Ho sistemato i bracciali clonati in un bauletto, che ho nascosto in un'altra cassaforte blindata, e sono andata nella sala del pensatoio, indecisa su quale sarebbe stata la mossa migliore da fare, dato che nel mio cervello regnava il caos.
Drakon, fortunatamente, è subito venuto in mio aiuto, apparendo accanto a me, sul bordo della piscina luminosa.
-Sembravi così sicura del tuo piano... devo pensare che stai iniziando ad arrenderti tu?- mi ha mormorato, guardandomi con gli occhi che brillavano più delle altre volte.
-Mai e poi mai. Sono stufa di quei piccoli dementi con le ali, vorrei ucciderli tutti, uno per uno, ma sicuramente si inventeranno qualcosa per scampare ai miei proiettili, e lasciarmi spiazzata. Non posso permettermelo.
-In poche parole, vorresti essere capace di anticipare le loro mosse? È questo che vuoi, Mal?
-Beh... sì. E tu mi aiuterai-

Lui mi ha sorriso, e ha cercato di prendermi una mano, per stamparci sopra l'ennesimo segno delle sue labbra nere, assolutamente non richiesto, ma mi sono liberata appena in tempo con uno strattone.
Che inizi a capire che si è innamorato della persona sbagliata.
Eh, porca vacca.

-Hai qualche suggerimento, Drakon?
-Dunque... potresti agire così: se l'elfa rosa è ancora viva, restituiscile la voce, e prova a farla parlare. Se invece non lo è più, crema il suo cadavere e la chiudi lì.
-È viva, Dax ha controllato due ore fa. E sarebbe inutile ridarle la voce, non confesserà mai dov'è l'entrata segreta per il cratere. Perderei solo tempo.
-In effetti hai ragione. E se...-

Ho smesso di ascoltarlo, siccome la mia testa mi stava mostrando una strana immagine: un'elfa dai capelli rossicci, vestita di verde, era appena atterrata a Centopia e stava parlando con Yuko e Mo. Si stavano accordando per attaccarci e venire a liberare Mia? Ma soprattutto, chi era quella gnappetta, comparsa dal nulla? Dovevo scoprirlo subito!

-Mal, stai bene?- mi ha chiesto Drakon, vedendomi alzare di scatto e uscire dalla stanza.
Non gli ho risposto, e sono schizzata via, verso la sala del trono, dove Dax e i suoi compari mi aspettavano, con una busta in mano. Era il messaggio di resa degli elfetti?
Non proprio... ci chiedevano di incontrarci al campo dell'erba appiccicosa, per contrattare. Cheppalle, posso dirlo?
Non potevano arrendersi e basta? Eh no, sono elfi, loro vogliono vincere ad ogni costo...

Sarò ripetitiva, ma... vaffanculo, veramente.

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Abbiamo prelevato Mia dalla sua cella, l'abbiamo legata con un lazo di fumo rosso e l'abbiamo sistemata in una gabbia gigante, che i quattro scarafaggini hanno trainato fino al campo di erba appiccicosa, a nemmeno dieci minuti di distanza dal nostro castello. Ero ben determinata a mettere la parola "fine" a questa storia, e avrei cominciato dalla resa totale del popolo elfico.

Mo e Yuko ci aspettavano in volo sopra il prato appiccicoso, insieme a Onchao, l'unicorno bianco e oro.
Ho notato al volo che tutti portavano dei calzettoni di lana, nonostante fossimo a fine agosto e facesse ancora caldo.
Stavano tramando qualcosa, sicuro... e io non mi sarei fatta fregare come una dilettante.

-Gettate le armi, nanetti alati- ha ordinato Gona, già insospettita dal loro comportamento.
-E voi fate allontanare gli insetti salterini- ha ribattuto Mo, con l'aria di uno che si crede chissà chi, solo perchè è un re.
La terza elfa non c'era... e già mi erano saliti dei dubbi.
Non è che si fosse accordata con loro due, per piombarci alle spalle e liberare Mia?
Per non saper nè leggere, nè scrivere... ho chiesto a Tate e JPM di restare in guardia, e attaccare al primo movimento sospetto.
Quando si dice "prevedere le mosse di qualcuno"...

-Dov'è il cuore di Centopia, Mal?- ha domandato Yuko, già sulla difensiva- tanto lo sappiamo che è nelle tue mani.
-Scusate, ma mi spiegate perchè credete che io sia la responsabile di ogni casino che succede in questa cazzo di isola? Per sapere, eh.
-Forse perchè sei una maledetta folle che può distruggerci in qualsiasi momento lei voglia?- ha replicato il re scimunito.
-Non sono folle, sono semplicemente una persona che vuole vendicarsi per i trattamenti di merda subiti da parte vostra per più di vent'anni, e per cui non ha mai ricevuto scuse. È il minimo che voglio radere al suolo il vostro regno, idioti!-

MAL - A WITCH IN CENTOPIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora