(Re)Turning

11. Il buongiorno si vede dal mattino

Facciamo il punto della situazione, penso che a questo punto sia abbastanza necessario.

Mi chiamo Vanessa Leonardi e fino a poco tempo fa la mia vita era praticamente perfetta. Avevo un lavoro che amavo e che, soprattutto, mi ha permesso di evadere dalla mia vita. Poi, all'improvviso, tutto l'equilibrio che avevo acquisito è crollato come un castello di carte appena vi appoggi le ultimi due sulla cima e ti viene voglia di picchiarti. Fortemente. Ecco, la situazione non cambia per quanto riguarda la mia vita: io stessa, infatti, ho posto l'ultima carta in cima facendo crollare tutto quanto.

Ora, premettendo il fatto che io sia consapevole di quanto fantastica io possa essere e di come le mie idee siano geniali la quasi totalità delle volte, la mia domanda è una e soltanto una.

NON POTEVANO BOCCIARCI QUESTO MALEDETTO PROGETTO?

Dal momento in cui ho saputo che fosse stato accettato tutto sta andando a rotoli: ho avuto un crollo emotivo molto potente e, per distrarmi, le ho provate tutte. Mi sono abbuffata di gelato, ho passato la mia serata a vedere uno dei miei film preferiti, provato a scaricare la tensione facendo palestra e, infine, mi sono buttata sull'alcol ma nulla di tutto questo ha effettivamente funzionato.

Tuttavia apprezzo lo sforzo di Mattia e la sua presenza in ognuna di queste fasi.

Il mio povero amico continua costantemente a, come si suol dire, prendere mazzate. Letteralmente.

Da quando questa situazione è cominciata si è guadagnato un pugno sul naso e un calcio negli stinchi, sebbene si parli in entrambi i casi di incidenti involontari. L'unica cosa di cui posso essere dichiarata colpevole sono le numerose spinte amichevoli che probabilmente gli procureranno una lussazione alla spalla. "Ad ogni azione corrisponde una reazione" ci insegna la terza legge della dinamica e, infatti, tutte le mie spinte non sono altro che reazioni alle sue provocazioni, ossia sorrisini e battute.. Chiamatelo karma, chiamatelo destino o predestinazione, in ogni caso, possiamo affermare con certezza che la colpa è sua. Chiaramente.

<<Nessa ti senti bene?>> la sua voce mi riporta alla vita reale distogliendomi dai miei pensieri e mi accorgo solo adesso che sta schioccando ripetutamente le mani davanti ai miei occhi. Come ho fatto a non notarlo?

Mi passo una mano tra i capelli <<Non troppo se devo essere sincera, non mi sento molto bene: da quando siamo partiti non ci siamo fermati un attimo>>
<<Si vede>> mi informa lui.

<<Si vede? Da cosa scusami?>> domando in panico <<Stanno bene i capelli?>> comincio a cercare freneticamente uno specchietto nella borsa.
Non è possibile, mi sono accertata che tutto fosse in ordine prima di uscire dalla stanza e scendere al pian terreno per fare colazione. La piega era impeccabile e il trucco anche...Allora da cosa si vede?
<<Benissimo>> mi rassicura <<Ma fino ad un secondo fa stavi continuando a girare il cucchiaino nel caffè da circa cinque minuti!>>

<<Cosa diavolo sei un cronometro?>>
<<Avresti dovuto vederti: fissavi il vuoto con uno sguardo perso mentre continuavi a girare il caffè. Davvero inquietante!>> esclama imitando il mio gesto con il suo caffè <<A cosa stavi pensando?>>
<<Niente di importante>> svio l'argomento <<Per caso hai qualcosa per il mal di testa? Sento che potrebbe scoppiarmi da un momento all'altro>> domando avvertendo più che mai la scarsa capacità di tenere gli occhi aperti e poggiando sulla fronte anche l'altra mano.

<<In camera dovrei avere un'aspirina>> dice finendo il suo caffè e alzandosi di scatto <<Torno subito>> mi avvisa prima di dileguarsi, penso per andare a prenderla.

Pochi minuti dopo, infatti, lo vedo rientrare nella sala da pranzo dell'hotel. Si ferma un attimo davanti al tavolo del buffet e, tra la miriade di dolci e frutta che lo affollano per la colazione, riesce a trovare una caraffa piena di acqua. Ne riempie un bicchiere e poi torna al tavolo.
<<Et voilà>> esclama soddisfatto appoggiando l'aspirina e il bicchiere davanti a me <<Servizio completo>>