IX.

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Mentre si avviavano insieme verso il chiosco delle bevande, Alice cercò di non far trasparire troppo proprio nervosismo. Stava camminando al lato di un ragazzo che avrebbe potuto facilmente definire un adone greco, uno di quei ragazzi che le ragazze si fermano a guardare con ammirazione e desiderio quando camminano per la strada. Non le sembrava vero che uno come lui potesse dimostrare interesse nei suoi confronti, ma erano lì, a pochi centimetri di distanza, che andavano a comprare tè freddo per l'intera comitiva.

"Pesca o limone?" le domandò lui.

"Pesca" rispose lei sicura di sé.

"Grande!" disse alzando una mano per darle un cinque, "non capisco proprio cosa ci trovi la gente in quello al limone."

Da una domanda apparentemente stupida come la preferenza sul tè freddo avevano trovato una prima cosa in comune tra di loro e questa cosa faceva ben sperare Alice.

"Condivido" commentò quindi lei, "il tè alla pesca batte tutti gli altri", e così entrambi scoppiarono in una risata genuina.

Quando, dopo aver recuperato tutte le bevande presero su per tornare verso la vasca, Matteo saltò su dicendo: "Spero che io e i miei amici non vi abbiamo rovinato la giornata di relax."

"Ma figurati! In realtà è stata un'improvvisata dell'ultimo minuto. Non l'avete rovinata, anzi, l'avete resa più interessante" rispose Alice senza pensarci un secondo, per poi realizzare quanto diretto e sfrontato potesse essere quanto aveva appena detto.

Con aria sorpresa e compiaciuta allo stesso tempo, Matteo si girò verso di lei e con un soddisfatto "mi fa piacere" le appoggiò una mano sulla schiena, subito sotto il legaccio del costume. Una scossa elettrica prese tutto il corpo di Alice, che fu un po' spiazzata e lusingata al tempo stesso da quel gesto. Quello era segno che non se lo era immaginato e basta, c'era davvero una connessione tra di loro. Quella mano sulla sua schiena ne era la prova! Alzato lo sguardo verso di lui, vide che la guardava sorridendo e, sorridendogli a sua volta, sentì il cuore cominciarle a battere all'impazzata.

"Vi date una mossa con quelle bottiglie?" sentirono urlare da Giacomo a distanza, "qui moriamo di sete!" Rotta così la magia del momento, si diressero entrambi verso la vasca, sempre senza che Matteo lasciasse il lato di Alice.

"Al volo" urlò Matteo lanciando una bottiglia in direzione di Giacomo, che non essendo pronto a ricevere se la beccò dritto dritto in testa.

"Oh, cretino, cazzo fai!" gli sbottò contro questo, massaggiandosi la testa mentre Clara, accanto a lui, si sbellicava dalle risate.

"E tu cazzo ridi!" fece rivolgendosi direttamente a Clara, ma questa volta con il sorriso sulle labbra, quasi non riuscisse a tenere una faccia arrabbiata con lei. In pochissimo tempo si era già creata una sorta di complicità tra i due. Non che Clara avesse un tipo (tendenzialmente si lasciava affascinare più dal modo di fare che dall'apparenza di una persona), ma Alice non avrebbe mai pensato che potesse interessarle uno come Giacomo. Eppure, erano lì, scherzando come se si conoscessero da una vita e senza nessun tipo di imbarazzo.

"Anche io vorrei essere capace di lasciarmi andare così facilmente" pensò Alice con un velo di gelosia.

Se Clara e Giacomo avevano sviluppato una certa complicità, lo stesso non era per Anna e Sofia con Riccardo. Non che non stessero chiacchierando amichevolmente tutti insieme, ma dalla posizione dei loro corpi si intuiva che Anna e Sofia stavano dominando la conversazione, mentre Riccardo si limitava ad inserire qualche parola tra una frase e l'altra. Non era spigliato o estroverso come i suoi amici e per questo veniva quasi da chiedersi se non stonasse in mezzo agli altri due.

"Ehi, Ric! Adesso ci sono io a salvarti da tutte queste donne!" commentò Matteo dando una pacca sulla spalla dell'amico.

"Grazie, ma ce la stavamo cavando piuttosto bene anche senza di te" gli rispose Anna con fare sprezzante, quasi infastidita da quel commento velatamente maschilista. Non le andava proprio giù chi faceva commenti di questo tipo senza alcun fondamento specifico, così tanto per dare aria alla bocca.

Una Principessa (o quasi) Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin