Illicit Affairs

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9 Novembre, tanti auguri a Gona:

Già... oggi la mia adorata rossa compie 28 anni.
E mi ha raccontato cose che mi hanno lasciato a bocca spalancata e occhi sgranati.
Non immaginavo avesse passato l'inferno in terra, per colpa di Panthea. No ok, un pochino me lo aspettavo... ma i traumi sono pur sempre traumi.
Continuerò sempre a ripetermi che è stata fortunata a trovarmi e ad avermi, così come io ho trovato lei.

Ma prima di cominciare, un piccolo riassunto di ciò che è successo in questi due mesi:
Ho girato l'isola di Dystopia per intero, e ho costruito magicamente una vera e propria città all'avanguardia, così come sono oggi Milano, Roma, Londra, New York o Parigi. Condomini, villette, scuole di magia private (invece l'accademia di magia King Herbert è pubblica, e può contenere fino a mille alunni), parchi, giardini, cinema, teatri, e tanti, tantissimi negozi, tutti tirati su grazie alla magia, hanno preso il posto delle lande deserte e delle capanne di lamiera.
Ora sì che mi sentivo davvero a casa!

Per quanto invece riguardava il mio popolo, ho rivoluzionato il loro stile di vita, creando una legge che desse libertà, fondandosi sulla responsabilità del suddetto popolo.
E devo ammettere che sta funzionando alla grande... si respira un'aria di pace favolosa!

E Gona, due settimane fa, guardando il mio operato dal balcone del palazzo, si è lasciata sfuggire una lacrimuccia di commozione.
-Mal... sei stata geniale, davvero. Hai tirato su una città e un popolo intero, dal nulla, cancellando i disastri di Panthea.
-Ho fatto del mio meglio, per farvi risorgere ed essere liberə di essere voi stessə.
-Io non ricordavo nemmeno cosa significasse vivere libera.
-Ne avete passate abbastanza. E io ho sofferto tanto quanto voi. Ce lo meritiamo tuttə, la libertà-
Lei ha lasciato un bacio delicato, ma potente, sulla bocca, senza far caso ad una figura che ci aveva notato, dalla finestra della cucina: una donna abbastanza alta, con i capelli di un biondo quasi dorato, legati in uno chignon alto e una faccia molto simile a quella di Gona.
Ok, chi cavolo era?

-Oh... credo tu abbia appena conosciuto mia madre, Azalea- ha sospirato Gona, ridendo- non sa che io sto con te. Non ho ancora avuto il coraggio di parlargliene.
-Se glielo dicessimo di persona?- le ho proposto, prendendola per mano, e portandola in cucina.
Azalea stava tagliuzzando verdure alla velocità della luce, per poi cacciarle in pentola, e ricavarne un delizioso minestrone.
Non appena ci ha viste arrivare, ha smesso di fare a pezzettini delle carote e ci ha guardato a lungo.

-Bonjour chèrie... quando pensavi di divmi che sei fidansatà?- ha chiesto alla figlia, con un potentissimo accento francese.
Gona è diventata più rossa della sua uniforme nuova e io ho nascosto una piccola risata.
-Mamma, dai... ok, lo ammetto, sono fidanzata con Mal, la nostra regina, da due anni. In realtà la conosco da cinque, quando era ancora una streghetta senza un nome particolare.
Non prendertela, va bene?
-Pevchè dovvei? Non scè nulla di malè. Io ho dovuto nascondeve l'amove pev tuo padve, dagli occhi di Pantheà...
-Davvero?- mi sono intromessa.
Azalea ha annuito, con gli occhi bassi, mentre sistemava le carote in una pentola, e la pentola sul fornello.

Ci siamo sedute al tavolo della cucina, davanti a lei, e abbiamo aspettato che iniziasse a parlare.
-Più di tventa anni fa, io lavovavo come segvetavia pev Panthea. È stato tevvibile... lei mi maltvattava, mi punivà quando mancavo al mio doveve e mi chiamava... ah oui, "stupida babbanà". Ma io in vealtà sono una stvega, anche se un po' pavticolave, e qualche poteve ce l'ho.
-Non l'ha mai saputo lei?
-Niente affattò. Una volta evo a piangeve nel scimitevo, e mi si avviscina lui, Peppev, il genevale. Mi ha consolatò, e pveso sotto la sua ala protettvisce. Sci siamo innamovati subito, una dell'altvo e scinque anni dopò, è nata la nostva bambina, che voi ova amate con tutta voi stessà. E tutto sciò non può che vendevmi felisce, ma règine.
-Hai indovinato il mio secondo nome. Règine.
-I suoi non riuscivano a mettersi d'accordo, e quindi Mal ha due nomi- ha spiegato Gona, alla madre.
-Almeno voi eravate una famiglia unita...-

MAL - A WITCH IN CENTOPIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora