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Hakihiko e Raiden raggiunsero i due ragazzi all'ora prestabilita e dopo una serie di occhiatacce da parte di Yori e Kaito verso gli altri due quando si presentarono con i capelli spettinati, i vestiti in disordine e gli odori nuovamente mescolati i quattro tornarono a casa, tutti troppo stanchi per poter iniziare di nuovo a litigare, ma giurando al violetto che gliel'avrebbero fatta pagare.
La finestra fu nuovamente chiusa  e senza nemmeno le forze per spogliarsi haki si gettò sul materasso calciando via le scarpe  e stringendosi al cuscino sorridendo al ricordo della serata.

Yori lo guardò, anche lui con un sorriso dolce in volto mentre iniziava a spogliarsi per rimettersi il pigiama prestatogli sussurrando al compagno per non disturbarlo

Y: " sai, è bello vederlo così felice, forse potremmo evitare di scuoiare vivo Raiden la prossima volta... Magari ci limitiamo a qualche osso rotto"

A Kaito sfuggì una risata mentre di fronte allo specchio aveva iniziato a struccarsi

K: "e va bene, posso provarci, in ogni caso mi darai una mano tu a scegliere le ossa migliori giusto?"

Y: " poco ma sicuro "

H: "avete finito di complottare modi per ammazzare il mio ragazzo grazie? E venite a letto che ho freddo da solo"

I due, trattenendo le risate, si apprestarono a raggiungerlo sotto le coperte, ma mentre Yori ancora sotto l'effetto inibitorio dell'alcool si sistemò tranquillamente fra le lenzuola sospirando appagato quando la stoffa entrò in contatto col suo corpo e lasciando che Haki si accoccolasse a lui in cerca di una fonte di calore, Kaito era un fascio di nervi, reso rigido dalla situazione nel suo cervello stava avvenendo una lotta interna fra la voglia di stringere Yori a sé ed il non sfiorarlo nemmeno con la falange di un dito per non mancargli di rispetto, finché non fu Yori che stanco di sentirlo scattare ogni qualvolta si scontravano accidentalmente, si girò verso di lui, tirandosi dietro Haki già dormiente, facendosi abbracciare e posando il volto sul  torace del maggiore cingendogli la vita con un braccio

Y: "sta sera non ho le forze per minacciarti... "

Fu il sussurro che lasciò le labbra del minore facendo finalmente rilassare l'alpha che lo strinse a sé con premura, circondando entrambi i ragazzi con la propria ala e lasciando un bacio sul capo del castano

K: " ti amo Yori "

Y: "ti amo anch'io... Mi... Mi accarezzi i capelli? Mi piace quando lo fai "

Se la luce avesse potuto mostrarlo, le guance dell'omega si fecero di un colore decisamente più intenso a quella richiesta, Ma con un sorriso dolce in volto, le dita di Kaito iniziarono a scorrere lentamente fra le ciocche dell'omega, soffermandosi con movimenti concentrici nella zona poco dietro l'orecchio finché un leggero suono, a malapena percepibile, iniziò a irradiarsi per la stanza, suono al quale, il cuore di Kaito sembrò letteralmente impazzire all'interno della cassa toracica, mentre le fusa del suo omega resero lucidi i suoi occhi e preso da un emozione che lui stesso faceva fatica a spiegare intrecciò le loro gambe, trattenendolo a sé.

Kaito si sentiva nel posto giusto al momento giusto, sentiva il cuore battere, il tepore, l'odore e la presenza del suo compagno su di sé, come se riuscisse ad attraversare i tessuti per scaldarlo partendo dal profondo del suo essere.
Era orgoglioso era felice era... Vivo.
Sentire il suo omega completamente rilassato e sull'orlo dell'addormentarsi fra le sue braccia, lo faceva sentire come se avesse iniziato a respirare per la prima volta, si sentiva giusto, si sentiva accettato e non riusciva nemmo a quantificare la gratitudine che provava verso Haki per averlo trascinato in sala giochi il giorno del loro incontro.

Le palpebre si fecero pesanti e cullato da quella dolce melodia anche gli occhi di Kaito iniziarono a chiudersi, mentre inevitabilmente due iridi verdi tornarono alla sua mente

StayWhere stories live. Discover now