Capitolo 68 - Sara

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Sara

Mi lancia sul letto e questi modi da uomo delle caverne invece di irritarmi, se fatti da lui, mi eccitano, riesce comunque ad avere la giusta dose di decisione e delicatezza.
Mi guarda come se fosse a digiuno da mesi ed io fossi il suo pasto preferito, vedo i suoi occhi accarezzare la mia figura, fremo come se mi stesse toccando, come una stupida.
Ma è questo l'effetto che ha quest'uomo su di me, accende il mio desiderio con uno sguardo, quegli occhi che ora punta nei miei, quegli occhi talmente azzurri da farmici annegare ogni dannatissima volta, senza scampo, come la prima.

Come è possibile? Come ci riesce?

"Appena ti ho vista stasera, avrei voluto fare una cosa."
Intrappola il labbro inferiore fra i denti per un breve momento, come se con la mente stesse già pregustando delle fantasie che ha tutte le intenzioni di far diventare realtà, e mi chiedo, chi sono io per fermarlo?
" Cosa? "
Faccio la finta innocente, ma lo capisce subito che non mi si addice, le sue labbra si alzano in un sorrisetto sexy solo da un lato, poi con voce roca mi dà il colpo di grazia.
" Lo vedrai."

Cavolo quest'uomo è mio.

