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I canini dell'omega sprofondarono nella ghiandola, mentre dalla sua gola un ringhio di pura estesi si scontrava sulla pelle arrossata del collo di Raiden, che in risposta ringhiò a sua volta stringendo le spalle del compagno talmente forte da farsi sbiancare le nocche mentre lava pura sembrava scorrergli nelle vene, il volto gocciolante di sangue fu sollevato dalle dita del maggiore per poi avvicinarlo al suo e leccare vie quelle gocce scarlatte dal mento e intrecciare la lingua con la sua quando lascivamente il minore la espose, una spinta ed i due corpi tornarono a sdraiarsi uno sopra l'altro su quel divano, mentre la zona inguinale continuava a scontrarsi ad ogni movimento, facendo crescere la passione ed il desiderio, rendendo l'aria di quella stanza sempre più calda.

H: "r-raiden..."

Un sussurro appena percettibile e biascicato dall'omega in quel frammento di secondo che l'alpha gli concedeva per respirare prima di tornare sulle sue labbra vorace.
Un gemito, una stoccata data dai bacini che frizionavano sempre più velocemente, le mani con gli artigli leggermente esposti che quasi strapparono il tessuto della maglia dell'omega pur di percepire il calore dato da quella pelle, che finalmente gli apparteneva.

Un rumore metallico

Uno scatto della serratura

Il cigolio di una porta

Ed improvvisamente tutto il calore che sembrava riempire la casa svanì di colpo, mentre i due mate si girarono in contemporanea con gli occhi spalancati e lo stupore era reciproco anche sul volto di Natsuki ed Eita, che immobili sull'uscio di casa, non sapevano bene come comportarsi.

Il silenzio calò imbarazzante, gli occhi dei quattro ragazzi vagarono sui presenti e solo successivamente si soffermarono sui dettagli: guinzaglio, vestiti strappati, la presenza di un completo estraneo in casa, un marchio ancora sanguinante...

E: "bhe... Mio padre me lo dice sempre che ho un tempismo micidiale"

E bastò quella parola da parte del corvino per far riscuotere Raiden, che con gli occhi che brillavano di un viola chiarissimo si alzò velocemente dal divano, porgendo una coperta al suo omega e dirigendosi ringhiando verso gli altri due.

Ma poco prima di potersi scagliare sul malcapitato, Natsuki si frappose fra i due ringhiando a sua volta con le pupille dilatate.

I due alpha, guardandosi negli occhi e rilasciando potenti feromoni di dominio si affrontarono a testa alta, nel tentativo di sottomettersi ma entrambi dovettero girarsi contemporaneamente quando un uggiolio proveniente dai rispettivi omega richiamò la loro attenzione.

Haki, così come Eita avevano chinato la testa, mentre con le mani si coprivano il volto nel tentativo di schermare i forti odori dei compagni, un ultimo sguardo da parte dei due alpha, ed entrambi ritirarino l'odore nonostante Raiden non si spostò dall'ingresso continuando a tenere fuori dal suo territorio gli altri due.

Lo sguardo fisso sull'omega, intenzionato a scrutargli l'anima, mentre quest'ultimo aveva alzato nuovamente la testa ed il sorriso era ricomparso sul suo volto, gesto non apprezzato dall'alpha che tornò a mostrare i canini, ma interrotto da Natsuki che richiamò l'attenzione su di sé

N: "Raiden, facci entrare e ti spiegherò tutto, fa freddo qua fuori"

R: " non se ne parla, Natsuki chi cazzo è questo? Perché indossa un guinzaglio e cosa ci fa nel mio territorio"

L'alpha stava per rispondere, sapendo che se non dava almeno qualche informazione sarebbero rimasti a gelare fuori da quella porta anche tutta la notte, ma prima di riuscire ad aprire bocca, la mano dell'omega si era già mossa in avanti, porgendosi a Raiden mentre il mento veniva alzato ed il sorriso si allargava sulle sue labbra

E: " Eita Todoroki, posso presentarmi da solo e andiamo Alpha non c'è bisogno di guardarmi in quel modo, non ti fa pena un piccolo omega indifeso? O forse dovrei rilasciare il mio odore, in fondo non dovrebbe farti così schifo dato che sei il fratello della mia mate no? "

Le pupille di Raiden sembrarono restringersi a due puntini mentre ignorando quella mano tesa guardò nuovamente sua sorella

R: "voglio delle spiegazioni... ORA"

Natsuki con una mano sul volto dalla disperazione, rialzò lo sguardo dopo aver lasciato un coppino al ragazzo che abbassò la testa di rimando

N: "hai capito bene, è il mio mate, come tu hai il tuo io ho trovato il mio circa una settimana fa e sono venuta a presentartelo, perché sei mio fratello, perché ci tenevo a renderti partecipe della mia vita, perché se c'era una cosa che mi ero ripromessa per quando avrei trovato l'amore era proprio quella di non seguire l'esempio che mio fratello mi ha mostrato fino ad un anno fa... Perciò ora... PRETENDO DI ENTRARE, dato che questo è anche il MIO territorio"

Il violetto a quelle parole sembrò rimprendere il controllo su sé stesso mentre, un profondo dolore sembrò dividergli in due il petto, lo sguardo si voltò verso Haki ancora sul divano a coprirsi con la coperta, per poi tornare sugli altri due, serio e minaccioso

R: "Haki... Vai in camera mia e cambiati la maglia, mettine una delle mie, poi puoi raggiungerci, ma non lascerò che qualcun altro ti veda in questo stato"

L'omega annuì silenzioso, facendo come detto, quasi contento di poter lasciare quella tensione che lo stava schiacciando.
L'alpha si spostò dall'uscio solo quando del verdino non si vide più nemmeno la ciocca di un capello, concedendo l'ingresso alla coppia, ma fermando l'omega puntandogli un dito contro

R: "sappi... Che tu non piaci"

Dito, che fu scacciato da Natsuki con un ringhio, mentre afferrava la mano di Eita e lo stringeva a sé

N: "non è a te che deve piacere"

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