Ho sospirato, roteando gli occhi: quando ci si metteva, miss maschera era una vera rompicoglioni.
-Ma, mia regina, come potevamo sapere che c'erano degli intrusi, se nessuno ci ha avvisato?- ha obiettato Gona.
-Appunto, servirebbero delle telecamere, nel labirinto, signora- ho aggiunto- se mi date un paio di giorni ve le progett...-

Silenzio minaccioso.

Meglio levare le tende, prima che si incazzi sul serio, no?

Mi sono appostata all'entrata del labirinto, con addosso il mantello dell'invisibilità, e ho immediatamente notato che tre elfi si stavano dirigendo verso di me.
E chi potevano essere, se non quell'impiastro di mio fratello, Mo, con Yuko e Mia, al seguito?

Probabilmente erano gli stessi che la sentinella aveva beccato solo mezz'ora prima.
Per attirarli in trappola, ho inviato una farfalla spia, di mia invenzione ovvio, in modo tale da farli perdere nel labirinto e permettere a Gona di catturarli.
E ha funzionato alla perfezione, complici anche i vapori anti elfi, tossici quanto la persona che li aveva inventati.
A proposito, avreste dovuto vedere com'era felice, quando le abbiamo riferito che avevamo preso tre elfi in un colpo solo, più il trumptus, che le gnappette avevano per sbaglio abbandonato nel labirinto!
Magari ci ringrazierà... magari.

Siamo ritornate qualche minuto in camera, "per sistemarvi, che è la prima volta che abbiamo ospiti, non fatemi fare figure di merda come al solito" (cit. Il mostro mascherato).

Ho abbandonato il viola, per fare posto al verde, e allo stile che ho sempre voluto avere, ma non ho mai potuto averlo, siccome i miei caaaari genitori adottivi volevano che mi vestissi sobria, adeguandomi allo stile elfico

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Ho abbandonato il viola, per fare posto al verde, e allo stile che ho sempre voluto avere, ma non ho mai potuto averlo, siccome i miei caaaari genitori adottivi volevano che mi vestissi sobria, adeguandomi allo stile elfico. Quando mi ero colorata i capelli con quell'incantesimo, inizialmente si erano arrabbiati, poi avevano lasciato stare.

Spiacente mamma e papà, ho provato ad essere dolce, ho provato ad essere gentile, ma mi sento molto meglio ora, che sono fuori di testa, dark ed estrosa.

Gona mi ha prestato il suo vecchio mantello, e mi ha suggerito:
-Quando arrivi di sotto, brucialo. Renderà la tua entrata in scena ancora più spettacolare, Mal.
-Tu dici?
-Certo. Ti fidi di me?-
Mentre mi faceva quella domanda, mi ha preso le mani e me le ha strette, delicatamente.
Non so se sono riuscita a nasconderlo, ma penso di essere arrossita, e non sono riuscita ad aprire bocca.

Mi sono limitata ad annuire, mentre lei mi sistemava la maschera Mischief.
-Sei perfetta- mi ha sussurrato Gona- andiamo, ora-
Mai un complimento mi era sembrato così sincero, prima d'ora.
Sapevo che lei diceva esattamente ciò che pensava di me, e quelle due parole hanno riecheggiato nella mia testa per almeno dieci minuti.

Ero in cima alle scale che portavano direttamente alla sala del trono e sentivo Panthea vantarsi di avere catturato gli elfi.
Gona, però, ha tentato di obiettare:
-Mia regina, in realtà è merito mio e della princ...
-Aspetta a dirlo- l'ha bloccata lei, con molta più tranquillità del solito- voi due, fate entrare i prigionieri-

Ecco, toccava a me. Dopo "i prigionieri", sono scesa dalle scale, e nonostante maschera e cappuccio, sentivo perfettamente gli occhi di tuttə su di me.

-Care gnappette elfiche- ho detto, con un tono di voce più basso del solito- vi state chiedendo chi c'è dietro la maschera dell'inganno? Beh...-
Ho fatto apparire una fiamma viola e l'ho fatta cadere sull'orlo del mantello, che è bruciato in meno di mezzo secondo, rivelando la mia jumpsuit verde e i miei stivali neri.
-... Adesso lo sapete- ho concluso, togliendomi la maschera, con un colpo di mano magica.

