?-.

-sbaglio o abbiamo saltato un incontro in biblioteca-.

Gli sorrisi.
Lui era il mio migliore amico.
Finimmo la colazione e ci precipitammo in biblioteca.
Ci sedemmo al solito posto.
In un piccolo tavolino appartato di fianco a una delle imponenti finestre.

-non girarmi - fece lui.

Io come mio solito mi volsi.
Alle mie spalle c'era solo un ragazzo che leggeva appoggiandosi allo scaffale.

-e allora?-sussurrai.

-ti osserva da quando siamo entrati. Se ci fosse James gli avrebbe già dato in pugno-.

-ma qui non c'è - feci tornando a leggere.

Mi sentivo scoperta sia per la mancanza di James sia per le nuove leggi contro i nati babbani e i mezzosangue.

-hai saputo del parere del ministro della magia?-.

-Lily ha solo paura, vedrai che cambierà idea. Noi abbiamo Silente-.

-ho paura per i miei-.

Lui mi abbracciò forte a sé. Restammo così abbracciati.
Ascoltavo il battito del suo cuore.
Il suo calore.
Il suo respirare affannoso.
Cose che mi ripromisi che avrei sentito anche a James quando sarei stata preoccupata. Lo sarei stata per certo.
Sentii qualcuno che si schiarì la voce...

L'era dei malandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora