.Ending....

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4 mesi dopo....

Aprì gli occhi, guardando il soffitto e il lampadario danzare al ritmo del mio mal di testa. Avevo la bocca impastata di schifo, l'ultimo pasto decente lo avevo fatto penso una settimana fa e qualsiasi mansione domestica era diventata un lusso per la mia depressione e i miei sempre più violenti pensieri suicidi.
Ero finito di nuovo al punto di partenza, in quel deplorevole e disgustoso stato tra l'insulso e il desiderio di essere morto, se non ancora più in basso....
Avevo perso tutto nel giro di 2 mesi, ogni singolo rapporto che avevevo costruito e coltivato con impegno e fatica. Tutto....
Bevvi a forza altro liquore, costringendomi a ricordare per la milionesima volta quegli avvenimenti, cercando di trovarvi un senso.

Da quella difficile sera, quando Marcus era stato male e Agnese era rimasta per la notte ad aiutarmi, le cose erano andate sempre peggio.
Lawrence, dopo quello schiaffo di verità che gli avevo dato, con un tono tutt'altro che dolce devo ammettere, non si era più fatto vedere nè sentire. Nè un messaggio o una chiamata, niente. La porta di casa sempre sigillata come quella della galleria, non ero più riuscito a trovarlo.
Marcus invece era come se avesse premuto un interruttore dentro di sè, era più dolce e simpatico, ma non era lui. Si era messo una maschera e si era chiuso in se stesso come mai prima di allora, non facendomi più entrare, in una sottospecie di tattica si sopravvivenza: "se non sono più violento e scontroso, Sirio mi lascerà stare".

Insomma, tutti e due si erano staccati drasticamente da me senza una spiegazione razionale, se non che gli esami li tenevano occupati più del dovuto, lasciandomi per giorni e perfino settimane senza farsi sentire.
Fino a quel maledettissimo giorno.....
Si erano entrambi presentati nel mio ufficio, facendomi tirare un sospiro di sollievo. Li avevo accolti con gioia e affetto, ignaro di quello che avevano da dirmi:
"Preferiremo interrompere i contatti con te Sirio, sinceramente abbiamo notato molte più divergenze tra noi due, per non parlare del costante disagio che viviamo in tua presenza, abbiamo provato a far finta di nulla ma ........ forse è meglio finirla qui e andare ognuno per la propria strada!" Mi disse Marcus, senza mostrare nessuna emozione o rimorso, mentre Lawrence annuiva in approvazione.

Quelle parole mi avevano spezzato nel profondo... è un incubo, non è possibile. Dopo tutto quello che avevo fatto per loro, dopo tutto quello che avevo fatto a me stesso per poter stare con loro, rimettendomi in piedi a fatica, affrontando i miei peggiori demoni e ignorando la mia decrepita salute mentale....le nottate passate a cercarli per Milano mezzi sbronzi o fuggitivi da delle scenate, gli urli e i litigi per farli restare sulla retta via. Tutti quei baci, carezze, sorrisi, tutto il tempo che avevano passato appiccicati a me o addosso a me a dormire o prendersi dosi imbarazzanti di affetto per un 18enne...niente? Era stato solo niente? Una bugia? Una truffa?
Ero rimasto a guardarli per diversi minuti incredulo, mentre ogni singolo istante passato con loro tra le mie braccia mi attraversava la mente. Era stato tutto un bel cumulo di niente?
Li congedai malamente, mandandoli a fanculo entrambi, chiamandoli in ogni nome infimo possibile e intimandoli di non farsi mai più vedere, nè di permettersi mai più di venirmi a cercare per chiedere aiuto, se quello era il loro modo di definire quella nostra relazione che io credevo intima e speciale, con un uomo che gli da dato la luna nonostante non fosse obbligato e invece era solo una grandissima pagliacciata di due ragazzini manipolatori e vigliacchi!

Ma appena loro furono usciti dalla porta del mio studio, così come dalla mia vita, si erano portati via qualcosa di me, quel qualcosa che mi serviva per funzionare come una persona normale.
Perchè quel qualcosa, che mi aveva salvato in quei mesi era proprio stato amarli e fargli da padre, prendermi cura di loro e stargli dietro. E invece era stato tutto un gioco bastardo del destino, che mi aveveva messi davanti due creature spezzate e disperate come me, con il solo scopo di prendermi per il culo.

Saudade: "L'amore che resta"Where stories live. Discover now