Capitolo 13. Ryss

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Una festa di Halloween? Che idea del cazzo è questa? Ora sono bloccato in una festa di Halloween a cui andrà anche Steven. Per lo meno non sarò da solo.

Io e Bodie abbiamo atteso che gli effetti dell'erba si alleviassero, poi siamo andati alle prove della banda, ma non ricordo di aver suonato un solo minuto. Alla fine di quello strazio siamo andati a casa e, dopo una doccia e un panino alla Nutella, gli ho telefonato per una mezz'ora.

Metto giù e il cuore mi salta un battito quando realizzo quello che mi aspetta. Mio padre è ancora in doccia, sento l'acqua che scorre, così mi dirigo di sotto. Abbiamo della pasta da fare. Non sono bravissimo a cucinare la pasta, quindi mi impegno ad apparecchiare. Mettere due piatti invece che quattro è una tortura.

«Con chi eri al telefono?» la voce di mio padre mi fa sobbalzare.

«Un amico» rispondo, mentre lui si avvicina per vedere cosa cucino. Capita di rado che non puzzi di alcool, è quasi strano sentire l'odore del sapone.

«Quello che va in chiesa?» il fatto che se lo ricordi mi stupisce, anche se non sembra troppo entusiasta.

«Sissignore»

«Come si chiama?» prende una bottiglia di Brandy dal frigo e si siede a tavola. Ti prego non ubriacarti, supplico nella mia mente, e mi auguro di essere abbastanza veloce da filarmela prima che si scoli tutta la bottiglia. Non mi piacciono i discorsi che fa quando è sbronzo.

«Bodie Watkins»

Ci riflette un po' su, poi alla fine scuote la testa. «Watkins. Mai sentiti. Sono di qui?»

«Non lo so»

«Viene al musical con te, questo ragazzo?» le sue domande mi mettono agitazione. Ora che non ha più John e Logan cui parlare del football, ha deciso di sfogarsi su di me? Oppure ha un interesse momentaneo per la mia vita personale?

«Sissignore»

«E cosa fa?»

«Pianoforte» scolo la pasta e poi la condisco e riempio i piatti. Mio padre assaggia, ma non sembra troppo scontento, il che mi rassicura. Di solito non faccio caso a com'è vestito, ma oggi noto che ha addosso una giacca verde militare, sicuramente arrivata dai suoi anni come tenente nell'esercito. Credo che ogni tanto si metta i suoi vecchi vestiti per ricordare quei tempi. Come può mancargli la guerra?

Fisso il tavolo mentre mangio, in silenzio, e faccio una rassegna mentale delle lezioni di domani. La Johnson ha chiesto se potevamo fermarci alla banda anche domani, perché voleva parlarci del suo progetto. Apparentemente, i ragazzi del teatro faranno uno spettacolo e noi suoneremo la colonna sonora.

«Tuo fratello si vuole arruolare, lo sai?» la voce di mio padre mi scuote dai miei pensieri.

«Davvero?» balbetto. Si tratta di John o Logan? E perché vorrebbe farlo? Solo per compiacere lui?

«Sì, lo sai che John non è così brillante. Il college non è per lui» risponde e queste chiacchiere sulla nostra famiglia mi mettono a disagio. È come se stessi parlando dietro alle spalle di mio fratello mentre lui è ancora qui.

«Il tuo amico, Watkins, è bravo a scuola?»

La domanda mi spiazza e ci metto due minuti ad annuire e a balbettare:«Sissignore. Se la cava molto bene»

«Ovvio»sbuffa. «Quei cretini della San Christopher sono tutti casa, chiesa e studio»

Non rispondo. Che dovrei rispondere? Che Bodie Watkins fuma gli spinelli sotto le gradinate della scuola, che nasconde libri e dischi sotto l'asse del pavimento della sua stanza e che litiga spesso con suo padre? Sarebbe più contento di sapere che non è la faccia della moralità, o più arrabbiato perché non è un bravo ragazzo?

All That ShinesWhere stories live. Discover now