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Y: "s-siamo mate... È... È normale ci piaccia il- il nostro odore..."

Kaito sospirò posando la schiena contro il grande albero guardando di fronte a sé, avendo cura di non allontanare la mano da quella del minore

K: " quindi... Secondo te la nostra... Hem... Attrazione... Pensi sia puramente dipendente dal fato? Nel senso se... Se l'odore fosse soppresso e il nostro filo rosso tagliato... Torneresti mai da me? "

L'omega si girò di scatto pronto a rispondergli a tono all'ennesima provocazione ma la voce gli morì in gola, quando sul volto del rosso nessun accenno di scherzo o divertimento sembrava trapelare, il volto seppur rilassato aveva i lineamenti ben definiti, mentre le labbra erano serrate in un unica e sottile linea rosea che non si tendeva in nessun modo e gli occhi, quelle pozze dorate sempre piene di vita e sfida sembravano quasi perdere un po' della loro luce mentre guardava il cielo screziato da nuvole...

Ad un occhio esterno quei piccoli dettagli sarebbero potuti sfuggire, ma non a Yori, che conosceva quello sguardo, che lo accompagnava dalla più tenera età.
Il minore non rispose subito, piuttosto lasciò che la sua schiena si adagiasse al fianco del compagno e fece scivolare la sua mano fino ad intrecciare le loro dita

Y: "io... Io non lo so Kaito, praticamente non ci conosciamo ed io... Non sono un ragazzo semplice, non ho mai permesso a nessuno di avvicinarsi, non sono abituato a pensare al futuro e a dargli un volto, non ho mai avuto tempo per l'amore e sinceramente non mi è mai nemmeno interessato prima che il mio omega interiore iniziasse a richiedere le sue esigenze, non è per te Kaito, poteva essere chiunque, non penso avrei permesso mai a nessuno di vedermi... Io... Non ho avuto un infanzia semplice, non so bene cosa significhi amare veramente qualcosa o qualcuno, i miei padri hanno patito entrambi le pene dell'inferno a causa di questo sentimento prima di poter essere felici e mentirei se dicessi di non esserne spaventato io stesso"

La mano di Kaito si mosse leggermente, mentre il pollice prese ad accarezzare il dorso di quella pelle diafana

K: "posso...posso capirlo, hai ragione, non posso conoscere il tuo passato, a meno che tu non voglia parlarne ed in quel caso, bhe... Mi troverai qui... Scusa, è solo che... Io invece al futuro ci penso spesso, la mia vita, per quanto agiata, ha sempre avuto un unico filo conduttore, i miei genitori diciamo che non sono proprio i primi due che passano per la strada... Hanno una certa, fama ecco e per questo, mi sono sempre sentito schiacciato nella loro ombra, non fraintendermi, gli voglio bene, però ho sempre paura di poterli deludere, di non essere all'altezza, la gente quando mi guarda non vede Kaito, ma il loro figlio, il loro successore e nonostante tutto il mondo non si basi più unicamente su Hero, villain o vigilanti, certi nomi non si scorderanno mai ed io... Ho solo paura che non riuscirò mai a crearmi una vita nella mia luce"

Yori chiuse gli occhi respirando profondamente e reclinando il capo

Y: "non sei l'unico con i genitori famosi, diciamo che anche i miei non hanno dei nomi ignorabili e conosco quella morsa che stringe sullo stomaco che spesso non ti lascia nemmeno il fiato... "

Il peso delle palpebre sembrava gravare sempre di più sul ragazzo che cullato anche dall'odore così vicino e puro del suo alpha, dopo che aveva potuto averne solo piccoli assaggi, stava riuscendo a rilassare il suo corpo e la sua mente dopo un tempo ormai ignoto e la sua voce si fece sempre più sussurrata

Y: "sai... Penso... Penso di avere un idea su chi siano i tuoi genitori"

La gravità risultò improvvisamente insostenibile ed il capo del ragazzo si piegò fino a posarsi sulla spalla di kaito ricercando la posizione più confortevole, beandosi del dolce profumo emanato

Y: "ma... Adesso, non- non mi importa, non qui, non ora"

E dopo quell'ultima frase, si lasciò trasportare dal sonno addormentandosi, per la prima volta, realmente tranquillo...

Kaito, dopo aver deglutito a vuoto, paralizzato per lo stupore, iniziò lentamente a sciogliere i muscoli, utilizzando la mano libera per spostare una ciocca di capelli che ricadeva sul volto dell'omega

K: "già... Anch'io penso di aver capito la tua ombra Yori"

Il volto di kaito si adagiò delicato sul capo del minore, lasciando che un ala circondasse il suo corpo rendedo più comodo il suo appoggio e coprendolo al meglio per poi chiudere anche lui gli occhi.

Il volto di kaito si adagiò delicato sul capo del minore, lasciando che un ala circondasse il suo corpo rendedo più comodo il suo appoggio e coprendolo al meglio per poi chiudere anche lui gli occhi

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