19. Valentine's Day

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Boy with luv - BTS, ft. Halsey


E

ra San Valentino e Jimin non aveva per nulla intenzione di rimanere chiuso nella sua camera da letto anche quell'anno: sarebbe uscito e non avrebbe pensato a nient'altro. Fortunatamente il suo amico Taemin quel pomeriggio lo invitò insieme a lui e a qualche suo amico per incontrarsi insieme, molto probabilmente nello stesso locale in cui erano andati il mese prima. Il castano gli offrì persino di aggiungere anche Taehyung all'uscita e Jimin, a quell'offerta, accettò grato. Sperava che Taehyung accettasse l'invito, non era mai stato un ragazzo da locali, odiava l'alcool e i luoghi affollati. Anche il biondino non amava la musica alta e le persone tutte ammassate, ma aveva voglia di uscire e di sconnettersi un po' da tutto e da tutti.

Così, non appena uscì dalla scuola di ballo, il biondino estrasse dalla tasca del giubbino nero che indossava il suo cellulare, per chiamare Taehyung. Cercò il suo numero nella rubrica e fece partire la chiamata. Jimin era sicuro che il ragazzo non avrebbe rifiutato, erano solo le sei e un quarto e sapeva non sarebbe uscito quella sera. Un motivo in più per accettare il mio invito, si disse il biondino. Il moro rispose solo dopo qualche squillo. 

"Pronto?"

Jimin sorrise istintivamente all'udire di quella meravigliosa voce. Era roca, dolce e...attraente. Sì, era decisamente attraente. Ma, d'altronde, tutto di Taehyung lo era.

"Minie?"

Il biondino scosse il capo e ricominciò a camminare sul marciapiede, diretto alla fermata dell'autobus. 

"TaeTae?", lo chiamò, "Come stai?" 

Nel frattempo, Taehyung si trovava ancora steso sul suo letto con i piedi alzati verso il muro. Si stava annoiando a morte e non vedeva l'ora che Jimin tornasse a casa per chiedergli di uscire. Si sentiva pronto.

"Sto bene, grazie.", gli rispose con un sospiro, "Tu, invece? Stai tornando a casa?"

"Sì, sto aspettando che arrivi l'autobus.", lo informò il biondino con la sua solita voce dolce e pacata, "Senti la mia mancanza, TaeTae?"

A Taehyung andò quasi di traverso la saliva. Stai calmo, si disse. Da quando Jimin, quel Jimin, flirtava con lui? Come ci erano arrivati fino a lì? Cavolo, era tutto così strano. E eccitante, a dire il vero.

Jimin rivolse lo sguardo verso le punte delle sue scarpe da ginnastica e si sentì andare a fuoco le guance. Cosa diavolo gli era passando per la testa? Dio, avrebbe dovuto chiudersi la bocca con un ago e rimanere zitto fino a casa.

"B-beh, io-", cercò di parlare il minore, senza riuscirci, "Jimin, io-"

Fu solo allora che il biondino, per smorzare l'atmosfera, decise di parlargli di Taemin. Desiderava accettasse, voleva davvero uscire con lui e trascorrere una bella serata. Voleva solo stare con lui senza dover pensare ad altro.

"Taehyung-ssi.", lo chiamò di nuovo, facendo tirare un sospiro di sollievo al ragazzo dall'altra parte della cornetta, "Prima mi ha chiamato Taemin." 

Ecco ci risiamo, pensò il moro. Mancava solo Taemin. 

"Essendo San Valentino mi avrebbe chiesto di, insomma, uscire."

E, a quelle parole, Taehyung scoppiò sul serio. "Cosa?", domandò sconvolto, "Da quando Taemin ci prova con dei ragazzi? Da quando Taemin ci prova con te?"

"Oddio, Tae, non in quel senso!", scoppiò subito a ridere Jimin grattandosi la nuca, "Ci ha invitati a bere qualcosa nel locale dell'altra volta, quello del suo amico di scuola."

Blue&Grey| vminWhere stories live. Discover now