Breathe

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11 Marzo, cosa sta succedendo aiuto:

Ieri sera Yuko e Mo sono evasi, non si sa come, sta di fatto che Panthea era fuori di sè, e ha passato un'ora intera a sbraitare contro il gruppetto di sentinelle che li doveva tenere d'occhio.

Io e Gona sentivamo quelle urla disumane, dal piano di sopra, e per coprire il suono, ho lanciato il vinile di Fearless sul lettore, e ho fatto partire "Breathe", per tentare di fare l'acuto, esattamente come Taylor:

🎶I see your face in my mind as I drive away,
'Cause none of us thought it was gonna end that way
People are people,
And sometimes we change our minds
But it's killing me to see you go after all this time

Music starts playin' like the end of a sad movie,
It's the kinda ending you don't really wanna see
'Cause it's tragedy and it'll only bring you down,
Now I don't know what to be without you around

And we know it's never simple,
Never easy
Never a clean break, no one here to save me
You're the only thing I know like the back of my hand,

And I can't,
Breathe,
Without you,
But I have to,
Breathe,
Without you,
But I have to 🎶

Era sottinteso che il ritornello fosse dedicato a Gona, ma lei ci ha impiegato un po', per realizzare.
-Sono per me queste parole, Mal?- mi ha chiesto, accarezzandomi i capelli.
-Non so per chi le aveva scritte Taylor, originariamente, ma in questo caso sì, sono per te. Mi sto rendendo conto che senza di te, Gona, non riesco nemmeno a respirare.
-Potrei dirti la stessa cosa- ha replicato lei, perdendosi nei miei occhi color acquamarina.
Come avessimo fatto a sopravvivere prima, una senza l'altra, è ancora oggi un gran mistero.

Pochi minuti dopo, ho avvertito dei passi furiosi lungo il corridoio, fino all'ultima stanza.
-Meglio andare a dormire... domani mi toccano due ore di allenamento- ho mormorato, sistemandomi sotto le coperte.
Gona, già mezza addormentata, si è girata verso di me.
-Ma di che parli?
-Hai presente la stanza rossa?
-Oddio, sì... dove "nascevano" le vedove, come Nat.
-Mi sembra che questo palazzo... sia la mia stanza rossa. E Panthea sia l'Hydra, che controlla tutto.
Sì perchè se non ricordo male, la stanza rossa era stata ideata dall'Hydra-

Mi sono addormentata, prima di terminare la frase, con Gona che mi teneva abbracciata a sè.
Solo insieme riusciremo a venire fuori da quest'inferno, lo so.

+^+^+^+^+^+^+^+^+^+^+^+^+^+^+^+

La mattina seguente, alle nove, ero già nella sala delle vedove, di fronte alla camera della regina.
Avrei cercato in ogni modo di capire perchè trattasse me come un oggetto prezioso, cosa che non ero affatto, e trattasse Gona come il pattume più schifoso.
Cosa avevo io, che lei adorava così tanto?

È stata proprio questa la domanda che ho fatto a Panthea, non appena si è accomodata sulla poltrona, l'unica presente nella sala. La sua risposta mi ha spiazzato:
-Non mi avevi mica detto di essere una strega purosangue, Mal? Almeno, io ho capito questo.
-Si, si, lo sono... ma a voi cosa importa?
-Mi importa eccome, non voglio feccia nel mio castello. E vai al centro della stanza, hai già perso troppo tempo- mi ha risposto freddamente, accendendosi la prima sigaretta della giornata.

Questo era razzismo allo stato puro.
Mi sono sentita malissimo, per le parole che ha detto, e per la sicurezza con cui le ha dette.
Siamo nel 2012, e ancora c'è gente, tipo lei, che pensa che i purosangue siano superiori a tutti gli altri.
Ma vaffanculo.

MAL - A WITCH IN CENTOPIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora