36 - Brooke

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Sono alla partita di football del mio ragazzo, ormai ho imparato a conoscerlo e capirlo meglio

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Sono alla partita di football del mio ragazzo, ormai ho imparato a conoscerlo e capirlo meglio.

Dalla festa di Cody è passata una settimana, significa che siamo a fine novembre e sta arrivando il gelido mese di dicembre.

Ho visto Miller nei corridoi e sembrava che mi stesse seguendo ma, visto che il mondo non gira intorno a me, ho abbandonato quella stupida idea.

Sta per finire la partita e siamo in netto vantaggio, Miller fa un ultimo touchdown e l'arbitro ne fischia la fine decretando la bellissima vittoria della nostra squadra.

Mi alzo per andarmi a complimentare con Samuel, prorpio come farebbe una brava fidanzata, e vedo Ethel avvicinarsi come al solito a Miller per abbracciarlo e chissà cos'altro. Questa volta il moro non la liquida come al solito ma si fa stringere dalla bionda e, anzi, la bacia con molta foga.

Alla vista di quella scena provo un mix tra disgusto e tristezza, perché mi da fastidio?

"Piccola!" esclama il mio finto ragazzo dandomi un veloce bacetto a stampo, la farsa ormai si sta facendo sempre più seria e impegnativa.

"Guarda! Quei due si sono finalmente decisi a mettersi insieme una volta per tutte" esclama riferendosi a Miller e Ethel mentre si appoggia su di me con tutto il suo peso.

"Sei sudatissimo" me lo scollo di dosso.

"Allora sta a sentire, andiamo a festeggiare la vittoria a casa di uno dei ragazzi-"
"E vuoi che io venga con te" lo interrompo sapendo già cosa aveva intenzione di dire.

"Proprio così" dice grattandosi la nuca. Annuisco in silenzio senza averne la minima voglia. Dopo la doccia entriamo nella sua auto e aspetto che metta in moto ma non succede.

"Parti!" lo sprono.

"Dobbiamo accompagnare due che però non arrivano" dice controllando l'orario sul cellulare.

"Eccoci" annuncia la voce più fastidiosa del mondo dopo aver sbattuto violentemente la portiera.

"Scusate per il ritardo" ci si mette l'altro.

"Già scusateci ma ci siamo persi nelle doccie dello spogliatoio" ridaccia la prima.

Samuel mette in moto ma vorrei solo andarmene, con tutta la gente a cui doveva dare un passaggio proprio Ethel e Logan?

"Allora ragazzi, finalmente vi siete decisi a fare il grande passo" rompe il silenzio il guidatore parlando come un adulto alle cene di famiglia.

"Sì, io e il mio bel Logan abbiamo capito che era ora di definire il nostro rapporto" dice la bionda facendo una vocina davvero stupita.

"Siamo davvero felici" dice il moro e ho il forte impulso di mandarli entrambi a quel paese.

"Era ora ragazzi, era dal primo anno che credevo foste anime gemelle" voglio davvero prendere a schiaffi il guidatore.

Dal momento in cui ci siamo sfioratiWhere stories live. Discover now