Hatsumici

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Il rumore delle suole delle scarpe nere laccate che stava indossando il ragazzo, accompagnato da quello delle catenelle che aveva attaccato ai passanti della cintura del suo pantalone, che sbattevano tra di loro ad ogni suo passo, riecheggiavano nel lungo corridoio vuoto mentre lui avanzava spedito.

Con entrambe le mani nelle tasche dei pantaloni e un'espressione seria in volto, ad ogni dieci passi si fermava a e si guardava alle spalle come se volesse accertarsi che nessuno lo stesse seguendo e come se volesse scacciare via quella sensazione di inquietudine che l'aveva pervaso da quella mattina.

"Shoici" chiamò rapido a bassa voce per poi continuare ad avanzare verso l'altro ragazzo girandosi di tanto in tanto con lo sguardo "Shoici!" lo chiamò di nuovo sempre a bassa voce tirandolo per la manica della camicia bianca che stava indossando.
L'altro si girò e sgranando gli occhi lo guardo fisso "Non qui." asserì poi a denti stretti per continuare a proseguire seguito dall'altro che deglutendo rumorosamente, cercava di mantenere la calma.

Svoltato l'angolo prima di lui, l'altro ragazzo lo aspettò e come lo vide spuntare, lo prese per la camicia nera e lo trascinò dentro uno stanzino buio.

"Devi smetterla di comportarti così" la voce di Shoici era molto seria "prima o poi ci farai scoprire."
Hatsumici deglutì rumorosamente mentre sentiva chiuderglisi l'epiglottide "Hai ricordato dell'altro?"
Lui annuì "Io non voglio più farlo" prese a torturarsi le dita con mani tremanti; Shoici lo guardò pensieroso "Non possiamo fare altrimenti." gli fece cenno di rimanere in silenzio poiché da fuori la porta si iniziarono a sentire altri passi avvicinarsi.
Non appena se ne furono andati, Hatsumici fece un respiro profondo "E se non siamo solo noi a ricordare delle cose? - si spostò nervosamente all'indietro alcuni dei ciuffi che gli cadevano sugli occhi – Da quando Miyuki ha fatto saltare tutto in aria, mi sembra di star impazzendo." Shoici gli fece cenno di abbassare la voce "E se non siamo solo noi due a vedere queste cose?!"

Shoici "Non dovremmo parlarne – si guardò attorno mentre continuava ad abbassare il tono della voce – non possiamo sapere se ci stia ascoltando."

Sgattaiolati fuori di lì uno alla volta per non dare nell'occhio, i due ripresero a camminare verso il punto in cui gli era stato detto loro di dirigersi e verso dove stavano andando anche prima di avere quella breve conversazione privata.

Con le mani ancora tremanti e il respiro che si faceva sempre più difficile, Hatsumici entrò nella sala di Obscurium dove, in piedi davanti a lui, c'erano i suoi altri colleghi.
Calando la testa in segno di rispetto quando fu passato davanti ai due omoni che sorvegliavano la porta, avanzò verso quello che era il suo posto, di fronte la sedia del capo, e cercando di apparire il più normale possibile, lo guardò dritto negli occhi.

Seduto sulla sua poltrona, con solo le ginocchia e le scarpe che fuoriuscivano dal buio della sua posizione, Obscurium portò la mano destra, caratterizzata da un grande anello argento sul medio, sul bracciolo della sua poltrona e prendendo a tamburellare lentamente le dita, si schiarì la voce.

"Oggi è il giorno." Hatsumici spostò velocemente lo sguardo verso Shoici che stava in piedi a due uomini di distanza e che, come lui, cercava di sembrare il più disinteressato possibile.
"Grazie alle altre osservazioni di Kenzo sappiamo esattamente dove sarà Miyuki e, se saremo accorti, il nostro piano non potrà fallire."
Hatsumici fece un respiro profondo nonostante i suoi polmoni tremassero per il nervosismo "Avete qualche dubbio sul piano?"
Tutti e dieci gli uomini rimasero impassibili, nessuno mosse un muscolo o si degnò di rispondere e dopo qualche istante, la mano che Obscurium aveva lasciato intravedere, svanì nell'ombra.

"Kenzo – asserì poi – Hatsumici" il ragazzo cercò di non tradirsi "voi sarete essenziali oggi." nonostante non riuscisse a vederlo, sapeva che Obscurium lo stava guardando dritto negli occhi.
"La riuscita del piano dipende unicamente da voi. Confido che non fallirete."

"Io...Voglio essere un Hero!" [Arc 1]Where stories live. Discover now