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Erano ormai passati alcuni giorni da quella giornata in piscina, eppure Alice non riusciva proprio a smettere di pensarci. Non poteva credere a come Matteo si era presentato lì con i suoi amici e si era unito a loro senza alcun problema. Non poteva credere che un ragazzo affascinante come Matteo si stesse interessando proprio a lei. Ma sembrava proprio essere così.

Quando ormai la giornata in piscina era giunta al termine e tutti stavano per tornare a casa, Matteo si era offerto di accompagnarla. Non c'era alcun bisogno che lo facesse e nessuno se lo sarebbe aspettato da lui, ma aveva comunque deciso di farlo. Le sue amiche avevano controllato che Alice fosse d'accordo con la cosa prima di lasciarla lì da sola con lui (in fondo lo avevano appena conosciuto e per quanto tempo avessero trascorso insieme quella giornata non sapevano ancora molto su di lui). Quando Alice le ebbe rassicurate promettendo che le avrebbe messaggiate appena arrivata a casa, Clara, Sofia ed Anna saltarono in sella alla loro bici e si dileguarono, e lo stesso fece Giacomo. Riccardo si avviò, invece, verso una moto non molto distante e, dopo aver controllato con la coda dell'occhio nella direzione di Alice e Matteo, indossò il casco, mise in moto e partì. Una volta rimasti soli, Matteo si fece carico della borsa di Alice e i due si avviarono in direzione della casa di lei. Durante il viaggio di ritorno parlarono di come fosse andata quella giornata, di quanto Alice fosse impedita a giocare a racchettoni e di come lui le avrebbe potuto dare ripetizioni in materia, e così, ridendo e scherzando, arrivarono all'angolo della strada dove abitava lei. Non volendosi far vedere dal fratello o dai genitori (soprattutto per non dover rispondere a domande scomode) Alice optò per salutarlo lì. Lui, sceso dalla propria bicicletta e appoggiatala al muro, le si avvicinò posando una mano sul suo portapacchi. Dei brividi corsero lungo tutta la schiena di Alice, che tentava faticosamente di mantenere l'equilibrio in sella alla propria bici così da non rovinare tutto cadendo per terra e facendo una figuraccia. E così, a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro, Matteo le sussurrò all'orecchio quanto era stato bene quel giorno e le chiese il suo numero, così da poterla contattare in qualsiasi momento. Alice acconsentì senza alcuna esitazione e, dopo che con le sue mani tremanti ebbe inserito il proprio numero sul suo cellulare (non senza rischiare di digitarlo male almeno un paio di volte), glielo restituì con un grande sorriso. Arrivato il momento di salutarsi, Alice si protese quindi in avanti per dargli il classico doppio bacio in segno di amicizia. Con tutta sorpresa, quello che pensava sarebbe stato un innocente bacio sulla guancia si trasformò improvvisamente in qualcosa di più. Lui le si avvicinò e, con la mano libera appoggiata sul suo collo, la avvicinò a sé e la baciò sulle labbra. Alice sentì il calore del respiro di Matteo sulla sua pelle e la sua bocca appoggiarsi morbida sulla propria. Quante volte negli ultimi giorni aveva sognato quel momento, quante volte se lo era immaginato. Ora stava accadendo realmente, ma tutto ciò a cui riusciva a pensare era cosa avrebbe detto suo fratello se la avesse beccata lì con Matteo. Cercò di scrollare quel pensiero dalla propria testa e concentrarsi sul momento. Quel bacio, le loro labbra unite, la sua mano che le accarezzava la nuca e i loro respiri in sincrono... Per una volta poteva dimenticarsi di tutte le sue incertezze e insicurezze e vivere il momento. Si meritava di vivere quel momento. E, così, ricambiò il bacio.

Tutte le volte che riportava alla mente quel momento, Alice non poteva fare a meno di passarsi un dito sulle sue labbra. Se chiudeva gli occhi le sembrava di averlo ancora lì davanti, in tutta la sua prestanza. Non era stato sicuramente il bacio migliore di tutta la sua vita: non era stata così presa dal momento da dimenticarsi tutto quanto aveva intorno, ma d'altro canto l'aveva presa alla sprovvista. Era sicura che se si fosse presentata l'occasione e si fossero baciati di nuovo sarebbe andata molto meglio. Ovviamente le principesse erano già state messe al corrente di tutto. Aveva provato a non raccontare tutto subito, ma aveva fallito miseramente. Quando aveva scritto loro per avvisarle di essere arrivata a casa sana e salva, invece di risponderle via messaggio come lei avrebbe desiderato, l'avevano videochiamata. Non era assolutamente capace di mascherare le proprie emozioni e tanto meno in quel momento. Non ebbe neanche bisogno di proferire parola perché le altre capissero che qualcosa era successo. Cercò invano di mascherare le proprie emozioni, ma attaccata su tre fronti non poté fare altro che cedere. Si trovò così a raccontare tutto, dal momento in cui avevano lasciato la piscina a quando si erano salutati. Tutte e tre rimasero ad ascoltare senza proferire parola, semplicemente annuendo e dando segno di essere ancora in ascolto. Quando Alice ebbe finito di raccontare, fu il turno delle altre per dire la loro. La prima a parlare fu Sofia che con il suo solito fare entusiasta non poté che essere partecipe della felicità dell'amica, seguita a ruota da Clara che si disse orgogliosa di lei. L'unica un po' titubante fu Anna. Matteo non la convinceva fino in fondo ed aveva percepito un po' di insicurezza dal racconto dell'amica; non voleva che Alice rischiasse di lanciarsi in questa nuova avventura solo per il gusto di uscire con qualcuno. Nonostante questo, decise di non mostrare il proprio riserbo, ma optò piuttosto per un cordiale "sono contenta per te". Se di primo impatto Alice fu delusa dalla mancanza di entusiasmo di quest'ultima, decise di non darci troppo peso. "Non si può piacere a tutti" pensò, e continuò a spettegolare e scherzare con la solita leggerezza di sempre. 

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