MAL - A WITCH IN CENTOPIA

Queen Of Mean 🩸

23 Agosto, ho catturato Mia (!):

L'elfa babbana era finalmente caduta tra le mie grinfie, dopo ben 5 anni, e il suo braccialetto magico è attualmente in ostaggio sotto una teca. Non appena scoprirò quale incantesimo si cela dietro quel giocattolo, potrò finalmente permettere a maghi e babbani di tutto l'universo di venire ad abitare a Dystopia. Eh, che dite?
Sì, ok, ora vi racconto meglio...

Stamattina sono stata svegliata dalle urla sovrumane di Lord Drakon, che stava strigliando a dovere Dax e Gona.
Mi sono alzata di scatto, e preparata in mezzo secondo, per poi raggiungere gli altri due nella sala del pensatoio.
Il semidio era fuori da ogni grazia del multiverso, e non faceva altro che strillare in faccia a Dax, furioso:
-TRA DUE SETTIMANE L'ESTATE SARÀ FINITA, E IO VI RIVOGLIO INDIETRO A DYSTOPIA, CON IL CORNO DORATO! MI SPIEGHI COME MAI NON STAI AIUTANDO LA REGINA AD ACCHIAPPARLO?
-Beh, ecco, vedete, signore... sua maestà sta progettando un complicato ma efficacissimo piano per distruggere Centopia.
-E io posso confermare- ha aggiunto Gona- Mal vuole vendicarsi di quegli inutili elfi, per averle rovinato la vita, da più di vent'anni a questa parte.
-E questo sarebbe il grande piano? Fatemi parlare con la regina, almeno vedrò di capirci di più-

Sono apparsa nella stanza giusto nel momento in cui Drakon ha finito la frase, ed è bastato un mio sguardo perchè i suoi occhi si illuminassero, come al solito.
-Dunque, Mal... come intendi sotterrare il popolo di Centopia e portarmi il corno dorato, che ormai aspetto da due anni?
-Prima di tutto ci tocca acchiappare l'ultimo pezzo del cuore, così lo potremo disintegrare come si deve. Solo dopo, attaccheremo il palazzo degli elfi, con ogni mezzo possibile immaginabile e ti porterò il corno. Cosa ne pensi?-

Silenzio riflessivo.

-È davvero un'ottima idea mia ca... ehm, regina Mal. Il termine di scadenza per il corno rimane sempre quello, però, ti ricordo.
-Te lo faremo avere. Ah, e ho un'altra piccola richiesta.
-Sentiamo...
-Non ti dispiace se portiamo con noi a Dystopia altre due persone? Che sarebbero... i miei genitori?
-Ah, magnifico. Permesso accordato. E ora, AL LAVORO!-
Ed è scomparso, nella piscina luminosa.

Siamo tornati tutti e tre nella sala del trono, per accordarci sul da farsi, siccome la posta in gioco era non alta, di più.
Dove poteva trovarsi l'ultimo frammento del cuore?
Interpelliamo la sfera magica, va...
-Regina Mal, ciò che cercate è nascosto tra i rami dell'albero dorato, nel villaggio di Valfiorita- ha rivelato la sfera.
-Io c'ero stato a Valfiorita... se non ricordo male, lì gli alberi sono tutti gialli e dorati, sarà come cercare un diamante in una miniera- ha protestato Dax.
-Genio, se il rampicante ha ricoperto tutto il villaggio, ma ha lasciato scoperto solo l'albero che hai visto nella sfera, il pezzo è per forza lì, non credi?- gli ho fatto notare, con un velo di incazzatura nella voce.
-E che ne so io, mi sembrano tutti ugua...
-Se avete finito di discutere, possiamo avviarci e tirare giù il cristallo rosa da quel maledetto albero, o dobbiamo farcelo soffiare dagli elfetti e mandare tutto in vacca?- ci ha interrotto giustamente la rossa.

Uno schiocco di dita più tardi, eravamo già a Valfiorita.
Meno male che c'è Gona... io sarei stata benissimo capace di litigare con quella blatta blu per ore.
Potevo nascere meno irascibile, invece no. E vabbè.

Ho immediatamente ordinato a Tate e Austin di abbattere l'albero dorato, piuttosto che rufolare tra i rami e farsi beccare da qualcuno.
-E una volta raccattato sto pezzo, che facciamo? Ricomponiamo il cuore e poi lo pugnaliamo? Oppure vuoi farlo esplodere subito? Che idea avevi, Mal?- mi ha domandato Gona.
-Pugnalare, hai detto? Questo mi piace.
-L'esplosione è troppo rischiosa, l'hai capito, finalmente.
-Non voglio morire, e lasciarti sola, per una cazzata-

Ci siamo guardate per qualche secondo, con gli occhi che luccicavano, probabilmente per le lacrime che trattenevamo.
E, non ci crederete mai, ho fatto appena in tempo ad alzare lo sguardo, che il frammento del cuore è letteralmente cascato giù dai rami dell'albero, e se non l'avessi afferrato al volo, avrebbe procurato a Gona un bernoccolo non indifferente.