Cosa ne dite? Avevo ripreso il mio normale aspetto? Specialmente anche dopo una sessione intensa di trucco e parrucco? Spero di sì!

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Cosa ne dite? Avevo ripreso il mio normale aspetto? Specialmente anche dopo una sessione intensa di trucco e parrucco? Spero di sì!

Sono ritornata in sala da pranzo, dove mi aspettavano Gona, Azalea e i miei genitori.
-Eccoti qui, tesoro mio sfavillante- ha commentato papà, alzandosi dal divano e abbracciandomi- stai meglio ora? Ti sei ripresa bene?
-Ora sì. Mamma, cos'è quella faccia? Trattieni le critiche, perchè non mi voglio incazzare.
-Se tu vivi ogni cosa che ti dico come una critica, piccola mia, non riusciremo mai ad andare d'accordo- ha sospirato mamma, sfoderando un sorriso non finto, di più.
-E allora sentiamo, cosa vuoi?
-Beh, tesoro... questo abito non ti dona affatto. Sei magrissima, e questo tipo di vestito serve a mettere in risalto le forme, che tu non hai, a parte lì sulla scollatura. Quindi è inutile che lo indossi. Starebbe molto meglio a me, sei d'accordo?-

Silenzio imbarazzato tendente allo scioccato.
Meno male che non doveva criticarmi...

Azalea ha trattenuto un sussulto, Gona una bestemmia al multiverso, papà ha fissato mamma con uno sguardo omicida, proprio come me. Solo che, al posto di replicare, sono uscita di corsa dal salotto, seguita immediatamente da Gona.
Parlare con mia mamma era diventato praticamente impossibile, e mi stavo davvero pentendo di essermi smazzata per farla ritornare tra i vivi, dal limbo.

Mi sono rintanata nel pensatoio, e mi sono sforzata di non piangere, fissando l'acqua luminosa della piscina.
Ogni volta che mia madre apriva bocca, mi danneggiava internamente, e i suoi modi di rivolgersi a me peggioravano sempre di più. Di questo passo avrei avuto davvero bisogno di unə terapista, perchè iniziavo a non reggere più il peso delle sue parole e dei suoi commenti non richiesti.

-Mal, cosa succede?- mi ha chiesto una voce profonda, dalla piscina splendente- ti ho sentito piangere, oppure avevo semplicemente le allucinazioni?
-No, no, nessun'allucinazione. Puoi lasciarci da sole?
-Scusami, credevo di poterti aiutare...
-Signore, non preoccupatevi- lo ha rassicurato Gona- mi sto occupando io, di Mal.
-Ottimo. Ora però potresti lasciarmela un paio di minuti? Devo discutere con lei di... ecco...
-No, resto qui anche io, se non vi dispiace-

Drakon ha nascosto un lieve, ma visibilissimo, rossore sulle guance, segno che chissà cosa voleva dirmi (o farmi) una volta mandata via Gona. E ancora una volta, lei ha dimostrato di tenere a me, rimanendomi vicino alla presenza del peggior capo che avessi mai avuto.

-Mal, ora che sei uscita dal coma, ti suggerisco di tenere un discorso, il regno ha un disperato bisogno di sapere se la sua regina è viva e sta bene.
-Adesso?- ho domandato, terrorizzata. Se c'era qualcosa che mi mandava nel panico, era improvvisare, e questo valeva sia per i piani d'attacco, che per i discorsi dal balcone.
-Sì, adesso mia c... ehm, regina Mal-
Ho sospirato, roteato gli occhi e guardato Gona, prima che il semidio si rituffasse nella piscina luminosa.
Fantastico, si è comportato da sottone anche in presenza della rossa. Adesso sì che lo odiavo, non che prima lo sopportassi, ma ora lo odiavo proprio.

MAL - A WITCH IN CENTOPIAWhere stories live. Discover now