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K: " il pranzo è pronto se avete finito potete raggiungerci?"

La voce di Keigo, proveniente dalla cucina, fece sobbalzare i due ragazzi che dopo essersi scambiati un ultimo sguardo d'intesa si avviarono verso la stanza, uno al fianco dell'altro finché non si ritrovarono seduti al grande tavolo sentendo tutti gli occhi puntati su di loro.

La tensione era palpabile nella stanza ed il silenzio assoluto mentre nessuno sapeva bene come poter comunicare dopo la recente sfuriata dell'alpha,
Fu Touya che, stanco della situazione, alzò gli occhi al cielo sospirando

T: " allora? Vi siete staccati la lingua a morsi? sappiamo tutti qui dentro quello che avete fatto, anche se, devo essere sincero Kaito, tuo padre urla decisamente di più in certe situazioni"

Un ringhio squarciò la stanza, l'attenzione di tutti fu rivolta all'omega, che con i canini esposti continuava ad emettere quel suono basso e continuo verso il maggiore degli alpha

Y: "non penso sia affare tuo quanto il MIO ragazzo mi faccia godere "

Il ghigno spuntò sul corvino che alzò le mani in segno di resa

T: " ho solo espresso un dato di fatto, non era mia intenzione farti sentire in imbarazzo piccol-"

Ma la frase non fu mai terminata, interrotta da un altro ringhio che uscì rauco dalla gola dei Kaito

Kaito: " smettila . Di . Chiamarlo . così"

Il sorriso sul volto di Touya sembrò allargarsi, mentre le pupille si restringevano ed il fiato entrò nuovamente nei suoi polmoni ma un coppino, lasciato da Keigo, con forza dietro la sua nuca, lo fece desistere dal controbattere

H: "smettetela, tutti e due, Touya, basta fare il bambino e non provocare tuo figlio e Kaito, per quanto tuo padre faccia schifo in questo, stava solo tentando di sdrammatizzare "

Le mura calarono nuovamente nel silenzio e questa volta fu hakihiko a prendere la parola

H: " per l'amor del cielo ragazzi, prendetevi una stanza e scopate, ormai non vi si può stare più vicini che subito saltate al collo.
Kaito, cazzo sei l'alpha e ho capito che non vuoi fare nulla per ferire Yori eccetera eccetera, ma porca puttana, lui ti piace, sei ricambiato, siete MATE e avete gli ormoni che fra poco esplodono volete fare qualcosa o aspettiamo che ci scappi il morto!? Perché ve lo dico la vostra tensione sessuale si sente a kilometri di distanza e NON SOLO DA OGGI! quindi, siete pregati di farvi meno problemi mentali e darvi una fottuta mossa!"

Gli occhi rossi dell'omega passarono sulla coppia, che sostenne lo sguardo nonostante le guance di entrambi si fossero colorate, la sfida proseguì muta per qualche istante prima che Kaito schioccando la lingua decise di lasciar perdere
ed affondare con rabbia la forchetta nel piatto sibilando fra i denti

Kaito: "andate tutti a fanculo"

Keigo: " KAITO! "

Keigo adesso era in piedi, i pugni sul tavolo, le ali spiegate mentre una piuma rossa volò veloce verso il figlio, ma non così veloce da impedire a Yori di intercettarla e ridurla in polvere nella sua mano, lasciandone cadere i residui sul pavimento, mentre guardava tagliente tutti i presenti

Y: "ora . Basta.
tutti quanti, sono stanco di sentirmi dire dove, come o quando dovrei scopare, nessuno vi ha chiesto consigli e vorrei ricordarti Haki se il mio omega ed il suo alpha si sono risvegliati è stata solo per colpa SUA"

Un dito fu puntato verso Touya prima di spostare l'attenzione su Keigo

Y: " hawks... So di non aver alcun diritto o permesso di intromettermi nelle questioni familiari, ma Kaito fa parte della mia famiglia e non posso permettere che venga ferito, in nessun modo.

E Dabi..."

Un ghigno si formò sul volto dell'omega mentre gli occhi si assottigliavano

Y: " se hai degli istinti repressi perché non vai a sfogarli invece di dare solo aria alla bocca? "

Gli occhi dell'alpha si illuminarono di una luce folle mentre Yori sì voltò di spalle sospirando

Y: "bene e adesso, se volete scusarmi, me ne vado, mi dispiace Keigo per il disagio e la mia mancanza di rispetto, ma in questo momento, potrei davvero saltare al collo di chiunque mi rivolga la parola, Kaito, non sentirti obbligato a seguirmi, non serve"

Kaito: " Col cazzo che ti lascio da solo "

Con uno stridio la sedia fu spostata bruscamente e anche il rosso si alzò in piedi stringendo la mano del compagno, dirigendosi poi, senza voltarsi verso la porta d'ingresso e stavano per uscire quando la voce di Touya risuonò poco distante

T: " si può sapere dove credete di andare? "

Il volto di entrambi si girò leggermente, quel che bastava per intravedere l'adulto da sopra la spalla, mentre un sorriso si affacciava sul volto di entrambi e la risposta uscì sincrona dalle loro labbra

K/Y: " a scopare... Non era quello che tutti stavate aspettano?"

Per poi chiudersi la porta alle spalle.


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