37. Loving is not easy

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Soldier - Taemin

Erano quasi le undici di sera quando Jungkook parcheggiò la sua macchina nel vialetto di casa di Min-soo. Lui ci aveva provato, ci aveva provato molte volte ma era arrivato ad una conclusione: amava quella ragazza e non poteva stare senza di lei. Doveva chiederle un'ultima volta chi avrebbe scelto tra lui e Jimin. Doveva tentare o sarebbe impazzito.

Jungkook appoggiò il capo contro il sedile e sospirò pesantemente. Non sapeva se Min-soo fosse ancora sveglia, ma non gli importava. La rivoleva. La rivoleva a tutti i costi perché l'amava alla follia e non aveva mai incontrato nessuna come lei in tutta la sua vita. Min-soo era speciale, e non solo per la sua bellezza. Era intelligente e astuta, dolce e gentile, a volte permalosa ma era la compagna perfetta per lui. Non poteva buttare all'aria tutti i loro bellissimi momenti passati insieme. Aveva bisogno di capire se lui avesse potuto avere un'altra possibilità o, al contrario, se avesse dovuto dimenticarla una volta per tutte. Sperava fosse la prima.

Il corvino prese il suo cellulare dallo zaino e chiamò Yoongi. Lui era il più saggio del gruppo e, tutto ciò che diceva e consigliava, era sempre la scelta giusta. Dopo qualche squillo, rispose.

"Spero per te che sia una cosa importante, Jungkook-ie."

Il minore scosse il capo e si maledisse per aver chiamato proprio lui. Lo aveva sicuramente svegliato.

"Lo è, hyung."

E Yoongi, dall'altra parte del telefono, si mise subito seduto contro la testiera del letto, preoccupato. Quando Jungkook era così serio, era davvero importante. Lo ascoltò.

"Cos'è successo?"

Jungkook si morse l'interno di una guancia. "Sono davanti a casa di Min-soo ma non so cosa fare."

Il maggiore subito si rilassò. Aveva pensato fosse successo qualcosa ai suoi amici. Era comunque importante perché si trattava della vita sentimentale di Jungkook-ie. Era suo amico e gli stava a cuore la sua felicità. Quindi sì, poteva anche rinunciare al suo sonno per ascoltarlo.

"Lei lo sa?"

Il minore negò con il capo, anche se sapeva che Yoongi non avrebbe potuto vederlo.

"No, non gliel'ho detto."

"Dovresti andare da lei, Jungkook."

Doveva? Ne aveva bisogno, ma non sapeva cosa sarebbe potuto succedere se lei non lo avesse più voluto. Però doveva tentare, doveva provare almeno un'ultima volta.

"Io la amo, Yoongi-hyung."

Il corvino, dall'altra parte della cornetta, si addolcì. "Lo so che la ami.", gli disse, sincero. "Per questo ti sto dicendo di scendere dalla tua macchina e di riprendertela  subito."

"E se lei dovesse scegliere Jimin?"

Yoongi sorrise. "Se lo avesse scelto, sarebbe già andata da lui da un bel pezzo. Non credi?"

Jungkook ci pensò su. Poi, anche se fosse successo, Jimin stava con Taehyung. Non sarebbe più tornato con lei.

"Non voglio perderla."

"Non la perderai.", Yoongi gli rispose, "Adesso vai. Suona al suo campanello e dille quanto la ami."

Furono le parole di Yoongi a convincerlo. Sì, avrebbe fatto così. Le avrebbe dimostrato quanto la amasse e l'avrebbe riconquistata.

"Ti voglio bene, hyung."

Il maggiore trattenne un sorriso. "Forza, vai da lei."

Poi, quando conclusero la chiamata, Yoongi pensò a quanto anche lui volesse bene a quel ragazzo. Era sempre stato il suo fratellino.

Blue&Grey| vminWhere stories live. Discover now