Drakon è arrossito, dimostrandomi appunto che avevo ragione su di lui. Era terribilmente cotto di me, e sebbene continuassi ad allontanarlo, lui cercava sempre di riavvicinarsi.
Lo aveva notato anche Gona, ma ha preferito rimanere in silenzio, di fronte alla testardaggine di Lord Drakon.
Ed è in questi casi che il silenzio vale più di mille parole... ok, ok, riprendo il discorso.

-Cosa ti porta qui, stavolta, Mal?- mi ha domandato Drakon, dopo essersi ripreso dall'ennesima, seppur giusta, perculata.
-Vorrei conoscere il motivo per cui in questo regno non si è mai festeggiato Natale, prima che io mi sedessi sul trono.
-Perchè noi staremmo organizzando il Christmas Month- gli ha spiegato la rossa- e mia mamma ci ha raccomandato di venire qui, per scoprire cosa ci sta dietro a tutti quei Natali non festeggiati.
-Vi lascio solo un'anticipazione- ha mormorato Drakon, facendo levitare una fiala, verso di noi- se per tanti anni nessuno ha più sentito nominare la parola "Natale", è colpa di Panthea e Belvina. In questo ricordo, vi verrà mostrato tutto. Avete bisogno che vi accompagni, o...
-No grazie, andiamo da sole- gli ho risposto, a denti stretti.
Non aveva osato ribattere... e meno male, dai, è un passo avanti.
Ora c'era solo da sperare che continuasse così.

La provetta era datata primo dicembre del 1961, quando Panthea non era ancora regina e Belvina non era ancora in una tomba, ma stava decidendo il futuro del suo regno.
Che definirlo "regno" era una parola forte... "dittatura" semmai.

Ho versato il ricordo nella piscina luminosa, e ci sono saltata dentro, assieme a Gona, ritrovandomi catapultata nella data segnata sulla fiala.
Che il multiverso ce la mandi buona...

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Ci siamo ritrovate dentro una stanza, che a primo impatto avrei definito il nostro salotto, solo che sessant'anni fa era arredato in maniera diversa, e ci mancherebbe.
La regina Belvina era seduta su una poltrona di pelle nera, con un bicchiere di vino rosè in mano, in attesa che i suoi tre figli la raggiungessero. Causale: "ho un annuncio importante da farvi".
E qual era? Annullare per sempre il Natale? Ma dai, non ci avrei creduto manco se mi avessero pagato.

Io e Gona eravamo nascoste dietro le tende che coprivano la maxi finestra del salotto, e nessuno ovviamente avrebbe potuto vederci o sentirci, essendo estranee al ricordo.
Poco dopo Athena, Walter e Delphinus hanno fatto il loro ingresso nella stanza, e non ho potuto fare a meno di osservarli a occhi spalancati: parevano tre ragazzini pronti a ricevere un rimprovero dalla loro dispotica madre.
In realtà solo Delphinus era un ragazzino, in quanto diciassettenne, all'epoca. Walter, diciannove anni, lo era già di meno. Athena aveva invece ventun'anni, era maledettamente bella (purtroppo non si meritava di essere così, e invece, mannaggia a Odino) e aveva zero voglia di salire sul trono.

-Ma stiamo scherzando? Quella era Panthea a ventuno anni? VENTUNO? Madonna mia... io a quell'età ero una cessa allucinante- ho sussurrato a Gona, da dietro la mia tenda.
-Non dirlo a me. Ah per la cronaca: quando avevi ventun'anni mi avevi già rubato il cuore, e te lo tenevi in ostaggio aspettando di capire se battesse per te- mi ha risposto lei, con gli occhi color ghiaccio che brillavano.
Ho roteato gli occhi, sorridendo: io, a differenza di quella bastarda, in versione giovane dannata, che aspettava un probabile ordine da parte della madre, avevo accanto qualcuno che mi amava, e non avrebbe smesso mai. Lei chi aveva? A chi ha mai voluto bene? A nessuno.
Ed è un punto in più per me, come donna, e regina. Tiè!

Va bene, torno seria.
Sono riuscita a captare qualche frase, detta dall'allora famiglia reale al completo. Ascoltate qua:
-Ragazzi, come immagino sappiate, siamo a dicembre, e l'unica cosa che il popolo si aspetta da me è... che annunci qualche evento speciale per Natale.
-E quindi, mamma? Non avrai intenzione di far fuori qualche altro migliaio di persone!- ha sbottato Delph, ormai pieno di vedere gente schioppare. E lo capivo eccome.
-No... Lord Drakon ha minacciato di esiliarmi, l'anno scorso, se avessi provato ad spargere qualche altra goccia di sangue babbano. Non posso rischiare.
-Mamma, nel caso ti fosse sfuggito, i maghi non festeggiano Natale, è una festa babbana!- si è intromessa Athena- se ti hanno chiesto questa cretinata, è perchè nel nostro popolo ci sono ancora troppi babbani, che pensano di essere ancora nel loro mondo, e non nel tuo! Perchè vuoi accontentarli?-
Silenzio pesante e terrorizzato.

