XXIX.

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Alice passò tutta la notte a rigirarsi nel letto. L'immagine di Camilla avvinghiata a Matteo infestava i suoi incubi e non le permetteva di dormire. "Pensavi davvero che uno come lui potesse interessarsi a una sfigata come te?" la scherniva la Camilla del sogno, mentre Alice invano provava a rispondere senza che la voce le uscisse. Si sentiva impotente davanti a quella scena che continuava a ripetersi incessantemente davanti ai suoi occhi. Quando finalmente la sveglia interruppe quel terribile incubo, Alice si sentì sollevata nel rendersi conto che si era immaginata tutto. O quasi tutto. Matteo e Camilla si erano realmente baciati e ora toccava a lei decidere quanto questo fosse importante o meno. Nel tentativo di mettere a posto le proprie idee, Alice si fiondò immediatamente sotto la doccia. Sarebbe stato bello se l'acqua fosse riuscita a lavare via anche un po' delle sue preoccupazioni, ma quando finalmente uscì dal bagno non era minimamente più tranquilla di quando vi era entrata. Le sembrava di aver messo la testa in una lavatrice e non sapeva come farla fermare. Mentre tutti questi pensieri continuavano a susseguirsi, sentì qualcuno bussare alla porta della sua camera. "Strano" pensò tra sé e sé andando ad aprire, "in questa casa non bussa mai nessuno". Quando la spalancò, si trovò davanti tutte e tre le principesse armate di scatola di kleenex e biscotti con le gocce di cioccolato.

"Edo ha detto che ti ha sentita piangere e singhiozzare tutta notte e ci ha chiamato come squadrone di salvataggio" annunciò Clara rispondendo alla domanda mentale che Alice le aveva posto.

"Non so cosa sia successo ma se è colpa di Matteo io lo picchio" affermò Anna già sul piede di guerra.

"E io le do una mano" aggiunse determinata Sofia.

Sul volto di Alice comparvero dei goccioloni e, dopo aver abbracciato tutte e tre in un unico panino, disse loro di farsi avanti e tirarsi dietro la porta. Una volta che si furono sedute sul tappeto davanti al letto, Alice cominciò a raccontare quanto era accaduto la sera precedente tra singhiozzi e sospiri. Le principesse rimasero in completo silenzio ad ascoltarla ed aspettarono di essere sicure che lei avesse finito prima di intervenire.

"Potrà sembrarti assurdo detto proprio da me che l'ho sempre criticato, ma questa volta Matteo ha acquistato punti. So che ha fatto una stronzata e su questo penso non abbiamo dubbi, ma ha avuto le palle di dirtelo. Cioè, avrebbe potuto far finta di nulla, dirti che sei una pazza paranoica e basta ma si è messo in gioco" spiegò Anna in modo dolce ma deciso.

"Concordo" saltò su Clara, "so che è successo esattamente ciò di cui avevi paura, ma, se le cose sono andate come ci hai raccontato, in realtà lui non ti ha propriamente tradita. Lei lo ha baciato ma lui non ha ricambiato!"

"Non puoi fargli una colpa per qualcosa che ha solo pensato di fare, e poi per un nanosecondo" aggiunse Sofia, "soprattutto visto quanto è successo, o per meglio dire, non è successo, l'altra sera."

Anna, Clara ed Alice si voltarono verso Sofia con sguardo interrogativo.

"Di che cosa stai parlando?" domandò Clara.

"Beh, non potrete negare che tra Alice e Riccardo l'altra sera ci fosse della chimica" spiegò Sofia, "Ho visto come vi guardavate poco prima che ce ne andassimo via!"

"Ma non è la stessa cosa! Io e Riccardo siamo solo amici, tra noi non c'è nulla" sbottò Alice con un po' più enfasi del dovuto.

"Aly, io ho capito di che cosa sta parlando Sofia ed ha ragione" disse Anna cercando di sembrare meno accusatoria possibile, "C'è stato un momento quella sera in cui avrei scommesso su di un bacio fra te e Ric."

"Scusatemi, ma voi da che parte state? Non siete mie amiche? Non dovreste aiutarmi invece di darmi delle colpe?"

"E' proprio perché siamo tue amiche che possiamo dirti queste cose, perché tu sai che vogliamo soltanto il tuo bene" saltò su Clara cercando di farla ragionare.

Una Principessa (o quasi) Where stories live. Discover now