III.

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Caro Matteo,

Cancella, cancella, cancella.

Hey!

Cancella, cancella, cancella.

"Ahhhhhhhhh!" sbuffò Alice cancellando per l'ennesima volta le due parole in croce che aveva appena scritto sullo schermo del suo telefono. 

Era ormai sveglia da più di due ore: si era alzata, aveva fatto colazione, poi una bella doccia per distendere i nervi e, in fine, si era preparata, indossando uno dei suoi vestitini a fiori preferiti e fermando con una pinza i capelli in modo da non averli su viso dato il caldo che si prospettava in quella giornata estiva. Aveva cercato di rimandare il più possibile, ma era arrivato il momento di scrivere a Matteo e non le venivano le parole. Anche solo cliccare sul pulsante "segui" era stato un parto. Aveva trovato facilmente il profilo, essendo ancora salvato nella cronologia delle ricerche della sera precedente, e quindi le sarebbe bastato solo un semplice gesto per completare il tutto. Ma no, come al solito doveva farsi venire mille dubbi e insicurezze anche per un'azione così banale e innocente come cominciare a seguire qualcuno su Instagram. Lui aveva almeno un migliaio di follower e quindi lei sarebbe stata solo una goccia in mezzo a un oceano, probabilmente non si sarebbe neanche accorto del fatto che fosse la stessa ragazza che aveva incontrato la sera prima, eppure le risultava così difficile. "Conto fino a tre e poi clicco" si era detta "uno... due... tre!". Cliccò sul pulsante e poi scaraventò il telefono sul letto come se scottasse. Le ci volle qualche secondo prima di riprenderlo in mano, per poi rendersi conto che la parte più difficile doveva ancora venire. Aveva passato i successivi dieci minuti in un continuo scrivi e cancella, scrivi e cancella, finché quel movimento diventato quasi meccanico non fu interrotto dalla vibrazione del telefono stesso.

Smettila di fare la fifona e scrivigli - Clara

Non si sa come, ma Clara era capace di leggerle nel pensiero anche a distanza.

Ok, ora lo faccio. Non rompere - Alice

Ora non si poteva più tirare indietro. Se non avesse mandato quel messaggio Clara glielo avrebbe rinfacciato a vita. Inoltre, aveva ancora il portafoglio di Matteo e anche solo per senso civico doveva farglielo avere in un qualche modo. Il telefono vibrò di nuovo.

Ciao imbranata! Sei riuscita a tornare a casa dalla festa senza inciampare più contro a nessuno? - m_quadro

Non ci poteva credere. Le aveva scritto lui. A lei ci era voluta una notte intera per pensare anche solo a contattarlo e lui, pochi minuti dopo il suo follow, le aveva già scritto. Anche senza vederlo in volto, le parole sullo schermo avevano la stessa aria ammiccante della sera precedente. Si percepiva il tono ironico delle sue parole e Alice non poté fare a meno di cominciare a sorridere.

Nope, la mia furia si è abbattuta solo su di te la notte scorsa - cinder.aly

Più il tempo passava senza risposta, più Alice si convinceva di aver sbagliato a rispondere in tono tanto canzonatorio. "Forse avrei dovuto fare la finta scema o la ragazzina innocente invece di rispondergli per le rime" si rimproverava.

Sono felice che tu mi abbia riservato questo onore - m_quadro

Le mie cadute sono sempre calcolate - cinder.aly

Non mi sarei aspettato altro - m_quadro

Alice si stava divertendo tanto in questo scambio di battute irriverente che quasi si dimenticò del reale motivo per cui aveva cercato di contattarlo.

Ah, stavo per dimenticarmi.

Ho trovato il tuo portafoglio ieri alla festa nel posto in cui eravamo seduti a parlare - cinder.aly

Una Principessa (o quasi) Where stories live. Discover now