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Marlene mi svegliò presto.

-non dirmi che ti sei dimenticata di oggi-.

-certo che no, oggi è Sabato...-.

-veloce, sta per iniziare la partita di Quidditch e sai quanto James ci tiene a vederti-.

Indossai velocemente la divisa e presi posto di fianco a Frank e Alice.

-Lily- fece Alice salutandomi.

La partita era già iniziata e Grifondoro reggeva il gioco.

-tutto a posto?- mi chiese Alice.

Io non risposi facendo finta di essere concentrata sulla partita.
James stava giocando bene tranne per il braccio destro.
James di solito impugnava la scopa con la mano sinistra ora cercava di stare in equilibrio senza mani.
Se voleva fare l'esibizionista ci stava riuscendo.
Il mio cuore batteva forte.
Emillien mi fece cenno di seguirla e lo feci.
Notai Peter seduto qualche fila davanti da solo la scena mi creò una certa tristezza.
Emillien era seduta nelle file dei corvonero al confino con grifondoro.

-Lily hanno aumentato le vacanze di Natale, lunedì veniamo dimessi. Stanno cambiando le cose e si devono organizzare...penso che al termine delle vacanze verranno licenziati altri insegnanti. Lily io non torno più- mi abbracciò dolcemente.

-addio Lily, ti prego giurami che sarai cauta in ogni occasione-.

Le sorrisi riabbracciandola.

-stasera viene nel nostro dormitorio per la festa dei grifondoro-.

-non è fuori dalle regole?-.

-ti stai ritirando da scuola, giusto?-.

-a quanto pare non sei sicura che James vinca-.

-ovviamente-.

Dissi sorridendo.

-grifondoro vince- disse il commentatore.

-visto - le sorrisi.

Entrambe entrammo in campo.
James era accolto da un gruppo di ragazze innamorate e ragazzi invidiosi.
Mi feci spazio tra il gruppo e saltai addosso a James facendolo cadere.
Scoppiò un silenzio.
Tutti pendevano dalle nostre parole.
Io guardavo il ghiaccio e lui lo smeraldo.
Ci contemplavamo e basta ma gli altri aspettavano solo la nostra prima parola.
Il silenzio mutò in tanti applausi e urla di gioia.
Sedendomi su James guardai chi era stato a provocarlo.

Marlene baciava appassionatamente Sirius, mentre lui era fermo e emozionato.
Lentamente Sirius allungò il braccio e incominciò ad accarezzarle i capelli mentre con l'altra le avvolgeva i fianchi avvucinandola a lui.
Marlen invece avvolgeva con le mani il viso di Sirius.
Quella scena mi riempì di gioia.
Mi rigirai verso James che continuava ad osservarmi.

-ti amo- dissi con il solo movimento delle labbra.

-io di più- fece lo stesso James.

Poi si alzò a sedere ma notai che fece fatica con il braccio sinistro.
Lui notò il mio sguardo e fece finta di niente.
Mi prese in braccio e entrammo nella sala comune.
La sala era gremita di grifondoro, Emillien non era venuta, che festeggiavano la sesta vittoria consecutiva del coppa di Quidditch o almeno sembrava apparentemente così.
Io e James prendemmo posto in cime alle scale a pochi passi dal dormitorio maschile.
James scese a prendermi da bere.
Notai Marlene e Sirius sul divano, lei poggiava la testa sulle sue gambe mentre pareva ascoltare il discorso di lui.
Gli occhi con cui Sirius guardava Marlene era gli stessi occhi con cui si guardavano i miei genitori e io con James.
Non mi accorsi che James era tornato porgendomi una burrobirra allo zenzero con una punta di zucchero a velo mischiata con qualche caramella di zucca.
Era strano come James conoscessse tutti i miei gusti e come, a suo modo, si prendesse cura di me.

L'era dei malandriniWhere stories live. Discover now