Le loro facce mi hanno spiazzato.
Sembrava non avessero mai visto una persona come me in tutta la loro vita!
Mio fratello era furioso e non riusciva nemmeno parlare.
-Tu... tu... tu...
-Sciocco elfo, smettila di imitare un telefono occupato- ha sbottato Panthea- e porta rispetto (coff) al sergente Mal!-

SERGENTE?!
Ma stava scherzando?
Mi considerava superiore a Gona? Ma in quale multiverso parallelo era possibile una cosa del genere?

Non ho aperto bocca e ho preso posto accanto a Gona, rendendomi conto che nei suoi occhi si intravedeva lo shock a mille miglia.
La regina però, mi ha fulminato, come per dirmi "non azzardarti a fare commenti, o finisci sul pennone".

-Dunque, è questo il trumptus di cui mi parlate sempre. Strano, credevo fosse chissà cosa, invece è solo un oggettino scadente.
Per una buona volta, hai agito bene, generale Gargona. E anche tu, sergente Mal, ottimo (coff) lavoro.
-Ah. Era un "grazie" questo, signora?- ho detto, sorpresa.
-Diciamo di sì- mi ha risposto lei, sempre con questo tono neutro, senza strillare come al solito.
-Boia- ho sussurrato a Gona- domani nevica, la stronza ci ha ringraziato per qualcosa, finalmente.
-Segnati questo giorno, non succederà un'altra volta- ha replicato lei, senza distogliere lo sguardo dai tre elfi.

Panthea, intanto, si stava divertendo a prendere per il culo i tre prigionieri, che a quanto pare conosceva già abbastanza bene, tranne l'ultima, Mia.
-E tu chi saresti? Non ti ho mai visto prima d'ora. Mal, sai chi è?- mi ha domandato.
-Lei è Mia, un elfa che arriva dal mondo babbano. È particolarmente affezionata all'unicorno rosa che avete preso di mira nelle ultime settimane. Non c'è verso di catturarlo, purtroppo, non so più cosa inventarmi-

La regina ha sorvolato sul fatto che non fossimo riuscite a prendere l'unicorno, ed è tornata a concentrarsi sul trumptus.
-Questo aggeggio chiaramente contiene un grande potere, e di conseguenza servirà un grande potere per distruggerlo.
Ci sono: lo scaglierò nelle sabbie di fuoco, dove tutte le forze di questo universo convergono in un unico vortice fuso di caos!-
Ed è scoppiata a ridere, in una di quelle risate che caratterizzano i suoi deliri di onnipotenza.

Non ero sicura però, che l'avrebbe fatto, pigra com'è...
E infatti ha preferito lanciare il trumptus contro la parete, distruggendolo in mille pezzi.
-Gargona, raccogli i pezzi, e portameli qui. Mal, riporta i prigionieri in cella, e assicurati che non scappino- ha ordinato Panthea, senza urlare, come suo solito.

Prima di ricondurre le gnappette nelle segrete, mio fratello, mi ha bisbigliato, incazzatissimo:
-Non credere che ce ne staremo zitti, mamma e papà sapranno tutto, quando usciremo da qui.
-Vorrai dire, se uscirete da qui, fratellino.
-Se questa era la tua idea di libertà, sappi che è un'idea completamente sbagliata- ha aggiunto Yuko.
-Non decidete voi cosa è giusto e cosa è sbagliato, per me. Lo decido io, è chiaro?
-Verrete cacciate tutte e tre da Centopia, non avete nessuna possibilità!- ha esclamato Mia, prima che la facessi entrare nella sua cella.
-Farete prima a morire tutti, piuttosto che cacciare noi- ho ribattuto, chiudendo le porte.

Mentre stavo imboccando le scale per tornare su, ho notato che Mia si era dissolta in un vortice dorato, ergo era tornata tra i babbani. Peggio per lei, a questo punto.

Verrò considerata nemica di Centopia? Cazzo me ne frega, visto come mi avete trattato per questi vent'anni, mi sembra davvero il minimo che mi rivolti contro di voi, cari i miei elfetti.

Avete volato alto, vero? 🧡

MAL - A WITCH IN CENTOPIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora