.Capitolo 22.

979 64 7
                                    

Lawrence riprese a studiare tra le mie braccia, diventando improvvisamente, estremamente concentrato e produttivo: "Devo segnarmelo che le manifestazioni d'affetto erano più efficaci di una sgridata la prossima volta che devo farlo studiare", pensai con un sorrisetto, mentre lo guardavo lacorare con la coda dell'occhio, fingendo di stare controllando delle verifiche.
Stavo piano piano imparando i trucchi del mestiere di pad....emh...TUTORE, per essere d'aiuto al ragazzo: dalle più piccole cose a quelle più importanti, non c'era un modo giusto o sbagliato per fargliele fare, ma di certo c'era sempre un metodo più efficace, dato il suo carattere.

Miracolosamente finì prima del dovuto, e mentre si striracchiava drammatico per la fatica di stare sui libri, notai che Marcus non aveva ancora terminato di docciarsi, ma probabilmente gli rodeva che io e Lawrence fossimo insieme.
Ora qualcuno mi spiega perchè al neurone senziente è venuta in mente la canzone: "il triangolo no! Non l'avevo considerato..."
Sto rincoglionendo con l'età, aiuto!

Ci mettemmo seduti sul tappeto davanti al divano, giocando a carte e  parlando del più e del meno, non potendo purtroppo uscire a fare una passeggiata, come eravamo soliti fare, a causa del temporale.
Mentre il biondo esultava per la prima vittoria contro di me, il fidanzato finalmente ci degnò della sua presenza. Marcus fece una faccia schifata, appena di vide, ma non mi degnò di altre attenzioni, mettendosi più lontano possibile da noi, sul divano, spaparanzato come se nulla fosse.

Feci finta di ignorarlo a mia volta, ma non riuscii a non notate che aveva i capelli leggermente umidi, e una maglietta a manica lunga fin troppi leggera per il clima, considerando anche che i ragazzi avevano un impianto di riscaldamento da fare schifo, e gli occhi leggermente arrossiati, come se avesse pianto.
Più andavo avanti, e più mi segnavo cose che avrei dovuto prendergli, pur di farli stare meglio...
Scossi la testa, cercando di essere più dolce e gentile del solito, sorridendo a Lawrence che ancora stava esultando:<< fai poco il gradasso, ti ho lasciato vincere!>> lo stuzzicai, punzecchiandolo dove sapevo soffriva il solletico.

<<COSA? Ma se ti ho strabattuto di una decina di punti! Questa è strategia maturata con l'esperienza!!!>> disse il biondo, incrociando le braccia, e sollevando il naso altezzoso  Ridacchiai, sistemandomi i capelli con la mano:<<si chiama fortuna, quella che hai avuto te! Non credere di vincere al prossimo round, ragazzino.>> lo continuai a stuzzicare. Inutile dire che prese subito in mano il mazzo, e si mise a mischiarlo con foga, voglioso di un altre vittoria. Lo lasciai fare, mentre con la mia vista periferica, vedevo Marcus fissarci, come incantato: non aveva il solito sguardo aggressivo e arrabbiato, anzi, era come stregato dalla felicità del biondo, e dal nostro rapporto, così tranquillo e giocoso. Era invidioso e triste allo stesso tempo.
<<Marcus, vuoi giocare anche tu?>> gli domandai innocentemente, cogliendolo completamente alla sprovvista.

I suoi occhi si illuminarono, regalandomi un argenteo che non avevo mai visto nelle sue pupille, prima che la sua superbia e il suo orgoglio gli imponessero di fregarsene. Fece una smorfia, mettendosi a guardare il cellulare:<< no! Ho altro da fare....>> mi congedò freddamente.
Gli sorrisi, cercando di essere gentile e alzando le spalle:<<come vuoi... io torno a far perdere il tuo fidanzato!>> dissi, ridacchiando. Lawrence non si fece pregare, inziando a dare le carte, pronto alla rivincita:<<vedremo!>> mi disse, con due fessure azzurre al posto degli occhi.

Giocammo un altro pò, e devo ammettere che stava diventando bravo, infatti si portò a casa altre due vittorie, su cinque partite, prima di collassare sul tappeto, sdraiato a pancia in sù:<< pausa, non ne posso più di giocare a carte! Ma è mai possibile che l'unico giorno che voglio uscire, deve venire giù anche il cielo?>> mi domandò, alzando appena la testa. Sospirai:<< eh già, è proprio una sfortuna! Giusto qualche giorno fa, passando davanti un negozio, mi era venuta la tentazione di prendere, qualche gioco da tavolo... perchè le carte mi stanno un pò stufando, e volevo farti giocare a qualcosa di più stimolante, come un Trivia o un Monopoly... hai preferenze? Mai giocato a qualcosa di simile?>> gli domandai, cercando di capire i suoi gusti.

Saudade: &quot;L'amore che resta&quot;Where stories live. Discover now