55 - Brooke

319 9 1
                                    

*linguaggio e scene esplicite*

Ci viene servito il dolce, 'finalmente' oserei dire dato che non vedo l'ora che questo pasto finisca: l'imbarazzante silenzio il quale ha accompagnato il pasto è stato troppo insopportabile per me

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.


Ci viene servito il dolce, 'finalmente' oserei dire dato che non vedo l'ora che questo pasto finisca: l'imbarazzante silenzio il quale ha accompagnato il pasto è stato troppo insopportabile per me.

Sento attraverso il tessuto della mia tuta qualcosa di freddo toccarmi la gamba, controllo e vedo la mano di Cody stringere la mia coscia, lo allontano scocciata ma neanche dieci secondi dopo l'ha già riposizionata nello stesso punto.

"Non sei capace di tenere le mani a posto?" lo sgrido alzando il tono della voce.

"Amico non toccare la mia ragazza!" interviene Logan.

"Lo scorso anno avresti avuto una reazione diversa" mi sorride, lo prenderei a schiaffi.

"Lo scorso anno non avevo idea di quanto fossi un coglione" gli rispondo a tono.

"Non è strano per te trovarti a tavola con tre ragazzi che hai baciato?" chiede per sviare la mia replica.

"Perché sai di essere il peggiore dei tre?" domando esasperata.

"Troia" dice il biondo a bassa voce mascherandolo tra falsi colpi di tosse.

"Amico ti conviene tacere perché come vedi non hai speranze, qualsiasi cosa tu stia cercando di fare" lo zittisce Samuel.

Cody si alza e se ne va velocemente, sono fiera di me per averlo affrontato a testa alta senza farmi intimidire da ciò che ho provato in passato per lui.

"Ignoralo" mi fa l'occhiolino Bennet.

"Non rimanerci male se ti prende di mira" aggiunge Logan.

"Ragazzi guardate che sto benissimo" cerco di dire con quanta più convinzione possibile, è vero che l'ho affrontato alla grande ma ci sono comunque rimasta male per l'insulto rivoltomi.

"Atleti miei!" cerca la nostra attenzione il coach. "Adesso avete tre quarti d'ora di libertà prima dell'attività fisica pomeridiana" annuncia l'uomo per poi congedarci.

"Vieni da me e stiamo un po' insieme?" mi domanda Miller.

"Se al tuo compagno di stanza sta bene..." rivolgo la domanda a Samuel.

"Fate come volete, io passerò un po' di tempo in terrazza" fa spallucce. "Ma mi raccomando usate le protezioni" aggiunge poi facendoci l'occhiolino.

"Scusa per il disordine" dice il mio ragazzo non appena faccio il mio ingresso nella camera.

"Siamo qui da solo tre ore, come fa ad essercene così tanto?" domando io per sfotterlo un po'.

"Perdonami se non sono il ragazzo perfetto" esclama corrucciato ma per finta.

"Invece lo sei" mi avvicino a lui e inizio a baciarlo.

"Bennet è convinto che sia merito tuo" dice mentre riprende fiato. "Sostiene che sono una persona migliore da quando stiamo insieme" continua a riferire.

"Sei IL migliore" riprendiamo a baciarci e lui mi prende in braccio per adagiarmi delicatamente sul letto.

Si posiziona sopra di me ma in meno di un secondo inverto le posizioni.

Con la mano gli accarezzo il petto e la faccio scivolare sempre più giù, verso il cavallo dei suoi pantaloni.

"Mh Brooke" sussura lui tra un bacio e l'altro.

Le sue mani iniziano a stringere i miei glutei mentre passo una mano tra i suoi capelli e successivamente mi tiro su per potermi levare la maglia.

"Sei sicura piccola?" chiede apprensivo.

Annuisco con un lieve movimento del capo per poi rituffarmi sulle sue labbra.

Con un agile movimento ribalta gli ruoli andandosi a posizionare sopra di me ma solo dopo essersi pure lui levato la maglia.

"Voglio fare le cose con calma con te" mi sussurra all'orecchio, un brivido mi percorre la schiena.

Slega i lacci che stringono i miei pantaloni della tuta per poi sfilarli lentamente continuando a mantenere il contatto visivo, è così stramaledettamente sexy.

"Sicura di volerlo veramente fare?" domanda di nuovo, è davvero dolce.

Annuisco di nuovo.

Lascia dei piccoli bacini sul mio interno coscia per poi spostarsi sul mio membro ancora coperto dalle mutandine ormai completamente bagnate.

Afferra con il polpastrelli l'elastico dei miei slip e sfilarli notando quanto mi abbia fatta eccitare.

Continuando a mantenere il contatto visivo toglie velocemente gli anelli dalle dita accompagnando l'azione al suo solito sorrisetto provocante e così facendo il desiderio che mi anima si fa più pungente.

Le sue dita mi accarezzano il volto fino a sfiorare le labbra.
"Apri" comanda lui con voce grave e io lo assecondo.

Introduce allora il dito medio insieme all'anulare all'interno della mia cavità orale così che possa inumidirle, dunque le porta alla sua bocca per poter fare la medesima cosa.

Avvicina la mano al mio organo genitale e dopo averlo stimolato mi penetra sempre con le dita.

Il fastidio iniziale lascia subito posto al godimento mentre mi da piacere dall'interno.
Successivamente il mio respiro diventa lento ma fremente quando inizia a baciarmi prima il petto, poi il collo e infine tornare a far intrecciare le nostre lingue.

Appena sento di stare per raggiungere il culmine dell'appagamento ansimo chiedendo con fatica al mio ragazzo di aumentare il ritmo.

Perdo completamente il controllo del mio corpo non appena sopraggiunge l'acme del piacere, mi sorprendo talmente presa dalla frenesia che nemmeno riesco a trattenere degli strilli di soddisfazione.

Il mio ragazzo si sdraia affianco a me e incomincia a fissarmi com sguardo estasiato come se fosse fiero di se.

"Ti è piaciuto?" domanda con il suo solito ghigno in volto.

Gli sorrido soltanto mentre mi passo una mano in volto, sto ancora cercando di regolarizzare i miei respiri.

"Dovrei prenderlo come un 'sì'?" continua a insistere alla ricerca di complimenti.

"Ma non saprei, dovremmo rifarlo almeno un paio di volte, poi ti saprò dire" rispondo senza nemmeno cercare di velare l'ironia.

"Signorina Davis, non la facevo una così" si finge sorpreso il moro.

"È solo che non voglio dare un giudizio affrettato, caro signor Miller. Preferirei aspettare e provare ancora prima di sbilanciarmi" sorrido, questi momenti giocosi aiutano parecchio a farmi sentire a mio agio quando sono con lui.

Mi volto verso di lui e rimaniamo così per un po': i miei occhi nei suoi e i suoi nei miei, solo noi e i nostri respiri che si mescolano.

Inizio a chiedermi come abbia fatto ad essere così fortunata da trovare qualcuno con il quale si mettono in pausa tutti i pensieri negativi, che da troppo tempo mi attanagliano la mente, se mi trovo in sua compagnia, è un legame speciale che non scambierei con nulla al mondo.

Non appena sento di essermi ripresa mi alzo per andare in bagno, raccolgo la grande maglietta di Logan e la infilo prima di chiudermi la porta alle spalle.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Oct 12, 2022 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Dal momento in cui ci siamo sfioratiWhere stories live. Discover now