Avevo appena avuto la prova che Athena era la copia sputata di sua madre, fin da ragazza, solo che a differenza di quest'ultima, non si era fermata di fronte a niente e nessuno, e aveva distrutto il suo popolo, sia fisicamente, che psicologicamente.
Io e Gona ne eravamo la prova lampante, e non solo noi.

Belvina ha sospirato, e successivamente annuito.
Non voleva mica darle ragione?! Purtroppo sì...
-È vero, Athena. Natale è una festa babbana. Come ho fatto a non pensarci? E dire che stavo per dare il permesso a festeggiare...
-Ma mamma, non puoi annullare Natale!- si è opposto Walt- non è vero che è una festa solo babbana!
-Certo che lo è, idiota!- lo ha zittito la futura Panthea.
-Stai dicendo una cazzata enorme, Thena!
-È vero, stai delirando- le ha fatto presente Delph- Natale è festeggiato da tutti, non solo dai bab...
-BASTA! TUTTI E TRE!- ha strillato Belvina, alzandosi di scatto dalla poltrona- festività babbana o no, Natale da quest'anno sarà annullato, punto!-
Silenzio breve.

-E se uno dei tuoi successori, tipo me, lo ripristinasse?- ha domandato Walt.
-Tu non vieni dopo di me. Sarà Thena a decidere, quando salirà al trono. O mi sbaglio?
-Al momento non mi sento pronta, mamma. Ma se dovesse accadere, un giorno, manterrò tutto ciò che hai creato.
-Questo è parlare! Io vado a fare l'annuncio. Voi, serenamente, sparite dalla mia vista, fino a cena-
Sono usciti tutti e quattro dalla stanza, e subito dopo, noi siamo uscite dal ricordo, scosse. Anzi, sconvolte.
Mi ci sarebbe voluta qualche ora per riprendermi dalla scena a cui avevo assistito...

◇•◇•◇•◇•◇•◇•◇•◇•◇•◇•◇•◇

Quella sera, durante la cena, non smettevo di ripensare a quel segreto appena svelato: Panthea aveva convinto Belvina a cancellare per sempre il Natale, in quanto riteneva che era una festività esclusivamente babbana, e per una suprematista purosangue era il male in persona. La figlia, da perfetta stronza copiona qual era, aveva proseguito la "tradizione".
Poi ero arrivata io... e avrei rotto anche quell'ultimo legame col terribile passato di Dystopia.

Azalea aveva notato il mio essere sovrappensiero anche dopo la cena, perchè contrariamente al mio solito, non avevo aperto bocca e discusso con qualcuno, come succedeva sempre:
-Règine, che suscede? Cosa c'eva nel vicovdo?
-Non farmene parlare, sono ancora scioccata.
-Donc, eva colpa di Pantheà, se nel vegno non si è scelebvato più nessun tipò di festa, Natale compveso?
-Già. Aveva manipolato sua madre, ripeto, sua madre, con una bugia. I fratelli hanno provato a smentirla, ma ovviamente Belvina li ha zittiti e ha dato ragione alla figlia.
-Dovevo immaginavmelo. Ti lascio qui con ta chèrie? Te la chiamò?-
Ho annuito e ho ripreso a rimuginare.

Ma questa volta, al rimugino, si è aggiunto un canto:

🎶 Now here you go again, you say you want your freedom
Well, who am I to keep you down?
It's only right that you should play the way you feel it
But listen carefully to the sound of your loneliness

Like a heartbeat, drives you mad
In the stillness of remembering what you had
And what you lost
And what you had
And what you lost

Oh, thunder only happens when it's raining
Players only love you when they're playing
Say, women, they will come and they will go
When the rain washes you clean, you'll know
You'll know 🎶

Sì, i Fleetwood Mac non ne sbagliano una.
Quanto vorrei essere vissuta negli anni 70/80 per andare ai loro concerti... e vabbè.

Quella sera, ho fatto non poca fatica ad addormentarmi, e Gona non ne è rimasta indifferente.
-Ancora ripensi al ricordo, Mal tesoro?
-Beccata. Credo che quello sia niente in confronto alle atrocità commesse da Panthea, durante tutta la durata della sua dittatura. O mi sbaglio?
-Assolutamente no. Io ho vissuto trenta fottuti anni senza Natale, senza Halloween, senza Pasqua, senza nemmeno una festa di compleanno, senza niente. Panthea aveva reso ogni giorno uguale all'altro, e il tempo non passava mai. Solo così poteva accertarsi di avere Dystopia in pugno per sempre-
Ho intravisto una lacrima scendere lungo la sua guancia, e l'ho prima abbracciata, poi baciata a lungo.

-Riporterò in vita anche il Natale. Voglio che questo posto conosca la gioia e il divertimento delle feste natalizie.
-Fammi sognare, allora, mia regina.
-Non lo faccio già, Gona?
-Giusto. Volevo dire... realizza tutti i sogni che da bambina non ho potuto avere-
Te lo prometto, mia rossa, realizzerò anche l'impossibile, per te.

Ok, è solo settembre, ma sono già in mood natalizio. Che ne dite? Commentate pleaseeee 💋

MAL - A WITCH IN CENTOPIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora