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K: "che ne dici di quelli?"

Kaito affacciato ad un vetro indicò una coppia di anelli, due fascette sottili nere metallizzate con dei piccoli brillanti incastonati sulla superficie.

Il minore sbuffò leggermente con le guance arrossate mentre non sapeva bene dove guardare, non riuscendo a sostenere lo sguardo del ragazzo

Y: " Kaito... Sono stupendi, ma l'hai detto anche tu no? Insomma, hai già fatto tanto per me, non c'è bisogno di... Nel senso, non è che non voglia portarlo perché non mi va che la gente sappia... Sì insomma, c-che stiamo insieme, è che mi hai donato così tanto nelle ultime settimane ed io invece non ho fatto niente, non voglio che-

Un dito venne delicatamente posato sulle labbra dell'omega che riuscì a sollevare lo sguardo trovando il sorriso di Kaito pronto a rassicurarlo

K: "sei rimasto al mio fianco, mi hai donato il tuo cuore, ti sei fidato e hai detto di amarmi... Mi hai reso il ragazzo più felice del pianeta, perciò non pensare mai di non essere abbastanza, di non aver fatto abbastanza perché sei tutto quello di cui ho bisogno...
E poi... Sono pur sempre un alpha ed il corteggiamento fa parte della mia natura, perciò non preoccuparti ok? Sono felice se tu sei felice e questo è quello che voglio per te, per noi "

Un ulteriore sospiro, ma questa volta un lieve sorriso si formò sulle labbra del minore che annuì

Y: "faremo a metà, voglio anch'io regalarti qualcosa, qualcosa di importante Kaito "

K: " tu sei importante Yori, la cosa più importante, ma va bene... Allora è ufficiale, vuoi-"

Il sorriso di Yori si allargò maggiormente e le sue labbra si unirono veloci a quelle dell'alpha

Y: "vuoi essere il mio ragazzo Kaito?"

Lo sguardo del minore si assottigliò mentre il ghigno trionfava furbo sul suo volto che portò Kaito a ridacchiare mentre ricambiava la provocazione

K: "bastardo, quella doveva essere la mia battuta"

Yori gli legò le braccia al collo, mettendosi sulle punte e  facendogli la linguaccia

Y: " allora? Non mi hai risposto "

Il maggiore gli strinse la vita unendo nuovamente le loro labbra, questa volta per qualche secondo in più, percependo su di sé quel calore e quella morbidezza che tanto adorava, accarezzandogli contemporaneamente uno zigomo

K: " ovvio che voglio essere il tuo ragazzo amore, te l'ho detto, Sei solo mio "

~°~

La giornata era fredda ed il ragazzo dai capelli come l'avorio stava rincasando dopo essere passato dal supermercato, sulle spalle la sua chitarra, mentre le mani si sfregavano fra loro per il freddo ed il fumo causato dal fiato caldo creava piccole nuvolette che si perdevano nell'aria circostante...

Il centro non era affollato, solo poche persone giravano per strada nei primi giorni di novembre ed Hibiki era una di queste.
La notte era stata lunga ma proficua, aveva guadagnato bene grazie al suo ultimo spettacolo come solista, per questo dopo essersi svegliato ancora nel bar, sdraiato su un materasso di dubbia provenienza e con un post sbornia da fargli girare la testa, decise di allungare la strada di ritorno facendo alcune commissioni, un po' d'aria gli avrebbe fatto bene e ormai anche le corde della chitarra erano da sostituire.

Stava osservando le vetrine verso  il negozio di musica quando una di queste catturò la sua attenzione.

Il ragazzo si fermò al suo esterno ed un sorriso amaro gli incurvò le labbra, mentre quello inferiore veniva morso finché il sapore ferrico del sangue si espanse nella sua bocca

H: "sapevo che ce l'avresti fatta Yori... "

Gli occhi, colmi di tristezza e dolore guardavano i due ragazzi sorridenti al di là del vetro, mentre si facevano scivolare i rispettivi anelli sull'anulare per poi baciarsi dolcemente, le mani legate l'una all'altra.
Lo sguardo di Hibiki indugiò per una frazione di secondo sul collo del minore, dove la vista della cicatrice che lui stesso gli aveva provocato gli fece fermare il battito cardiaco, mentre sentiva già le lacrime premere ai lati dei suoi occhi offuscandogli la vista...

H: " sei forte... Non sei come me..."

La mano dell'omega andò a posarsi d'istinto sulla sua ghiandola del legame, dove una profonda cicatrice la squaciava da parte a parte, così come quelle che percorrevano i suoi polsi.
Le dita della mano libera sfiorarono la superficie fredda del vetro.

H: " io non ci riesco... Non riesco a non amarti Yori "

Lo sguardo si spostò su Kaito e il ricordo del ragazzo al supermercato gli fece correre un brivido lungo la schiena

H: "forse è giunto il momento che io me ne vada un'altra volta... Addio di nuovo Yori, sii felice... Per entrambi"

Le dita scivolarono sul vetro fino a staccarsi, mentre con lo sguardo basso il ragazzo riprese a camminare, senza notare, che ancora una volta, quegli occhi gialli si erano posati su di lui.

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