First Man

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27 Settembre, tanti auguri papà:

Dopo venticinque anni, la maledizione di mio padre è stata finalmente spezzata, o meglio, sono stata io a spezzarla. Per preparare l'antidoto, però, mi ci è voluto un sacco e se non fosse stato per un paio di aiutini preziosi, non ci sarei mai riuscita... ma vi racconto da capo, così almeno ci capite di più.

Tre giorni fa, sono stata svegliata da un paio di colpi alla porta, parecchio forti e insistenti. Ho guardato di sfuggita l'ora sulla mia coloratissima sveglia: le nove meno un quarto. E dai, non era così tardi, chi cazzo poteva essere a scocciare a quell'ora?

Mi sono messa in piedi, acchiappato la vestaglia nera puffosa, e ho ciabattato fino alla porta.
No... non era possibile... era mia mamma, che a momenti mi tirava giù le pareti, per quanto bussava forte.
Prima che potessi anche solo sillabare qualunque cosa, lei mi ha scansato, è entrata in camera, ha spalancato le finestre, rifatto il letto, e pulito ogni cosa che le capitava sotto mano, tutto con la bacchetta magica e senza fermarsi.
Ziggo, il mio gatto, si è svegliato di soprassalto, ed è corso in braccio a me, impanicatissimo.
Io non avevo ancora aperto bocca, ma stavo trattenendo con tutte le mie forze una sfilza di bestemmie al multiverso per intero: ero stata scaraventata giù dal letto, cosa che detesto e non poco, e per di più da mia mamma, l'ultima persona che volevo vedere, di prima mattina.

-MAMMA! HAI FINITO DI RIVOLTARE LA MIA CAMERA COME SE FOSSE UN CASSETTO DI CALZINI? PORCA DI QUELLA PUTTANA, IO STAVO ANCORA DORMENDO, SE MI AVESSI DATO UN PAIO DI MINUTI ANCORA, MI SAREI SVEGLIATA DA SOLA! SMETTILA DI INVADERE I MIEI MALEDETTI SPAZI!- ho strillato, tutto insieme, ma senza essere ascoltata.
Solo dopo che ho schiacciato lo squillante campanello che faceva capire ad Azalea, in cucina, che io mi ero svegliata e sarei arrivata a fare colazione a momenti, mia madre si è fermata.
L'ho fissata, con uno sguardo truce, tendente al criminale, mentre lei risistemava la bacchetta nel suo orrendo vestito con grembiule incorporato.

-Tesoro, cosa c'è?
-Mi... hai... svegliato! E io odio essere svegliata, sono benissimo in grado di aprire gli occhi da sola, e meno male. Mi spieghi cosa diavolo sei venuta a combinare a quest'ora?!
-Ho solo fatto un po' di pulizie... che a quanto ho visto, non c'è nessuno che le fa, qui...-
Mi sono schiaffata una mano in faccia, dopo aver posato Ziggo sul mio letto. Quanto poteva essere arretrata mia mamma?!

-Forse non te l'ho fatto presente, ma le stanze si auto puliscono ogni volta che chi ci sta dentro, esce. Ho inventato un meccanismo apposta, l'anno scorso.
-Ah, capisco... scusami, allora.
-Mamma... mi devo preoccupare? Come mai ti scusi con me e sei così gentile?
-Ho parlato con tuo padre... forse stavo sbagliando a trattarti così male.
-Forse? STAVI sbagliando, mamma. Ti eri dimenticata come fare la madre, vero?
-Presumo di sì...- ha sorriso lei. Ok, era preoccupante, da un lato, ma dall'altro sembrava essere sincera per davvero.

-Mamma... dunque, vuoi sposare papà e vivere per sempre accanto a lui e a me?
-Certo che lo voglio. È una vita che aspetto.
-E allora devi continuare come adesso, devi rispettarmi come regina e come figlia. Io farò lo stesso con te.
-È vero... che scema sono stata.
-Sai, le parole possono ferire in profondità. Devi pensarci almeno tre volte prima di dirmi qualunque cosa. Già la mia sanità mentale è quello che è, non peggiorarla, per favore-

Mi sono vestita e truccata, in uno schiocco di dita, e sono uscita dalla stanza, seguita da mia madre, (che ha trattenuto qualsiasi commento su outfit e trucco, evvai!) mi sono diretta in cucina, mentre lei tornava in salotto.
Azalea mi aveva preparato una megatazza di caffè con panna, accompagnato da un piattino di Franken-cookies (biscotti a forma di testa di Frankenstein).
-Che suscede, ma règine?- mi ha chiesto lei, sedendosi di fronte a me- sei avvabiata con tua madve, ancova?
-No... è diventata super carina e gentile, così da un giorno all'altro, e credo stia tramando qualcosa.
-Magavi è vinsavita. E savebbe ova, sincevamente.
-Lo spero... sono stufa di soffrire-

MAL - A WITCH IN CENTOPIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora