Christmas Got Me Blue

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15 Dicembre, i miei si sono riappacificati:

Almeno, così sembra... mia mamma si è scusata con papà, promettendogli che avrebbe rigato dritto. E lui... ci è cascato di nuovo, fissando ufficialmente la data del matrimonio.
Vorrei piangere, però rido, e ho detto tutto.

Ma ricominciamo da stamattina:

Ziggo mi ha svegliato, miagolando, alle nove passate, segno che era veramente ora di tirarsi su dal letto.
Il Christmas Month procedeva a gonfie vele e in ogni angolo dell'isola si respirava aria di Natale, a cui mancavano dieci giorni esatti. Quella sera poi, mi aspettava la première di SING, un musical animato di cui ho sentito parlare molto bene.
Perciò avrei lasciato gli abiti eleganti nell'armadio, fino a stasera e sarei rimasta in vestaglia nera puffosa tutta la giornata.
Fantastico, no?
Sì, scusate, riprendo il discorso.

Non appena, però, sono entrata in salotto, ho notato mio padre che guardava malinconicamente alla finestra.
-Papà, cosa c'è? La neve ti fa piangere?
-No, figurati... credo dovrò abituarmi a vederne parecchia, durante l'inverno, giusto?
-Sì... papà, sei sicuro di stare bene?-
Lui ha sospirato e si è asciugato una lacrima di nascosto.
Oh no... non prometteva bene...

In quel momento, Gona e Azalea hanno fatto capolino dalla cucina, con un vassoio enorme in mano.
Quattro caffelatte di Starbucks enormi, accompagnati da un cupcake natalizio, a forma di pupazzo di neve... roba da far svenire persino lo stesso Babbo Natale.
Tuttavia, l'atteggiamento di mio padre continuava a non convincermi. Teneva gli occhi bassi e intravedevo qualche lacrima che scendeva lungo la sua faccia.
Cosa mi stava nascondendo?

-Vedi, Mal tesoro... la mamma vorrebbe essere perdonata.
-No. Non ti azzardare.
-Io dico che mi è sembrata sincera, questa volta... perchè non dovrei crederle, piccola mia?
-Perchè ti intrappolerà di nuovo, sicuro al mille per mille. E non so se riuscirai ad uscirne.
-Però mi sembrerebbe troppo scortese non accettare le sue scuse... in fondo rimane l'unica donna che mi è sempre stata accanto, che amo da quasi quarant'anni e che mi ha donato una splendida figlia...
-Sì, e ora la sta rovinando. Papà, non puoi fingere di non vedere come mi ha ridotto e continua a ridurmi.
-Lo vedo, lo vedo. Ma mi ha promesso che non si ripeterà. Stai tranquilla, tesoro-

Mi ha abbracciato, finendo di asciugarsi le lacrime.
Non sapevo quanto potevo effettivamente fidarmi di mia madre, specie dopo quanto aveva combinato un mese fa.
O forse dovevo iniziare ad abituarmi a questi suoi repentini cambi di umore, dove un giorno ti apprezza e l'altro ti insulta.
Vedremo...

-Mamma è ancora su in camera?- ho chiesto a mio padre, ormai intenzionata a farli riconciliare.
-Credo di sì...- ha di nuovo sospirato lui- forse avrei veramente dovuto sposarla subito dopo la tua nascita, come avevamo programmato. Invece lei aveva paura di farsi beccare dai suoi genitori e mi ha detto di no, che prima sistemava le cose, e poi sarebbe tornata... invece è successo quello che è successo.
-No aspetta, che?
-Hai capito bene. Mi dispiace tesor...
-Scusate, ma quante cose mi avete nascosto, tu e mamma?! Credete che io sia una cogliona senza cervello e non mi sia accorta di nulla?!- ho strillato, scappando via.

Ero incredula: come diamine avevano osato tenermi all'oscuro di questi dettagli così importanti?!
Non avrei mai neanche lontanamente immaginato che i miei in realtà avrebbero dovuto sposarsi poco dopo la mia nascita.
E poi... perchè mamma continuava a nascondere tutto? Di cosa aveva tanta paura?

Mi sono rinchiusa nel pensatoio e mi sono seduta sul bordo della piscina luminosa, in preda ad una crisi nervosa, l'ennesima crisi provocata da mia madre, anche se indirettamente.
Pochi minuti più tardi, Gona mi ha raggiunto e mi ha portato in camera, prima che Lord Drakon potesse sentirci e romperci le palle con domande insensate.

MAL - A WITCH IN CENTOPIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora