3 - Brooke

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"Allora ci vediamo venerdì per il primo allenamento" dice gioioso il coach Mayers.

"Non vedo l'ora!" risponde altrettanto gaia la mia nuova amica.

Stiamo per congedarci quando lo sguardo del coach si fissa su un punto alle nostre spalle.
"Miller che ci fai qui? Ti sei già iscritto ed ero felice di non vederti fino a giovedì" sentenzia seccato l'uomo di fronte a noi, anche se in realtà tutti sanno che stravede per Logan che è il suo giocatore più forte.

"Mi scusi ma volevo vedere da vicino queste ragazze, poi sono rimasto male quando mi sono reso conto che una delle due era Davis" dice affiancandosi al professore.

"Ah ah ah sempre simpatico vedo" sputo acida con stampato in volto il sorriso più falso che ho.

"Ah ah ah sempre mordace vedo" ed ecco che ricompare quel ghigno. "Sei pure maleducata, non mi hai presentato la tua nuova amica" spero solo che Kim si tenga lontana da quell'esaltato, ero molto sollevata quando in mensa non ha chiesto di lui dopo la sua entrata trionfale.

"Kimberly" dice guardandolo ma senza il suo solito sorriso, grande Kim.

"Io vi lascio soli" e se ne va il coach, quell'uomo è l'unico motivo per il quale non ho ancora preso a schiaffi il suo pupillo.

"Ci fidiamo di lui?" mi sussurra all'orecchio Kim, nonostante l'abbia sentita pure Miller.

"È il primo di cui devi diffidare" mi esprimo ad alta voce, guardandolo dritto negli occhi, ostentando una sicurezza mai avuta.

"Attenta Kimberly, rimarrai isolata se ascolterai Davis" e finalmente se ne va spezzando quell'estenuante contatto visivo.

"È il tuo ex?" a quella domanda mi volto scioccata verso la bionda.

"No, esce solo con oche e galline" dico con sufficienza seguita da un momento di silenzio che spezzo per scoppiare a ridere contagiando la mia amica.

"Ah Brooke, mi sono dimenticata di dirti che venerdì sera ci sarà una festa e siamo state invitate" chi mai potrebbe invitare me? Capisco che invitino lei perché è molto bella e socievole.

"Siamo?" chiedo indicando prima me, poi lei.

"Beh si, più siamo meglio è, no?" iniziamo a incamminarci verso l'uscita.

"Non voglio proprio deluderti, sembri così felice, ma alle feste io non ci vado" un ammasso di adolescenti ubriachi che si strusciano uno sull'altro non è il mio ideale di divertimento.

"Dai, solo per questa volta, non conosco nessuno" tira in fuori il labbro inferiore come quando i bambini fanno i capricci "Poi se non ti dovesse piacere non te lo chiederò più" sembra ragionevole come richiesta.

"Dove si farà?" prima di tutto devo capire chi la organizza per fare in tempo a tirarmi indietro.

"Da un certo Aaron" non lo conosco, meglio così. "Ok, ci sarò".

"Dobbiamo andare a fare shopping giovedì pomeriggio" questa ragazza mi sta proponendo di fare tutte le cose che più odio nella stessa settimana.

"Sinceramente-"
"Non era una domanda" mi interrompe bruscamente. " E sappi che andremo al centro commerciale a costo di trascinarti con la forza" si sta innervosendo quindi annuisco e basta.

"Allora a domani Brooke" mi sorride saltellando verso l'uscita.
"A domani Kim".
Mi fanno paura i suoi sbalzi d'umore.

...

"Lo sai vero che hai fatto molti progressi?"
"Lo so" rispondo forse un po' troppo seccata.

"Senti Brooke, non devi rovinarti per piacere agli altri" sentenzia il dottore sistemandosi gli occhiali sul naso con l'indice.

"Leonard sei stato adolescente anche tu, lo sai che sanno solo giudicare. Poi non sono vista di buon occhio di mio, voglio almeno cercare di non dare altri motivi per giudicarmi" cerco di spiegargli come tutte le altre volte.

"Quest'estate però hai fatto come ti ho detto" quest'estate non ero a scuola circondata da persone che si sentono superiori a tutto e tutti.

Leonard Davis, mio zio non che mio dermatologo. Fin da quando mi è spuntato il primo brufoletto ho iniziato a mettere in faccia quanto più make-up possibile, non sono molto a mio agio con me stessa e con la mia acne ma nascondendo i miei difetti riesco sempre a far finta di star bene.

"Cerca di limitare il make-up troppo soffocante per la pelle almeno" una richiesta disperata che in me smuove sicuramente un senso di dispiacere.

"Ci proverò", falso.
Devi apparire sempre perfetta.

Dal momento in cui ci siamo sfioratiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora