ARON:
"Ti prego.. non fermarti." Sibila con le guance tinte di rosso. Sto letteralmente impazzendo.
Esco dal suo corpo e rientro con forza toccandola nel punto giusto. Sento di esserci quasi.
Il suo culo è strettissimo, mi fascia la pelle come una morsa. Inoltre vederla piegata davanti a me, con il seno premuto contro il vetro e le natiche sode in bella vista peggiora solo la situazione.
Gioia è una bomba di sesso.
Ha un fisico da modella e la sua voce.. la sua voce delicata è meglio di una dose di cocaina.
Vorrei prenderla in ogni posizione, marchiarla e sentirla gridare per me perché tutto questo non mi basta con lei.
È diversa dalle altre ragazze.
Lei è un mondo a parte, pura, e toccarla con queste mani sporche di sangue mi da un senso di eccitazione verso di lei.
Mi fa perdere la ragione.
"Aron.." S'irrigidisce contro il mio petto curvando la schiena e volta la testa cercando disperatamente il mio sguardo.
Non sa come comportarsi.
Non posso credere che sia realmente così inesperta, sono quasi scioccato. Sua madre avrebbe dovuto informarla dello stretto necessario.
"Lasciati andare."
Geme speditamente portando una mano dietro la mia nuca quando le mie dita raggiungono il suo clitoride gonfio.
Lascio roteare il dito e le tappo la bocca mantenendola tra le braccia.
Tutto di lei trema.
Persino il mio corpo. Sento di esserci anche io.
Rilascio le ultime spinte, dopodiché scoppio dentro di lei, Gioia spalanca la bocca e mi svuoto fino all'ultima goccia poggiando una mano contro le piastrelle per riprendere fiato.
Sono stremato.
"Aron.." Sorride e cerca ancora una volta il mio sguardo.
Non rispondo, afferro il bagnoschiuma e incomincio ad insaponarmi mentre mi riprendo dallo stato di estasi.
Sono sporco del suo sangue.
"Aron!" Mi richiama.
"Che cosa c'è Gioia?" Mi volto e noto i suoi occhi lucidi.
"Perché fai così adesso? Sibila.
"Così come?!"
"Sei.. indifferente."
"Gioia abbiamo scopato cos'altro dovrei fare? Regalarti un mazzo di rose?"
"Scopato?" Ripete e sgrano gli occhi per il suo linguaggio. Ma che cazzo fa? Piange?
Esce dalla doccia singhiozzando e si affretta a coprire il corpo.
"Aron vattene da qua."
"Non darmi ordini Gioia, ti ho già detto che faccio quello che voglio."
"Perché fai sempre così? Perché rovini tutto ogni volta?! Perché Aron?"
"Non sto rovinano niente."
"Invece si e sai benissimo di cosa parlo!"
Sospiro spegnendo l'acqua ed esco per rivestirmi.
"Non puoi trattarmi così tutta la vita."
"Io posso fare quello che voglio."
"Senti.. lascia perdere." Asciuga le lacrime.
L'attimo dopo barcolla reggendosi la testa.
Pare avere un malore all'improvviso.
"Aron.."
"Gioia, cosa succede? Non ti senti bene?" La sorreggo, chiude gli occhi e scuote la testa.
L'afferro velocemente tra le braccia stendendola sul letto della sua camera e spalanco la finestra.
"Mi fa male il petto."
"Hai preso le medicine?"
Con la testa mi fa cenno di no.
"Ma che cazzo ti passa per la testa?"
"Aron ti odio." Scoppia di nuovo a piangere.
Rimango a fissarla stranito.
"Non voglio più sposarmi con te, voglio sposarmi con un altro uomo."
Le sue parole mi spiazzano.
Stringo i pugni incazzato.
"Tu mi tratterai sempre male, non cambierai mai. Non hai sentimenti, sei un uomo terribile, io.. io non riesco a capirti." Incomincia a straparlare.
"Gioia mi stai facendo incazzare smettila."
"Voglio sposare un'altra persona."
"Tu non sposerai nessun altro e ora smettila di dire stronzate!!"
"Perché? Aron rifletti, se nemmeno tu mi vuoi sposare potresti aiutarmi a rompere questo maledetto patto. Hai moltissimo potere, puoi sfruttarlo a tuo vantaggio."
"E con chi vorresti sposarti? Mmh?!"
"Non lo so. Davide è un ragazzo.."
"Davide?! Chi cazzo è Davide?!"
"Non urlare!"
"Non funziona in questo modo. Non puoi sposarti con il primo che capita!!"
"Io sono abbastanza matura da scegliere per la mia vita."
"Invece sei una bambina Gioia."
Solleva il busto, digrignando i denti.
"Una bambina? Io sono stata messa al mondo per essere degna di te, non per essere mortificata Aron.
Non hai la minima idea di cos'abbia passato in questi anni per cercare di soddisfare le tue maledette esigenze. Mi hanno rinchiusa qua dentro diciannove anni.
Io ti stavo aspettando!! Ero innamorata di te, di quel ragazzino premuroso che mi ha fatto battere il cuore per la prima volta.
Non immagini quante notti sognavo di rivederti.
Nei miei pensieri eri già mio marito.
Ma quando sei tornato eri una persona totalmente diversa.
Cattiva e cinica. Ho provato tanta rabbia e delusione. E non sai quanta paura nascondo se penso a ciò che mi aspetta con te per i prossimi decenni.
Quindi per una volta nella vita non pensare soltanto a te stesso. Se realmente non mi desideri, lasciami andare."
Sbatto le ciglia turbato.
"Io non ho voglia di giocare Aron."
"Vuoi sposare un altro uomo?" Domando e mi affaccio alla finestra. Un senso di rabbia sta crescendo nello stomaco, vorrei spaccare ogni cosa.
Gioia è sempre stata innamorata di me, mi ha sorpreso questa confessione.
"Si."
"Scordatelo. Se non sposerai me non sposerai nessun altro uomo fino a quando io respirerò."
"Cosa..?"
"Hai capito bene. Tu sei mia Gioia, non scapperai mai da me, costi quel che costi."
"Aron sei un egoista!!" Sento i suoi passi dietro di me.
Mi volto e la spingo contro il muro, lasciando che il suo asciugamano tocchi il pavimento.
"Sei uno stronzo!!" Diventa completamente rossa.
"Fanculo Aron!!"
"Fanculo a te stronza. E se provi ancora a nominare qualche bastardo davanti a me ti faccio trovare la sua testa dentro il tuo cazzo di letto."
Arriccia il naso sfidandomi con lo sguardo.
"Sei uno psicopatico."
"Non sai di cosa sono capace Gioia."
"Non mi fai paura."
Sorrido leccando le labbra non appena mi ricordo che è nuda davanti a me. Gioia tenta di coprirsi nuovamente con l'asciugamano ma non glielo permetto e mi spingo contro di lei, tenendola ferma.
Ora fa la timida? Mi viene da ridere, fino a qualche minuto fa mi implorava di non fermarmi.
"Aron va via e lasciami riposare."
"Gioia non giocare con il fuoco, ti conviene chiudere la bocca prima che sia troppo tardi."
Sorride sfacciatamente schiarendosi la voce.
"Non diro a mio padre di ciò che è successo poco fa dentro il bagno ad un patto."
"Qua i patti li faccio io, non tu."
"Voglio che mi porti con te in qualche posto domani sera."
Sputo una risata isterica.
"Non se ne parla."
Che cosa sta cercando di fare?
"Io voglio uscire Aron."
"Gioia vai a dormire e riposa la mente perché stasera stai dando il meglio di te." Afferro il cellulare sul comodino e apro la porta.
"Il tuo braccialetto." Le ricordo. Glielo lancio e lei lo prende al volo.
"Aron."
"Cosa vuoi?"
"Non dirai nulla, vero?"
"Tu pensa a darti una regolata e io farò finta che non sia successo niente. Parla e sei rovinata."
Spalanca la bocca.
"Buonanotte Gioia."

"

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
L' EREDEWhere stories live. Discover now