Epilogo

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... amerai il finale❤️

***

Un anno e mezzo dopo

Bianca

<<Vai già via, Bianca?>> mi domanda Marta. É ufficialmente mezzanotte, di conseguenza é praticamente Natale, e io ho trascorso la vigilia con lei e alcuni amici in comune.
Anna e Luca hanno annunciato che si sposeranno in primavera. Sono felice per loro, eppure in quell'istante ho sentito che qualcosa mancava.
Mancava qualcuno.

<<Sì, io... Ho un po' di mal di testa ecco... É meglio che vada a riposare>> invento per svignarmela e lei annuisce comprensiva.
<<Va bene allora, ci vediamo domani>> sorride cortese e ricambio.
<<Certo>> le rispondo <<Ciao a tutti, ancora buon Natale>> urlo chiudendo la porta subito dopo che un coro di "Ciao Bianca" si é diffuso nell'aria.
Afferro il telefono dalla tasca del cappotto e lo sblocco velocemente.

Nessun messaggio da leggere.
Sospiro rassegnata e lo rimetto al posto. É da stamattina che non si fa sentire ma ieri sera sembrava tutto nella norma.
Nell'ultimo anno e mezzo, partendo da sporadici messaggi abbastanza sforzati e imbarazzati, siamo finiti a messaggiare o a videochiamarci ogni volta che si presenta l'occasione.
Come amici, ovviamente.

Il rumore di alcuni tuoni mi porta ad alzare lo sguardo verso il cielo. É buio ma le luci dei lampioni permettono di distinguere delle nuvole che si spostano. Conviene muoversi.
Cammino più velocemente e, nella strada verso casa, mi imbatto in un cantiere. Sorrido. Vanessa e Mattia ce l'hanno fatta.
Un altro rumore mi fa capire che non é il caso di perdersi in ricordi e, con passo veloce, arrivo a casa e mi lascio sfuggire un sospiro di sollievo quando mi chiudo alle spalle la porta di casa, asciutta e finalmente al caldo.
<<Britney? Britney dove sei?>> La chiamo e immediatamente lei si sposta da dietro il divano rendendosi visibile.

<<Ciao amore di mamma>> allargo le braccia per accoglierla mentre lei si avvicina <<Buon Natale>> le auguro facendole una carezza e stringendola a me in un abbraccio. Menomale che c'è lei.
La poso a terra solo per togliermi la giacca. Estraggo il telefono e controllo di nuovo, giusto per sicurezza.
Nessun messaggio da leggere.
Inevitabilmente ci resto un po' male. Basta Bianca! Un po' di dignità.
Lancio il telefono sul divano, poi vado verso il frigo e decido di concedermi una serata alla Vanessa.
Afferro il gelato, poi prendo lo spumante e torno a sedermi sul divano. Britney mi fissa, quindi mi alzo nuovamente, prendo un piattino e ci metto alcune crocchette per lei.
Glielo porgo, poggiandolo a terra proprio in direzione del tavolino dove c'è il mio gelato.

Apro la vaschetta, ne riempio una cucchiaiata grande e lo porto alla bocca, lasciandolo scendere con un goccio di spumante.
Così va meglio, questo rende la vita più dolce.
Continuo a guardare speranzosa lo schermo ma non si illumina. Ancora niente.
Neanche un piccolo messaggio di auguri.
Probabilmente non sta neanche pensando al Natale.
Forse è andato a ballare... E si sa come finiscono le serate in discoteca.
Ma questi non sono fatti miei, non mi interessa
Afferro un' altra volta il cucchiaio ma, nel girare la testa, incrocio uno sguardo pieno di pietà.
<<Mi sono fatta fregare, vero?>> Sospiro, Britney continua a fissarmi in quel modo e lo prendo per un sì. Ottimo.
Faccio per mandare giù altro gelato ma i suoi occhi assumono una sfumatura di rimprovero.
<<Che c'è?>> Le chiedo sentendomi attaccata <<Non guardarmi così! Non credere che io non ricordi come ti gongolavi delle sue attenzioni>> le ricordo e lei volta lo sguardo offesa. Ecco, ad ognuno le sue.

Din don.

Cazzo, no. Sono arrivati.
Ogni anno c'è un associazione che cerca di raccogliere fondi per le piante del paese vendendo biscotti di Natale. Peccato che costino un occhio della testa e facciano schifo.
Li ignoro, spero che vedendo che nessuno risponde vadano via.

(Re)TurningWhere stories live. Discover now