Datti un contegno Sara, accidenti, non scioglierti solo perché si è tolto la giacca sportiva beige che fasciava le larghe spalle, ora non boccheggiare in cerca di aria perché si sta lentamente sbottonando la camicia bianca guandandoti fissa negli occhi.
Sale con un ginocchio sul letto, poi si china poggiando anche le mani, e mentre lui avanza verso di me, io mi stendo, il suo corpo struscia sul mio, si avvicina quel tanto che basta al mio viso, la sua figura possente mi sovrasta, mi schiaccerebbe se non fosse per le braccia muscolose che reggono il peso.
La sua erezione spinge sulla mia coscia, e il respiro caldo mi solletica la pelle del collo, posa un bacio proprio lì, poi sale fino alle mie labbra.
"Voglio rovinare questo bel rossetto e poi strappare il tuo vestito e perdermi in te per tutta la notte."
Rilascio l'aria che stavo trattenendo, lui lecca le mie labbra, ed io potrei svenire, istintivamente mi aggrappo alle sue grandi spalle con l'intento anche di approfondire il bacio e stringerlo a me, ho bisogno di sentirlo addosso, ma si allontana.
Corrugo la fronte e lo fisso confusa, mi sollevo sui gomiti e cerco di capire cosa sia successo, a braccia conserte e con un'espressione severa, Chris resta in piedi davanti il letto.
"Che succede?"
Non capisco all'improvviso questo cambio di rotta.
"Vuoi togliere la camicia solo agli spogliarellisti, al tuo uomo no? Dovremmo parlarne, non mi piace affatto l'idea signorina, anzi, il pensiero mi fa uscire di testa."
Si adombra di cupi pensieri, mentre i suoi occhi si perdono nel vuoto ad immaginarmi in scenari mai esistiti, che farebbero impazzire anche me. Sarei tentata di torturarlo ancora un po', per vendicarmi del teatrino trovato al locale, ma so che non ha fatto nulla di male, mi fido di lui e del suo amore.
Daniele ci ha inviato quelle foto, da brave diavolette abbiamo preso l'immagine di un contatto di Emily, lei davvero organizza addii al nubilato e celibato, ha conoscenze di associazioni apposite, ragazzi o ragazze seri, sono bastati pochi click attraverso una banale applicazione sul telefono e magicamente noi tre eravamo con uno spogliarellista sullo sfondo.
Mi alzo dal letto, poso la mano sul suo petto nudo scostando la camicia aperta, la sua pelle sembra ardere, le dita scendono lente e lo vedo chiudere gli occhi come se volesse godersi meglio il momento.
Gli lascio un bacio sul collo, poi un altro sulla clavicola, scendo sul pettorale sinistro fino a baciare quel pezzetto di puzzle che combacia solo con me, disegnato proprio sul suo cuore.
Alzo gli occhi e incontro i suoi, accarezzando la sua pelle faccio scivolare la camicia lungo le braccia che finisce a terra, ad un tratto la sua mano è sulla mia schiena e fa scontrare i nostri corpi.
Il suo respiro caldo e il mio si mescolano mentre sento la zip del mio vestito scendere con lentezza lungo la schiena.
"Immaginarti con un altro uomo mi ha sempre fatto impazzire mentre eravamo lontani, e anche adesso che so che sei mia, che lo sei sempre stata, questo pensiero mi fa uscire di testa."
Abbassa il vestito, me lo lascio sfilare, il tessuto scivola sulla pelle finendo ai miei piedi, resto in intimo interamente di pizzo nero davanti a lui, che emette un suono gutturale di apprezzamento, mi fa sentire sempre bella ai suoi occhi.
Non importa cosa io indossi o non indossi, è quel modo di guardarmi che mi fa sentire amata, in ogni sua forma, mai potrei trovare questa completezza in un'altro uomo.
Quel modo di guardarmi mentre sto cucinando, mentre sto leggendo un libro, mentre coccolo Stark, mentre sono sotto la doccia, in questo momento, in tutti questi sguardi diversi, lui, mi vede davvero, non solo nel mio corpo, ma nel mio essere.
"Non c'è stato nessuno spogliarellista, è una foto falsa, fatta con un'applicazione, volevamo solo vendicarci per quelle ragazze."
Il suo viso diventa serio, non voglio litigare, cerco di spiegarmi meglio.
"Christian, non ci sarebbe stato niente di male se ci fosse stato da noi, ne se ci fosse stata da voi, però non sarei stata felice che l'uomo che amo ammiri un'altra donna spogliarsi, non fa piacere..."
La sua bocca si scontra con la mia con violenza, il bacio che ne segue ha una tale passione da stordirmi, la sua lingua con prepotenza lotta con la mia, mi divora famelico, sgancia con un gesto il reggiseno e me lo toglie buttandolo da qualche parte.
La mia pelle sulla sua mi da brividi ed emozioni che esplodono potenti, sgangio il bottone dei suoi pantaloni e mi aiuta ad abbassarli con un unico gesto insieme ai boxer, ci stacchiamo per riprendere fiato e posso vedere quanto desiderio ha di farmi sua.
Desiderio che leggo anche nei suoi occhi improvvisamente più scuri, desiderio che trasmette con le mani che viaggiano sul mio corpo e con possesso mi stringono nuovamente a lui, desiderio che esprime con la sua bocca che assapora ogni centimetro di me, facendomi impazzire.
Senza riuscire a staccare le nostre labbra, troppo presi da questa passione, dalla magia che ogni volta si crea, si siede sul letto portandomi su di lui, mi strappa con forza l'estremità del pizzo delle mie mutandine, e con urgenza diventiamo un solo corpo, perché in fondo è ciò che siamo.
Cerco i suoi occhi, fra i gemiti, gli ricordo ciò che siamo.
"Voglio solo le tue labbra, solo le tue mani possono toccarmi, solo tu e nessunaltro posso amare, ricordalo, siamo il destino dell'altro."

I suoi occhi si illuminano e ciò che dice non lo avrei mai immaginato.
"Sposami Sara."
I movimenti si bloccano, forse ho capito male, forse sto impazzendo e la mia mente inizia ad immaginare cose assurde,la bocca si spalanca e resto immobile sottoshock.
"Stai per dire che non hai sentito bene oppure che non è il momento adatto per farti una proposta simile. Invece ho proprio detto sposami e questo è il momento più magico che ci sia, ci stiamo amando, siamo una cosa sola, le nostre anime si fondono in questi attimi, perché non è solo un bisogno carnale fare l'amore con te."
Continuo a non emettere un suono, ma dentro di me c'è un urugano.
" Non azzardarti a dire che è presto perché siamo stati lontani fin troppo e abbiamo superato grazie a questo amore già tutto. "

