10. Sei bellissima

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<<Mattia amoruccio della mamma! Non ti fai più sentire, disgraziato!>> la voce di Daniela risuona in tutto l'abitacolo della macchina mentre il figlio alza gli occhi un poco scocciato dal nomignolo usato dalla madre, anche se comunque non riesce a trattenere un sorriso intenerito davanti alla dolcezza della donna.

<<Mamma...>> risponde vago mettendo la mano sul cambio.

<<Amore mio come stai? Il viaggio sta andando bene?>> domanda lei in tono preoccupato.

<<Tutto bene mamma. Il viaggio procede bene e, fino ad adesso, non abbiamo avuto nessun imprevisto>>.

<<Meglio così, meglio così>> risponde pensierosa. <<Hai mangiato Mattia?>> domanda dopo un attimo di pausa.

<<Non ancora>> sbuffa lui <<Stiamo andando adesso a mangiare con Vanessa>>

<<Oh Vanessa! Il mio tesoro! Come sta?>> domanda la donna sciogliendomi il cuore.

<<Molto bene Daniela, tu?>> mi intrometto nella chiamata.
<<Ahhhhhhhh caraaa, non hai idea di quanto piacere mi faccia sentirti>> dice <<Anche noi qua stiamo molto bene, per fortuna. Mi raccomando, ti affido il mio bambino, tienilo d'occhio come sempre!>>
<<Tranquilla mamma, lo fa già benissimo. Anche troppo.>> le risponde schernendomi.

Spalanco la bocca offesa e lo fulmino con lo sguardo. <<Smettila cretino>> sussurro.

<<Va bene ragazzi, mi fa piacere che il viaggio stia procedendo bene. Mi raccomando, tenetemi aggiornata. Ti voglio bene tesoro.>>

<<Ti voglio bene anche io mamma. Salutami papà e Leo>> risponde Mattia prima che il silenzio cali nell'abitacolo.

Io, intanto, continuo a fare quello che stavo facendo prima che questa chiamata mi distogliesse dai miei pensieri: pensare a quanto successo in quel maledetto ufficio. Da quel momento, nessuno dei due ha voluto chiarire la faccenda ma Mattia continua a mandarmi frecciatine e sorrisini allusivi ogni volta che ne ha la possibilità, cosa che sta mandando in tilt il mio povero cervello.

Sono gelosa di lui?

Assolutamente no.

Forse.

Un poco.

<<E va bene, forse sono gelosa di te. Contento?>> sbotto all'improvviso.
<<Tantissimo>> mi risponde lui con un sorriso soddisfatto.
<<Non fraintendermi però>> mi precipito a chiarire le cose.
<<Non ho detto niente>> si difende.
<<Forse lo hai pensato>>
<<Forse>> risponde vago facendomi innervosire.

Prendo, dunque, un respiro profondo prima di cominciare a parlare. <<Penso sia normale essere gelosi tra amici. Io ti voglio tanto bene e, in tutta sincerità, non sarei proprio pronta a vederti con una sciacquetta come Stefania. Tuttavia è la tua vita, quindi sei libero di fare quello che vuoi, io non mi intrometterò più.>>

Mi rifila un'occhiata scettica.
<<Ci proverò>> prometto.

<<Però tu smettila di farmi i tuoi sorrisini perché mi metti in imbarazzo! Io non voglio che ci sia imbarazzo tra noi due>>
<<Quali sorrisini?>> risponde lui girandosi verso di me e facendone esattamente uno di quelli.
<<Visto che sei un idiota?>> lo offendo incrociando le braccia al petto e suscitando in lui una risata.

Una volta calmatosi, sempre con l'aria giocosa in volto <<Va bene, vostro onore. Mi dichiaro colpevole>> afferma <<Non farò più i miei sorrisini e neanche quello che ho fatto prima. Contenta?>>.

(Re)TurningWhere stories live. Discover now