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Hibiki non ebbe nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo quando una nuvola di piume bianca lo circondò facendogli mancare il terreno sotto i piedi...

"Ecco sono morto, ora andremo in alto in alto, mi lascerà andare e io mi spiaccicherò al suolo come uno scarafaggio, anzi, come una lucertola sotto un auto, sì sono decisamente spacciato, ma cosa ne sapevo io che lo avrei rivisto? Stavo facendo di tutto per dimenticarlo, quella sera ero andato in discoteca proprio per affogare i miei pensieri nell'alcool ma NO lui doveva essere lì e allora fanculo ai buoni propositi, eppure ho fatto di tutto, non pensavo di aver indugiato così tanto su di lui da fare scatenare il suo alpha, ma sai erano comunque anni che non lo rivedevo e un minimo di stupore nel trovarmelo di fronte in due luoghi così poco da lui potevo concedermelo no? A quanto pare no.
Perché ora mi mancano si è no due minuti per poter ancora respirare.
Va bhe che la mia vita non è poi chissà cosa, sì, forse mettere fine a tutto questo non è poi una così cattiva idea, almeno da quassù lo schianto sarà rapido, se mi è possibile spero anche indolore, magari una morte sul colpo non sarebbe così male, ma se dovrò soffrire, forse è il giusto prezzo da pagare per tutto quello che ho fatto"

Il suolo però, a differenza di quello che si aspettava Hibiki, tornò a fare pressione sotto i suoi piedi senza il minimo dolore

"Strano, eppure non sento dolore, se è per questo non ho avvertito nemmeno la gravità, o l'aria mancarmi nei polmoni, aspetta, ma perché riesco ancora a pensare?"

K: "puoi aprire gli occhi, sei ancora in questo mondo, per adesso, Hibiki"

Una palpebra si sollevò leggermente, solo per vedere il volto dell'alpha rosso ergersi di fronte a sé.

Le gambe di Hibiki tremarono, mentre deglutiva a vuoto, non riuscendo a reggersi in piedi, iniziando ad arretrare tentando di fare forza almeno sulle braccia.

H: "i-io-"

Kaito sospirò, prima che con un battito d'ali si ponesse dietro l'omega

K: "siamo su un palazzo a venti piani e se arretri ancora un po' farai la fine che ti immagini da quanto ti ho trascinato quassù, quindi, a te la scelta"

Kaito gli tornò di fronte mentre Hibiki si paralizzava all'istante guardando in basso dal bordo del tetto e deglutendo a vuoto, nonostante la sua bocca fosse talmente secca che la lingua gli si era attaccata al palato.

K: "ok lo prendo come un almeno provo ad ascoltarti piuttosto che buttarmi di sotto"

Nessun cenno di vita sembrò riscuotere l'albino che rimase semplicemente fermo a fissare una porzione di pavimento in mezzo ai piedi dell'alpha

K: " potresti almeno guardarmi? Non mi piace fare monologhi, cioè, in realtà sì, ma non se sto tentando di conversare con qualcuno"

Le iridi verdi si sollevarono, incrociando quelle dorate del maggiore, mentre perfino il modo di respirare  veniva controllato

K: "ok ho capito"

Kaito si sedette al suo fronte posando la testa sulle gambe rannicchiate al petto

K: "so che è strano, imbarazzante, ma soprattutto strano che io sia qui a parlare con te, ma non ho molto tempo, perciò presto, se mi ascolti, ti riaccompagnerò a casa.
Quindi, andando al dunque, so chi sei, Yori mi ha parlato di te, so quello che hai fatto, del pezzo di merda che sei stato e dalla, a quanto pare solo apparente, tua morte e vorrei veramente venire a capo a questa storia, non tanto per me quanto per Yori, perché, nonostante siano passati anni sei ancora un pensiero fisso nella sua mente ed io voglio, prima di tutto capire perché, insomma, conosciamo entrambi Yori e sappiamo che non è tipo da fidarsi di chiunque, quindi avrai sicuramente le tue qualità, secondo, non posso sopportare di vedere il mio mate soffrire per te mentre tu scorrazzi a destra e a manca a sua insaputa, quindi, scegli tu da cosa iniziare, hai tre opzioni

Come mai sei in vita?

