.Capitolo 41.

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Mi risvegliai dopo un paio d'ore, stavo molto meglio, avevo dormito un pò e mi ero rigenerato, anche perchè dovevo avere molte energie per occuparmi di quei due. Non uscii subito dalla camera poichè avevo sentito dei rumori dalla camera accanto e non volevo impicciarmi nè essere molesto, così mi misi a leggere un pò dei libri che mi aveva dato Louis, aspettando con ansia anche il materiale da Agnese. Quando un urletto soffocato interruppe il silenzio, capii che avevano fatto pace..... povero me.
Non tanto per i quasi 20 mesi di astinenza sessuale, ma perchè avrei preferito essere altrove e non sentire i loro amplessi, per quanto fossi felice che avessero risolto. 
Forse il mio amico là sotto neanche riesce pià alz....EMH! Dicevamo....

Dopo un'altra oretta a leggere, andai a cercare i miei combinaguai, che presto trovai in salotto, sul divano, accoccolati uno vicino all'altro nei loro plaid a leggere i reciproci foglietti. Sembravano aver preso la cosa seriamente, e aver davvero provato a discutere di cosa loro fossero capaci e quali fossero i loro limiti nei confronti della relazione. Mi sentivo che ci fossero parecchie cose riguardo il sesso, ma preferivo non sapere...
Mi avvicinai e gli accarezzai la testa con un sorriso, lasciandoli un pò spaesati ma contenti.

Andai in cucina con il cuore pesante, mi faceva male sapere che neanche un semplice gesto, che poteva simboleggiare che stavano facendo la cosa giusta, del rinforzo positivo insomma, quella cosa che... aspe l'ho letta prima.... in pratica "incoraggiare i comportamenti giusti e i successi per associarli a una cosa positiva".
Il fatto è che mi dispiaceva un pò essere arrivato così tardi, non aver potuto fare di più, non aver potuto sistemare le cose prima. Sapevo che ci sarebbe stato molto da fare, e speravo solo che il nostro legame potesse diventare più stretto, giorno dopo giorno, così da poterli aiutare di più.

Il neurone senziente ormai non si chiedeva più cosa mi fosse preso, come mai proprio quei due, perchè mi fosse così a cuore il loro bene, il vederli sereni, in pace con loro stessi e il loro passato, a vivere finalmente la vita che si meritano. Forse perchè loro, senza saperlo, mi stavano salvando da me stesso, impedendo in maniera inconscia, che mi autodistruggessi sempre di più. Pensare ora che avevo considerato il suicidio, appena 3 mesi fa, mi fa accapponare la pelle.
Preparai una piccola merenda, includendo a forza frutta e verdura, prima di tornare in salotto con loro.

<<allora, avete parlato un pochino? Risolto?>> mi sedetti dalla parte opposta a quella dei ragazzi, non volendoli disturbare, ma preso si avvicinarono a me, accoccolandosi. Era anche ora che questa cosa diventasse naturale per entrambi!
<< si dai, abbiamo fatto pace! Alla grande direi!>> disse Marcus, sorridendo al fidanzato, che arrossì lievemente.
<< l'ho sentito...>> dissi ridacchiando, prima di far finta di nulla, mentre arrossivano come due peperoni.
Li abbracciai per smorzare la tensione, scompigliandogli i capelli.
<< l'importante è quello. Cercate di parlare la prossima volta invece di lanciarvi i piatti come una coppia di Beatiful! Sennò potete chiamare me come giudice imparziale, da quello che ho visto, i miei metodi hanno funzionato alla grande!>>

I ragazzi si guardarono, come se fossero un attimo indecisi su cosa fare. Alzai un sopracciglio, prima che Lawrence sospirare e desse l'ok al fidanzato:<< a proposito dei "tuoi metodi"... non è che potremmo parlarti di una cosa?>> mi disse Marcus un pò imbarazzato. Oh no....
Mi tirai su a sedere, facendomi serio:<< ragazzi... se vi ha dato fastidio la "libertà" che mi sono preso nel fare quello che ho fatto, anche nei giorni scorsi, ditemelo. Io non ho e non ho avuto alcuna intenzione di farvi del male e...>> cercai di spiegarmi, spaventato che potessero aver frainteso le mie intenzioni o peggio, che le abbiano associate a un abuso. Ma Lawrence mi fermò prima che potessi finire...

<<assolutamente no! Per quanto dannatamentd male possano fare le sberle che ci siamo presi da te, non ci ha dato fastidio anzi...>> mi disse, imbarazzandosi.
Li guardai tutti e due, interdetto. Non stavo capendo.
Marcus prese un respiro profondo, prima di parlare, un pò nel panico:<< quello che stiamo cercando di dirti è... allora... l' 80% delle litigate che esplodono tra noi due è per il fatto che uno fa una stronzata, l'altro lo punisce e parte la polemica sul "hai esagerato" , "sei stato di parte", " io con te non ho fatto così forte", "ti sei anche vendicato per quello" e via dicendo... insomma metà delle volte che cerchiamo di educarci e aiutarci o litighiamo o... finiamo per fare altro! E quindi direi che per entrambi è molto controproducente no.... quello che vogliamo dirti è....>> potevo vedere le parole morirgli in bocca, stava sudando tantissimo.

Saudade: &quot;L'amore che resta&quot;Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon