Stay

26.5 ~spin off~

Non che adesso tu ne provi meno, ma se è giusto il mio calcolo, almeno non dovrò convivere con la consapevolezza di essere, anch'io solo uno scarto, solo una bestia, solo un mostro.

Sai volevo davvero confessarti qualcosa di importante oggi, se solo tutto questo non mi fosse stato imposto, avrei davvero voluto portarti dietro la scuola, confessarti i miei sentimenti e posare per la prima volta le mie labbra sulle tue, iniziando finalmente a respirare, ma non posso, non mi è concesso alcun respiro e forse è meglio così.

Oggi tutto questo avrà fine.

Una condizione gli avevo imposto...una...
Ma ancora una volta mi sono solo illuso.

Gli avevo chiesto di lasciare a me il compito di immobilizzarti, sarebbe stato più semplice e meno doloroso per entrambi, ma mi costrinsero nel cerchio, dove i miei occhi si posarono sullo scempio che stavi subendo mentre io volevo solo morire, non riuscì a trattenere un sorriso disperato, mentre tutto lo schifo che provavo verso me stesso, verso di loro, verso le bestie, si rifletteva nei miei occhi...

C'era solo un ultima cosa che potevo fare per salvarti.
Prima che lo facessero gli altri, la mia coda si strinse per un' ultima volta al tuo corpo, al tuo polso, eri così freddo, così diverso da quando mi illudevo di poterti avere. Il tuo calore Yori, era... Bellissimo, mi scaldava il petto e mi donava nuova vita, vita in un luogo, dove qualsiasi cosa moriva al suo fianco.

Sapevo che non sarei riuscito a nascondermi dalla mia maledizione nemmeno sta volta, non ci riuscii da bambino e non ci riesco nemmeno ora.

Per questo è meglio così, almeno tu che puoi, vivi.

Porto la mano al tuo collo e mentre obbligo le tue dita a stringersi sulla carotide, la mia mano, nella tasca dei pantaloni, ha un coltello che punta dritto sull'arteria.

Se il mio piano dovesse fallire, non voglio in ogni caso vivere in un mondo dove tu non sei al mio fianco.

Sento il coro alzarsi, come immaginavo, solo per soddisfare le loro fottuttissime devianze ti incitano ad usare il tuo quirk.
Gli occhi mi bruciano, faccio fatica a tenerli aperti, dai tuoi le lacrime hanno preso a scorrere copiose mentre mi guardi alla ricerca di aiuto, mentre percepisco la tua paura e la tua delusione, mentre vedo il tuo cuore spezzarsi, insieme al mio, sapendo di essere la causa di tutto quel male.

Perdonami Yori...

Le mie labbra sfiorano le tue, volevo sapere, come ultimo desiderio prima di morire, cosa si provava, cosa significava volere qualcuno, ma immagino che se solo la situazione fosse normale sarei stato molto meglio vero? Che non avrei sentito in mio intero corpo lascersi dall'interno...

Ora è tutto finito...

Il mio sguardo si posa verso l'animale che ti teneva bloccato al mio fianco "muori mostro", il mio piede si schianta sul suo, nell'esatto istante in cui tu, ormai sfinito, avevi iniziato ad attivare il tuo quirk.

E quel che successe dopo... Bhe...  Fu il paradiso...

Le tue braccia si strinsero al mio corpo e le tue mani si posarono sulla mia carne, liberando la mia anima e salvandomi, perché alla fine, anch'io sono un animale, anch'io sono una bestia egoista, perché sapevo che tu ce l'avresti fatta, tu potevi vivere, mentre io, continuo a rimirare il mio sogno ed orgoglio più grande, di essere riuscito a sperimentare l'amore, almeno una volta nella vita.

Nel brano ci tengo a specificare che ai versi:
"Hai preso tutti i miei sogni, la colpa è solo tua
Se quegli anni sono diventato un mostro
Tu mi hai reso insensibile agli altri"

La canzone non è riferita a Yori ma al gruppo di bulli

Nome: Hibiki ( eco )

Genitori: Orfano, la madre lo abbandonò dopo averlo dato alla luce da una violenza

Età: Quattordici anni 

Secondo genere: Omega

Profumo: giglii e pioggia

Quirk: ha le caratteristiche di un geco, una lunga coda che può riformarsi entro trenta giorni se gli viene staccata, capacità di vedere al buio e bisogno di un elevato calore corporeo.