Perché Yori non riesce a dimenticarti, parlando ovviamente in bene, non del trauma

Oppure vieni di tua spontanea volontà a farti vivo

Ma dato che la seconda sarebbe troppo lunga da spiegare e la terza un po' un affronto, la scelta non rimane che una

Visto è semplice"

Hibiki sempre più confuso si guardò leggermente intorno prima di sospirare, non aveva via di fuga, era in trappola e se non voleva rischiare di adorare ancora di più l'alpha forse parlare era l'unica soluzione, nonostante l'ossigeno bruciasse nei suoi polmoni ad ogni tentativo di inspirare

H: "è- è stato il padre di Yori... Kai Chisaki, non so se tu l'hai già conosciuto o meno, ma il suo quirk gli permette di disintegrare e ricomporre qualsiasi cosa lui voglia, non so come mai quel giorno lui fosse in quel cortile, ma fatto rimane che un attimo prima ero morto e l'attimo dopo ero di nuovo in vita e quando il mio sguardo vide lo scempio che avevo compiuto, ho implorato Chisaki di non riferire nulla a Yori della mia esistenza, volevo... Volevo provare a donargli una nuova vita, come suo padre aveva concesso a me ed il suo unico modo per tornare a vivere era vedere la mia morte"

K: "mh... Ok e questa bellissima stronzata ti è venuta in mente per via della rigenerazione mal avvenuta o era veramente un'idea del cazzo?"

Gli occhi di Hibiki si sgranarono leggermente sorpresi mentre un cipiglio gli corrugava la fronte

H: "cos'altro avrei dovuto fare?! L'ho quasi fatto ammazzare, davvero pensi che andare lì e chiedere semplicemente scusa avrebbe sistemato tutto?!"

K:" forse no, ma almeno avresti avuto le palle di ammettere i tuoi errori e combattere per ciò che volevi ed invece, sei scappato lasciandolo peggio di come avrebbe potuto sentirsi nel vederti ancora in vita, bel ragazzo che sei stato"

H: "so di essere stato un pezzo di merda, ma in quel momento non vedevo alternative ed alla fine Yori si è davvero rifatto una vita senza di me, ora può trovare a sorridere ed io ancora non capisco cosa ci faccia tu qui, se non vuoi uccidermi"

K: "Hey Hey frena, io ho detto che non ti avrei ucciso per ora, ma la tua domanda è più che lecita e dato che hai risposto alla mia mi sembra il minimo che io ti dia delle spiegazioni.
Bhe, il punto è, che Yori non vuole vivere una vita se tu non sei al suo fianco.
Nel senso, è il MIO compagno, il MIO omega e credo che la mia ghiandola lo dimostri chiaramente così come la sua, ci amiamo e per me andrebbe anche bene così, ma lui soffre ancora per te ed io non voglio vederlo soffrire, per nessuna cosa al mondo, quindi, Hibiki, in poche parole ti sto offrendo di unirti a noi, in modo da poter raggiungere quello che PER ME significa l'amore, ovvero completezza, in qualsiasi ambito, perciò scegli, ovviamente non ti metto fretta, prima, per un po' di tempo, ci approcceremo noi due e verificherò che tu non faccia più del male al mio Yori, ci conosceremo ecc, ecc... Poi potrai ricongiungerti con Yori, in alternativa o mi dici che non provi più assolutamente nulla, ma dai segni sulle tue ghiandole non direi, o ti butto giù dal palazzo"

Kaito terminò di parlare con il sorriso sul volto mentre si rialzava in piedi offrendo aiuto al ragazzo, che ancora paralizzato faceva fatica a comprendere il significato di quelle parole, mentre una sola parola di senso compiuto riusciva a formarsi nei suoi pensieri

"Cosa?!"

"Cosa?!"

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