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Lo sguardo dell'omega era basso, mentre con le guance rosse non riusciva a guardare in faccia il suo ragazzo,

Il silenzio era calato nella stanza ed Haki era talmente spaventato, dalla reazione del suo mate, per la sua ultima confessione, che faceva fatica quasi a respirare.

Tensione, che sembrò divorarlo dall'interno, finché non sentì un' impronta calda posarsi sulla sua guancia, infondendogli il coraggio per sollevare le iridi scarlatte e perdersi nel sorriso dolce che Raiden gli stava riservando.

R:"Haki... Guardami...
Sai che ti amo, sai che ti voglio e sai che voglio passare il mio futuro con te, con o senza cuccioli per me resterai sempre e per sempre il ragazzo che mi ha preso il cuore e lo ha trascinato in un uragano di zucchero filato e lego...
Sì... Sì Haki, non fare quella faccia da innocente che sai benissimo di essere più infame di un lego calpestato...
E che per quanto piccolo e carino saresti in grado di ribaltare chiunque con il tuo caraterino"

Le labbra dell'omega si incurvarono sempre di più in quello che divenne un vero e proprio sorriso mentre con il dorso della mano si asciugava gli occhi lucidi per la tensione accumulata

Un'altra carezza ed il volto di Haki si accoccolò su quel palmo godendosi la beatitudine e la sicurezza che il suo alpha gli stava irradiando

R: " voglio vederti sorridere così per sempre Haki... Non voglio porti domande a cui non vuoi rispondere, o che potrebbero farti soffrire ancora, non adesso, non oggi, non dopo tutto quello che è successo.
Va tutto bene, sei al sicuro con me"

Haki, con il sorriso sul volto e senza riuscire ad esprimere a parole la gratitudine che provava verso il violetto decise semplicemente di sporgere il busto in avanti e abbracciare il suo compagno, contraccambiando quella serie di piccole attenzioni, che in quel momento valevano più di mille parole.

I due ragazzi si separarono lentamente, occhi negli occhi e gote leggermente arrossate mentre il verdino porgeva il polso libero dal marchio al compagno

H: "è l'ultima rimasta... "

Il polso del ragazzo venne afferrato con delicatezza mentre il lembo di pelle immacolata venne leccato con devozione dall'alpha e questa volta, non c'era fretta, non c'era gelosia, non c'era timore di un possibile abbandono

Baci,
milioni furono i baci e le premure che Raiden dedicò al suo omega, gustandosi il sapore afrodisiaco che le piccole goccioline di feromoni rilasciate ad ogni stimolazione della ghiandola, gli regalavano, prima di affondare i canini e sentirsi definitivamente un unico corpo, un'un unica anima ed un unico cuore con il ragazzo a cui avrebbe dato la vita pur di proteggere.

Era passata più di un' ora quando il campanello di casa suonò ed il maggiore dei ragazzi andò ad aprire la porta, solo per deglutire a vuoto, nel vedere Natsuki con le mani aggrappate alle spalle di Hitoshi in un vano tentativo di trattenerlo, mentre gli occhi spalancati, comunicavano perfettamente il suo terrore quando sussurrò un lieve
"non ho potuto fare altro",
Denki al suo fianco che sospirando si posava una mano sul volto, mentre i suoi feromoni erano ben percepibili nell'aria in un vano tentativo di non fare degenerare la situazione,
ma colui che spaventò maggiormente il ragazzo fu proprio il violetto, che con le braccia incrociate, il volto serio nonostante fosse apparentemente calmo, smentito, dall'aura omicida che emanava e perfettamente rappresentata dagli occhi chiari e irremovibili, che si fecero ancora più minacciosi, quando il suo sguardo indugiò sul collo del ragazzo, dove il marchio ancora arrossato risaltava nonostante la maglia.

H: "una cosa ti avevo detto Raiden... UNA"

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