Mi scosto da lui frastornata, nota i brividi sulla mia pelle, ci copre entrambi con il grande plaid di lana blu poggiato sul letto, non ho la forza di dirgli che non sono per il freddo ma per le emozioni che mi fa provare, sono troppo scombussolata al momento.
Mi stringe, e richiama l'attenzione dei miei occhi alzandomi il viso con l'indice sotto il mento, le lacrime iniziano a scendere sulle guance e lui sorride.
"Lo prendo per un sí, anche se non ho un anello?"
Avvolge il mio viso fra le sue mani, il cuore mi scoppia di un amore immenso ed indescrivibile, un amore che ho sempre letto nei libri, un amore che ho solo visto nei film, un amore che ora è mio e lo sarà per sempre.
" Sí. "
Urlo felice gettandomi fra le sue braccia che mi stringono con vigore, ridiamo insieme mentre sono stesa sul mio uomo, é tutto perfetto, nulla può rovinare il nostro amore, la nostra felicità.
Cerco subito le sue labbra, non mi fa di certo aspettare,  questo bacio ha un sapore nuovo, invece siamo sempre noi, un noi che ha un sapore di eternità.

Mi sveglio prima del solito, stamattina sono raggiante, chissà perché?
Non vedo l'ora di dire la novità alle ragazze, sarà un tantino imbarazzante specificare il momento esatto in cui me lo ha chiesto, magari per gli altri dovrò inventare una versione diversa.
Guardo Chris dormire accanto a me tranquillo, non posso crederci che mi ha chiesto di sposarlo, è un'emozione unica.
Mi alzo piano, vado a fare una doccia, l'acqua scorre calda, e mi butto sotto il getto per godermi questo tepore, oggi devo andare prima in clinica, per fortuna qui ho diversi cambi e non devo passare da casa.
Mi dispiace per Stark, per farmi perdonare lo porterò al parco più tardi, per non parlare di Sergio, é stato costretto di nuovo a dormire da Carlo, dovremo scusarci anche con lui, colpa di Christian, potevamo andare da me ieri sera.
La porta del bagno si apre e il sorriso furbetto di Chris appare attraverso il vetro, toglie il pigiama.
"Non ci pensare proprio, devo uscire prima."
Lo avviso ad alta voce per sovrastare il rumore dell'acqua.
"Ed io non ti sposo più."
Annuncia furbo.
"Ricattatore, ormai lo hai detto, non puoi tirarti indietro."
Apro le ante della doccia per mettere le cose in chiaro, ma lui ne approfitta ed entra.
"Buongiorno futura mogliettina."
Sussurra al mio orecchio.

Oddio mi sto sciogliendo.

La sua bocca intrappola la mia, il suo corpo imprigiona il mio in una morsa, e non voglio liberarmi.

Ovviamente arrivo a lavoro in ritardo, un giorno di questi il mio capo, se, e ripeto se dovesse ancora avere un briciolo di pietà e non licenziarmi, mi spedirà di sicuro a Firenze alla clinica associata alla nostra pur di togliermi dai piedi, sto sfidando da troppo tempo la sua pazienza.
Salgo di corsa le scale quando una voce che credo di conoscere mi chiama.
"Sara."
Mi volto, purtroppo non mi ero sbagliata, è lei.
"Che ci fai qui?"
Gabriella scende dall'auto e avanza verso di me.
"Dobbiamo parlare della decisione che ha preso Christian, sono sicura che tu centri in tutto questo, non puoi permetterlo."

Di che diavolo sta parlando?

Ciao a tutti, spero vi sia piaciuto il capitolo 😍 che ne dite della proposta? Non ve la aspettavate, vero? In realtà volevo farla prima, poi sono uscita fuori tema, scrivendo i capitoli succede spesso che la storia vada un po' dove vuole

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Ciao a tutti, spero vi sia piaciuto il capitolo 😍 che ne dite della proposta? Non ve la aspettavate, vero? In realtà volevo farla prima, poi sono uscita fuori tema, scrivendo i capitoli succede spesso che la storia vada un po' dove vuole.
Siamo quasi alla fine, di cosa parlerà Gabriella, siamo giunti ad un punto.

Come due pezzi di un puzzle. Where stories live. Discover now